Parti datoriali e sindacati intervengono sulle linee d'indirizzo per lo sviluppo sostenibile e la riduzione delle diseguaglianze

La commissione Bilancio ha iniziato le audizioni propedeutiche all’esame della proposta di deliberazione consiliare n. 51.
La sede del Consiglio regionale. 19/11/2020 - La commissione Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio, presieduta da Fabio Refrigeri (Pd), riunita in modalità telematica, ha iniziato oggi le audizioni sulla proposta di deliberazione consiliare n. 51 del 6 novembre 2020, concernente: "Un nuovo orizzonte di progresso socio-economico - Linee d'indirizzo per lo sviluppo sostenibile e la riduzione delle diseguaglianze: politiche pubbliche regionali ed europee 2021-2027", illustrata dal vicepresidente della Regione, Daniele Leodori, nella seduta del 12 novembre. Nella sessione antimeridiana dei lavori sono stati ascoltati i rappresentanti delle organizzazioni datoriali, mentre nel pomeriggio sono intervenuti i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Presenti a entrambi gli incontri, il vicepresidente della Regione, Daniele Leodori, e l’assessora regionale al Bilancio, Alessandra Sartore.

Le associazioni di categoria hanno espresso un generale apprezzamento sia per il metodo partecipativo seguito dalla Regione e sia per l’impostazione del documento presentato, che – come sottolineato da vari interlocutori – con l’integrazione tra i vari fondi favorisce una visione puntuale sulle fonti di finanziamento e con l’individuazione dei 25 progetti descritti indica le misure più urgenti di cui il Lazio ha bisogno per sostenere l’economia. Nei rispettivi interventi, poi, ciascun rappresentante ha elencato gli ulteriori interventi di cui avrebbe bisogno il proprio settore di competenza, riservandosi di inviare alla commissione documenti più dettagliati. Sono intervenuti: Corrado Felici (Associazione nazionale costruttori edili-ANCE Lazio); Lorenzo Tagliavanti (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa-CNA Lazio); Pina Boccia (Coldiretti Lazio); Andrea Virgili (Confagricoltura Lazio); Alessandro Mezzi (Confederazione italiana agricoltori-CIA Lazio); Michael Del Moro e Stefania Multari (Confartigianato Imprese Lazio); Giovanni Acampora (Confcommercio Lazio); Romolo Guasco (Confcommercio Roma); Antonio Mittiga (Confcooperative Lazio); Cosimo Peduto (Confesercenti Roma); Rita Palombi e Celestino Bottoni (Confederazione Aepi); Antonella Gobbo (Confimprese Italia); Maria Pia Di Zitti (Unione nazionale cooperative italiane-UNCI Lazio); Massimiliano Ricci (Unindustria Lazio); Giuseppe Sparvoli (Unione italiana cooperative-UNICOOP Lazio); Gianluca De Gaetano (Federalberghi Roma).

La sessione pomeridiana, dedicata all’ascolto delle sigle sindacali, è stata aperta da Natale Di Cola (Cgil Roma e Lazio), il quale ha detto di condividere le parole chiave del documento, i princìpi, i titoli dei progetti, ma nello stesso tempo ha chiesto alla Regione di “cambiare passo”, di far seguire i fatti ai buoni propositi. “Questa è una occasione storica, una fase straordinaria in cui sono state stanziate risorse mai viste prima, occorre sfruttare il Programma Next generation UE”, ha detto Di Cola. A suo avviso occorre partire dall’analisi degli errori del passato per “andare oltre la buona amministrazione e provare a cambiare il Lazio”. Il rappresentante della Cgil ha anche detto che non saranno presentati emendamenti ma sarà inviato alla commissione e agli assessori un documento dal titolo “Ricostruire il futuro”, condiviso e sottoscritto dalle tre sigle sindacali maggiormente rappresentativi dei lavoratori, che contiene le proposte di Cgil, Cisl e Uil per rilanciare l’economia attraverso uno sviluppo sostenibile. Documento citato anche da Roberto Di Francesco (Uil Lazio), che ha auspicato un intervento pubblico più consistente nell’economia regionale. Con riferimento alla proposta di deliberazione consiliare n. 51, Di Francesco ha detto che si tratta di un documento “dove c’è tutto, forse troppo, con il rischio che non si scelgano le priorità su cui puntare.”. Priorità che a suo avviso riguardano: la valorizzazione di settori e attività dove la Regione è già forte, potenziandone la digitalizzazione; l’incremento dello smart working; il sostegno all’artigianato e il recupero delle aree industriali dismesse. Anche Luca Bozzi (Cisl Lazio) ha parlato del documento che le tre sigle sindacali hanno sottoscritto. Armando Valiani (Ugl Lazio), dopo aver elencato una serie di criticità che insistono su tutto il territorio, ha invece auspicato interventi più incisivi per le comunità locali, “interventi di prossimità”, più vicini ai cittadini, a partire dal potenziamento del sistema sanitario regionale.

Oltre al presidente Refrigeri, hanno seguito le audizioni i consiglieri: Orlando Tripodi (Lega), Marco Vincenzi (Pd), Emiliano Minnucci (Pd), Marta Leonori (Pd), Sara Battisti (Pd), Gino De Paolis (Lista civica Zingaretti), Daniele Ognibene (Leu Lazio), Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali), Stefano Parisi (Lazio 2018) e Massimiliano Maselli (FdI). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio