Civitavecchia, audizione sullo sviluppo economico del territorio

Verso un tavolo interistituzionale presso il Mise
Il porto di Civitavecchia. 27/11/2020 - La sesta commissione consiliare permanente, Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti, presieduta da Eugenio Patanè (Pd), e l’undicesima, Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione, presieduta da Marietta Tidei (Gruppo misto), si sono riunite in modalità telematica, per un’audizione congiunta sulla crisi del sito industriale di Civitavecchia e sulla richiesta di attivazione di un tavolo di confronto sul tema dello sviluppo economico del territorio.

Nel corso dell’audizione sono intervenuti la sottosegretaria del ministero dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, e gli assessori regionali Paolo Orneli (Sviluppo economico, commercio e artigianato, ricerca, start-up e innovazione) e Mauro Alessandri (lavori pubblici e tutela del territorio, mobilità), il sindaco il sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, e l’Autorità portuale, Francesco Di Majo. Sono stati ascoltati i rappresentanti delle società impegnate nel processo di dismissione delle centrali a carbone - Fabrizio Allegra, amministratore delegato di Tirreno Power, e Gaetano Evangelisti, Enel - e i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali Unindustria, Feder Lazio, Legacoop, Cna, delle associazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Usb. Dalla riunione è emersa la richiesta di un coinvolgimento maggiore di tutte le realtà del territorio, per un piano di sviluppo strategico che riguardi altri settori, come quello turistico, e non solo il settore energetico, anche se i progetti di Enel e Tirreno Power per la riconversione degli impianti è già avanti. Diversi i temi legati allo sviluppo del territorio che sono stati ricordati, dalla necessità di infrastrutture e trasporti, alla crisi causata dall’emergenza Covid-19 al comparto crocieristico, alle opportunità che si prospettano con il Recovery fund.

Sono intervenuti anche alcuni consiglieri e alcune consigliere regionali, a cominciare dalla presidente Tidei la quale ha sottolineato che “il porto di Civitavecchia è un porto che è fermo con un’emorragia dei posti di lavoro causati dall’emergenza Covid-19”. “E’ un territorio – ha proseguito Tidei - che ha pagato un tributo altissimo in termini di salute, in termini ambientali e di sicurezza del sistema elettrico nazionale, ma che può generare grandi opportunità”. Tidei ha anche ricordato che la Regione Lazio ha chiesto al governo più di un miliardo di euro nel riparto dei fondi del recovery plan, per l’ammodernamento infrastrutturale dei porti Lazio. A tale proposito, il presidente Patanè si è soffermato sulle infrastrutture, per le quali sono state richieste risorse al governo: per la trasformazione della linea ferroviaria Fl 5 in metropolitana, onde assicurare il collegamento di Roma con il proprio porto; per il completamento della Orte – Civitavecchia e del corridoio tirrenico nel tratto Roma- Latina. Quest’ultimo intervento, secondo Patanè, “permetterebbe di unire un importante polo industriale del sud pontino, ma anche il polo agricolo, con il porto di Civitavecchia, evitando così che molte merci siano imbarcate a Napoli”.

In merito ai progetti di Enel e Tirreno Power, per Gino De Paolis (Lista Zingaretti), che ha presieduto una parte dei lavori, “da una parte chi ha tenuto sotto scacco occupazionale la città negli ultimi 70 anni, producendo un inquinamento senza eguali nel territorio, rassicura che sarà un cambiamento produttivo realizzato con un processo pubblico trasparente e rispettoso delle esigenze della cittadinanza, dall’altra procede spedita nel suo percorso autorizzativo a livello governativo rimandando a un domani, probabilmente a cose fatte, quello che dovrebbe già essere in corso.”. Su questa lunghezza d’onda, il sindaco Todesco ha ricordato che il Consiglio comunale di Civitavecchia ha dato mandato al sindaco e alla giunta di esprimere la propria contrarietà in ogni sede alla costruzione di nuovi impianti alimentati a gas e/o sistemi finalizzati alla produzione di energia mediante combustione di qualsiasi sostanza, ivi compresi rifiuti di qualsiasi tipo, sia sul territorio comunale sia sui territori di comuni limitrofi. E’ Silvia Blasi (M5s) a rimarcare che nella visione per il futuro di Civitavecchia non deve riguardare solo il settore energetico, visto che la centrale a carbone ha impattato per anni sul territorio e sulla cittadinanza.

Per Devid Porrello (M5s), è il momento di pianificare lo sviluppo economico del territorio di Civitavecchia, coinvolgendo le comunità locali e andando oltre la questione strettamente energetica legata al progetto di riconversione a gas della centrale Enel a carbone, in modo da contemplare tutte le altre potenzialità presenti, dal porto alle infrastrutture, fino alla vocazione turistica e agricola presente nel comprensorio. Per Porrello, “lo sviluppo economico complessivo deve essere socialmente utile, economicamente vantaggioso e ambientalmente compatibile”. Per  Antonello Aurigemma (FdI) è responsabilità della politica giungere a un cronogramma per Civitavecchia. Di qui la convocazione presso il Mise di un tavolo interistituzionale specifico per venerdì prossimo, 4 dicembre, annunciato dalla sottosegretaria Todde verso la conclusione dei lavori. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio