Turismo, audizione sulla proposta normativa di modifica della legge 13 del 2007

Ascoltate in quinta commissione le organizzazioni di categoria delle guide turistiche e i rappresentanti di altre realtà interessate al turismo, alla presenza della neoassessora Valentina Corrado.
Una spiaggia del litorale laziale. 01/04/2021 - Ascoltate oggi le associazioni di categoria degli operatori turistici e esponenti di realtà associative locali in commissione V, presieduta per l’occasione dalla vicepresidente Marta Leonori, sulla proposta di legge di Giunta n. 274 del 2021, recante modifiche alla legge regionale 6 agosto 2007, n. 13, che è la normativa di organizzazione del sistema turistico laziale (a sua volta modificativa della legge regionale 14 del 1999). Già fatti dei focus tematici con alcuni enti del settore, se ne faranno anche con altri soggetti, ha detto Leonori in apertura di audizione,  alla quale era presente anche la neoassessora  al turismo Valentina Corrado. Quest’ultima ha ricordato che si è in attesa della normativa nazionale sulle guide, che, ricadendo nell’ambito delle professioni, necessitano di una normativa unitaria, come ha stabilito una volta per tutte una sentenza del Consiglio di stato.

Per Federagit, associazione delle guide turistiche, Francesca Duimich ha detto anzitutto che, sul punto ricordato dall’assessora, occorrerebbe a suo avviso inserire all’articolo 3 della proposta una norma interlocutoria, che regoli la disciplina regionale in medio tempore. Contraria all’abrogazione della vigilanza di livello comunale, prevista dalla proposta, si è detta la rappresentante Federagit. Chi svolgerà le funzioni della abroganda agenzia regionale del turismo, si è anche chiesta Duimich; questo perché l’agenzia, tra le altre cose, si occupava delle professioni turistiche, materia in cui le regole per le abilitazioni sono al momento discutibili, a suo avviso. Ultimo quesito quello sui codici Ateco, visto che la categoria è stata tra le più colpite dalla crisi indotta dalla pandemia.

Per l’altra associazione di guide Agta, Isabella Ruggiero ha detto che si proporrà di inserire all’ articolo 1 della proposta una norma a tutela della legalità nella professione, attraverso attribuzione di incarichi appositi di vigilanza; d’accordo si è detta Ruggiero sulla modifica all’articolo 3 proposta da chi la ha preceduta. Ma in attesa della normativa nazionale, non si possono dare abilitazioni, ha aggiunto. Sui controlli, va esaminato in modo complessivo il sistema, comprese le relative sanzioni, ha concluso la rappresentante Agta.

A nome di Agilo, Paola Di Giovanni ha citato anzitutto l’articolo 2, modificativo dell’articolo 3 della legge 13, cioè quello che elenca le funzioni regionali,  nella parte in cui affronta il tema della formazione, che è sempre stata carente, a suo avviso. Ciò riguarda anche il tema della carta del turista; su controlli e sanzioni, d’accordo con le altre rappresentanti di categoria si è detta Di Giovanni.

Passando all’associazionismo territoriale, per Unpli (Unione delle Pro loco), il presidente Claudio Nardocci ha spiegato la vasta diffusione di questo tipo di enti (350 nel Lazio) e la loro antica tradizione (140 anni) ma ha sottolineato il loro aspetto volontario, per cui non può sussistere una situazione di rivalità con le guide turistiche, come gli è sembrato di cogliere da interventi precedenti. Piuttosto andrebbe curata la formazione per gli operatori, attraverso opportune modifiche all’articolo 15 della legge 13, secondo Nardocci. La denominazione di sagra andrebbe poi riservata alle manifestazioni a base di prodotti tipici del territorio, a suo avviso. Anche la ripartenza del turismo può avere benefici effetti dagli enti pro loco, che meritano un riconoscimento nella legge.

Per Assonautica, Antonio Bufalari ha chiesto l’inserimento nella normativa del sistema della nautica come elemento su cui puntare per il turismo laziale, in modo più sistematico del semplice accenno già contenuto nell’articolo 8 della proposta. Le strutture turistiche nel settore nautico sono già in altre regioni, come ad esempio la Puglia, considerate dei veri e propri hub turistici: esempio da seguire, secondo Bufalari.

Tra i consiglieri, Gaia Pernarella del Movimento 5 stelle ha detto che il contributo delle guide è comunque fondamentale, anche se la soluzione ai loro problemi non dipende dalla normativa regionale. Quanto alle pro loco, giusto fare chiarezza nella normativa su di esse e sul carattere, volontario o professionale, dei vari operatori. Anche il settore nautico merita attenzione, ha detto Pernarella. Particolare attenzione al tema del mare è stato dichiarato da Marietta Tidei del gruppo misto, che però si è anche detta d’accordo con alcuni degli intervenuti sulla necessità di provvedere con una norma transitoria sul problema delle professioni.

Prima di dare la parola per le conclusioni all’ assessora, Marta Leonori ha risposto lei stessa  ad uno dei quesiti degli auditi, dicendo che i compiti dell’ agenzia del turismo torneranno alla direzione regionale, in conseguenza di questa riforma. Urgente la disciplina nazionale delle professioni per Valentina Corrado, specie nel settore turistico: per questo l’assessora si sta attivando presso il livello di governo nazionale. Così come si sta attivando con l’assessore regionale Di Berardino, competente in materia, sui problemi della formazione, ha detto. Sui codici Ateco si cercherà di rispondere a mezzo faq ai quesiti degli operatori sui bandi, così ancora Corrado; per i controlli, l’indirizzo che si sta affermando va in senso del tutto opposto alla richiesta avanzata da alcune parti di un nucleo specifico deputato ai controlli in materia. Anche l’attenzione al settore nautico è una richiesta che va tenuta in giusta considerazione, così come va favorita la percezione del Lazio come regione sicura rispetto ai rischi di contagio, ha aggiunto l’assessora. Ovviamente la soluzione a tutti questi problemi non può prescindere dal problema delle risorse, per cui si attende un sostegno a livello nazionale, ha detto ancora Corrado, che ha concluso con un accenno alla questione delle pro loco, dicendo che importante è “fare rete” per far ripartire il turismo, quindi serve il contributo di tutti, nel rispetto delle specifiche competenze.

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio