Ifo, in commissione continua il confronto sull'atto aziendale
Seconda audizione, dedicata alle repliche dei consiglieri regionali. Intervenuti Marcelli, Colosimo e Aurigemma.
02/07/2019 - Prosegue in commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da
Giuseppe Simeone, il confronto sul nuovo atto aziendale dell’Ifo. Dopo
l’illustrazione da parte del direttore generale,
Francesco Ripa di Meana, infatti, la riunione era stata aggiornata per dare il tempo ai consiglieri di approfondire lo studio dei documenti presentati. Il primo intervento è stato di
Loreto Marcelli (M5s) che ha parlato di “grave depotenziamento rispetto al 2015, con questo atto aziendale si smantella il Regina Elena”. Marcelli ha puntato il dito sull’assenza di un dipartimento dedicato alla ricerca, sullo scarso numero di unità operative complesse, mentre “c’è una eccessiva crescita della parte amministrativa con 57 dirigenti. Si stravolge l’organizzazione dell’attività clinica, con un modello già sperimentato con risultati negativi e abbandonato in altre Regioni”.
Chiara Colosimo (FdI) ha puntato l’attenzione sullo stato di agitazione proclamato dai sindacati “per la mancanza di tavoli di confronto", mentre
Antonio Aurigemma (FI) ha chiesto un confronto con i vertici della Regione che “devono spiegare quali sono gli obiettivi assegnati ai manager dell’Ifo. Non è compito nostro entrare nel merito dell’organizzazione, ma verificare che questi obiettivi siano raggiunti”.
Ripa di Meana, nella sua replica, ha ribadito che l’Ifo è in crescita, "più di mille ricoveri chirgici in più nell’ultimo anno, 224 assunzioni programmate dopo l’uscita dal piano di rientro: non c’è stata alcuna riduzione quando avevamo il blocco del turn over, adesso con quest’atto vogliamo favorire un’ulteriore crescita dell’istituto. Quanto al modello organizzativo è stato sperimentato con successo in strutture con più di 800 posti letto”.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio