Vigilanza sul pluralismo dell'informazione, ascoltati i direttori delle testate on line

Rinviato invece ad altra seduta l'esame "in secondaria" della proposta di legge sull'elettrosmog.
Un dispositivo mobile. 19/02/2019 - Ascoltati oggi in audizione in terza commissione, Vigilanza sul pluralismo dell’informazione, presieduta da Davide Barillari, i direttori di testate on line, in vista della discussione sulla proposta di deliberazione consilliare "Disposizioni di riordino in materia di informazione e comunicazione. Interventi a sostegno delle emittenti radiotelevisive e testate on line locali. Piano degli interventi biennio 2019-2020". Emersi con forza i temi della difficoltà ad assumere giornalisti contrattualizzati, dovuta alla carenza di risorse di queste testate, dal momento che le risorse pubblicitarie in internet vengono drenate dai siti più grandi. Di conseguenza, da più parti è giunta la richiesta che il requisito dei collaboratori non sia decisivo ai fini della assegnazione dei fondi.

Secondo Giovanni Venditti di Lazio tv il bando si presentava abbastanza escludente, per i suoi requisiti; “ampliare lo spettro dell'informazione”, non ridurlo, deve essere l'obiettivo, a suo avviso. Rosalba Trabalzini, una psichiatra responsabile di Guida genitori, testata che si occupa di informazione sanitaria ed educativa per i genitori, ha puntato il dito sulla carenza di risorse pubblicitarie che causa difficoltà a pagare i dipendenti. Per Angelo Perfetti de Il Faro on line, “non si possono dare finanziamenti a pioggia” ma va invece studiato un sistema di premialità, dal momento che il livello si è troppo abbassato in questi anni, con il copia incolla che mette chiunque in grado di fare un giornale.

A seguire, Francesco Piccinini di Fanpage si è detto non d’accordo, nel senso che “non è vero - a suo avviso - che il web è il far west”, anzi al contrario la qualità paga sempre, ma è pur vero che essa ha un costo a volte difficile da sostenere. D’accordo sul fatto che non tutti possano fare un giornale on line si è detta Angela Attolico, direttore responsabile ed editore di My favourite post, testata on line recente (registrata solo lo scorso settembre). Maria Corrao, del Corriere della città, ha detto che la sua testata potrebbe andare incontro a incertezze future, con i suoi due dipendenti a tempo indeterminato. Il bando deve a suo avviso “premiare il lavoro fatto nel corso degli anni”. Giancarlo Flavi ha insistito sul problema delle assunzioni dei giornalisti, che non sono possibili nelle attuali condizioni, e sui costi esosi della pratica per diventare pubblicista nel Lazio. Ultimo intervento quello di Antonio Colomba, che opera on line sui temi dell’ambiente e della tecnologia sostenibile, e ha confermato i problemi, già evidenziati da altri interventi, a pagare i collaboratori.

Tra i consiglieri, per Emiliano Minnucci del Partito democratico, al di là del parziale insuccesso di questo bando, le problematiche esposte hanno un carattere nazionale, non regionale. D’altronde a suo avviso “neanche può essere lasciato tutto in mano al mercato” in questo delicato settore. Per Rodolfo Lena, sempre del Partito democratico, il bando “deve essere rivisto poiché non ha funzionato”, ma il contributo dovrebbe essere almeno triennale, per garantire continuità all’attività degli operatori. Eleonora Mattia (Pd) si è detta disponibile, in quanto presidente della commissione Lavoro, a una audizione congiunta con la terza su questo tema, ma a suo avviso “va comunque rivista la normativa da cui questo bando scaturisce”. All’audizione erano presenti anche i consiglieri del Movimento 5 stelle Marco Cacciatore e Loreto Marcelli.

Nella seduta che è seguita, in cui si doveva procedere all’esame ai sensi dell'articolo 58 del Regolamento del Consiglio regionale del Lazio della proposta di legge n. 25 del 3 maggio 2018, "Legge quadro a tutela della salute pubblica in materia di elettrosmog da impianti di radiodiffusione, telefonia mobile, comunicazioni wireless ed elettrodotti", si sono registrate le forti perplessità avanzate soprattutto da Lena sull’opportunità di un esame “in secondaria” di un provvedimento che è assegnato in via principale ad altra commissione, esattamente l’ottava, che si occupa di ambiente. Il presidente di quest’ultima, Valerio Novelli (M5s), presente alla seduta, ha auspicato che la PL venga esaminata nel clima di collaborazione maggiore possibile, data la sua importanza (aspetto su cui anche i consiglieri del Pd Mattia e Minnucci, oltre a Lena, hanno concordato), comunicando che ci sono i tempi tecnici per procedere all’esame in terza commissione prima che il provvedimento venga messo all’odg dell’ottava. La questione sarà affrontata quindi in un prossimo ufficio di presidenza della terza commissione, come deciso infine dal presidente Barillari, anche su suggerimento di Loreto Marcelli. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio