Erosione costiera ad Ostia e caduta massi sulla Norbana all'esame della Dodicesima

Questi gli argomenti affrontati nel corso di due audizioni oggi alla Pisana.
Ripascimento. 14/11/2019 - Due audizioni oggi in XII Commissione - Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione, presieduta dal vicepresidente Enrico Forte, la prima sulle problematiche inerenti l’erosione della fascia costiera nel territorio del decimo municipio di Roma capitale (Ostia), la seconda sulla recente caduta massi dalla parete rocciosa della via Norbana, nel comune di Norma (Latina), che ha determinato la chiusura della strada di accesso al paese. Da entrambe è emerso come le numerose problematiche del territorio che riguardano la regione Lazio debbano esser sempre più affrontate nell’ottica della pianificazione e non degli interventi per tamponare le emergenze.

Nella prima audizione, dopo l’introduzione del presidente Forte e un breve intervento di Marco Cacciatore, del Movimento 5 stelle, che ha indicato i motivi della richiesta di audizione nella grave situazione dell’erosione del litorale, ha preso la parola la presidente del X Municipio, Giuliana Di Pillo, dicendo come, oltre all'erosione del litorale, il problema sia anche quello del Canale dei pescatori, dove negli ultimi tempi il fenomeno del deposito di sabbia si è accentuato. Con due interventi, entrambi finanziati dalla Regione con somme di 90 e 450 mila euro rispettivamente, si procederà dapprima a spostare la sabbia dal canale, ma questo “non sarà probabilmente risolutivo”, secondo la presidente. Il secondo intervento sarà per il dragaggio e conseguente ripascimento delle zone erose. La presidente ha detto di capire la necessità di tutelare Capocotta, ma a suo avviso ci vuole un ripascimento complessivo di tutto il litorale, eventualmente in conseguenza di uno studio ad hoc, visto che l’ateneo di Roma tre ha aperto una sede di ingegneria marina a Ostia.

Il vicepresidente e assessore all'ambiente del municipio, Ieva, ha confermato che ogni intervento isolato “sposta semplicemente il problema” e serve quindi un Intervento organico poiché “il problema è complessivo” ed è peggiorato da quando è stato realizzato il porto turistico.

L'assessorato ha spiegato che ogni sistema come quello dei “pennelli” che intercetti la sabbia portata dal mare sposta semplicemente più a sud il problema. Gli interventi tampone come il ripascimento quindi sono l'unica via, in attesa dello studio di Roma tre, per il quale la convenzione, come detto dall'architetto Vecchi, sempre degli uffici regionali, sarà firmata a breve. Sui “pennelli” il parere negativo è stato da parte statale (riserva del presidente), quindi ora occorre coordinarsi col ministero.

Michela Di Biase del Partito democratico si è chiesta però se questo progetto sia definitivamente tramontato o meno, visto che è l'unico progetto complessivo esistente. Sempre gli uffici regionali hanno risposto alla consigliera che il sistema dei pennelli ha ricevuto un parere negativo limitatamente a Ostia, poiché è a nord della riserva del presidente, ma non in generale.

Presente a questa prima audizione anche Laura Corrotti della Lega.

La seconda audizione

Per quanto riguarda la caduta massi dalla parete rocciosa sulla via Norbana, che ha determinato la chiusura della strada di accesso al paese di Norma, il presidente Enrico Forte ha dato notizia in apertura che i lavori sono iniziati proprio oggi.

Il sindaco di Norma, Gianfranco Tessitori, ha detto che Norma è un paese di 4000 abitanti che è sempre stato caratterizzato da rischio idrogeologico. Il 30 ottobre un evento franoso ha causato interruzione di 50 metri della strada provinciale. Il problema di isolamento del centro che si è prodotto in conseguenza di questa situazione riguarda soprattutto studenti e lavoratori ma danneggia in questo periodo anche l’attività della raccolta delle olive, secondo il sindaco. Obiettivo dei lavori attuali, la rimozione dei detriti e l'installazione delle reti paramassi al fine di ripristinare la viabilità, senza dover passare per la strada per Cori, di più difficile percorribilità, ha aggiunto il sindaco. In alternativa, ha concluso, si potrebbe porre in essere un intervento che renda la Cori-Norma una strada pienamente percorribile.

Mauro Alessandri, assessore regionale ai Lavori pubblici Tutela del territorio e Mobilità, ha riferito che il sopralluogo del 5 novembre ha dimostrato che la barriera paramassi danneggiata lungo la Norbana va sostituita con una di nuova generazione non prima di aver effettuato uno studio geologico ad hoc. Il dissesto preesistente aveva degradato da molto tempo la parete rocciosa, ha detto ancora l’assessore. L'8 novembre è stato chiesto un intervento urgente per quasi 250 mila euro, questo il motivo del rapido avvio dei lavori, ha concluso Alessandri.

Per la provincia di Latina, il presidente, Carlo Medici, al di là della tempestività dell'intervento nel caso di specie, ha tenuto a sottolineare come il problema delle strade resti cruciale, poiché occorrerebbe circa 60 milioni per mettere in sicurezza tutte le strade della provincia di Latina. Inoltre, ha aggiunto come in casi come questo venga in evidenza l’importanza del ruolo della provincia.

Presente per la direzione lavori pubblici, il dott. Popeschich ha detto che il termine di 90 giorni previsto per l'ultimazione dei lavori potrebbe essere addirittura anticipato, e comunque ha garantito che su questo tema sarà costante l'attenzione del direttore regionale Difesa del suolo, Wanda D'Ercole.

Tra i consiglieri, Salvatore Lapenna del Pd ha espresso soddisfazione per il rapido inizio dell'iter dei lavori sottolineando come il ruolo della prevenzione, che la Regione deve esercitare, si palesi, in casi come questo, di importanza basilare.

Anche Giuseppe Simeone di Forza Italia ha posto l'accento sull'importanza della programmazione, più che inseguire le situazioni di emergenza che si presentano e ha aggiunto che si dovrebbe porre mano a una normativa di riordino delle province.

Gaia Pernarella, del Movimento 5 stelle, ha sottolineato la fragilità del territorio e l'urgenza di ripristinare una strada che è l'unica dove possono transitare i mezzi pesanti e il Cotral.

Marco Cacciatore ha infine rilevato una analogia tra questa situazione e quella del ripascimento, oggetto della prima audizione, nel fatto che gli interventi spot non possono esaurire l'azione pubblica e la Regione deve sfruttare in pieno la sua funzione programmatoria.

 

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio