Parco dei Monti Lucretili, iniziato l'esame del nuovo piano di assetto

Al centro della relazione dell’assessora Lombardi in commissione Ambiente, il progetto di delocalizzazione delle antenne di monte Gennaro e il rilancio degli uliveti tradizionali.
Una veduta del parco regionale dei Monti Lucretili. 14/07/2022 - Con la relazione dell’assessora alla transizione ecologica, Roberta Lombardi, la commissione Agricoltura e ambiente del Consiglio Regionale, presieduta da Valerio Novelli, ha iniziato stamani l’esame dell’aggiornamento del piano di assetto del Parco regionale dei Monti Lucretili.

“Si tratta di un’area di oltre 18mila ettari che comprende 13 Comuni delle Province di Roma e di Rieti, con un’importanza naturalistica di grande rilievo – ha spiegato l’assessora – Con l’aggiornamento del piano si punta a coniugare la tutela della biodiversità con la valorizzazione delle produzioni tradizionali e l’esigenza di un godimento consapevole della natura”.

Lombardi ha messo in evidenza due aspetti: il piano di delocalizzazione e riqualificazione degli impianti di telecomunicazione presenti su monte Gennaro e la valorizzazione degli uliveti, compreso il recupero di quelli abbandonati. “Nel 2018, viste le caratteristiche peculiari, con muretti a secco e mezzalune che formano suggestivi terrazzamenti, gli uliveti di questa zona sono stati inseriti nel registro nazionale dei paesaggi agrari. Con il piano vogliamo anche puntare sul recupero delle zone abbandonate”, ha concluso l’assessora.

Novelli e il consigliere Marco Cacciatore (gruppo misto) hanno espresso soddisfazione per il lavoro fatto nel corso di questa consiliatura: “Questo è l’ottavo piano di assetto che esaminiamo in commissione – ha spiegato il presidente – c’è ancora tanto lavoro da fare ma si tratta di una netta inversione di tendenza rispetto al passato”. Cacciatore, da parte sua, ha annunciato la presentazione di emendamenti per quanto riguarda la cosiddetta multimprenditorialità (la possibilità per imprenditori agricoli di diversificare la propria attività con investimenti di altri soggetti) e sui confini previsti dal piano.

Il direttore Ambiente della Regione, Vito Consoli, ha sottolineato il fatto che “attraverso strumenti come questo piano si possono dare certezze al territorio. Da notare anche l’accogliomento di alcune proposte arrivate dal consiglio dei bambini del parco, una forma di partecipazione che ha coinvolti molti alunni delle scuole della zona". A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio