Ok ai saldi estivi dal 2 luglio e al nuovo Regolamento del sistema fieristico regionale

Il Lazio la regione con la stagione delle vendite promozionali più breve, sconti fino al 13 agosto. Istituito il Tavolo per il sistema fieristico regionale.
30/05/2022 - La Commissione Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione del Consiglio regionale del Lazio, ha dato parere favorevole all’unanimità allo schema di delibera della Giunta Regionale che fissa la data dell’inizio dei saldi estivi nel Lazio a sabato 2 luglio 2022. Il provvedimento è stato adottato a seguito di consultazioni con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative.

La Regione si attiene agli orientamenti definiti in Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, che prevedono il via dei saldi estivi il primo sabato del mese di luglio. Tuttavia in due regioni i saldi inizieranno un giorno prima (in Sicilia) o oltre 10 giorni dopo (dal 15 luglio in Trentino), per protrarsi oltre le sei settimane previste dalla Regione Lazio, nella maggior parte dei casi fino a fine agosto invece che al 13 agosto.

Sono proibite, come previsto dalla normativa regionale, le vendite promozionali nei 30 giorni precedenti il loro inizio, cioè dal 2 giugno. Come già per gli scorsi saldi invernali infatti, si torna alla disciplina prevista dal Testo Unico ritenendo superata la fase della pandemia. Il documento torna ora subito in Giunta per l’approvazione definitiva entro appunto il 2 giugno.

La commissione ha poi espresso parere favorevole all’unanimità anche allo schema di deliberazione n. 220 (Adozione del regolamento regionale avente ad oggetto: "Regolamento di attuazione e integrazione della legge regionale 23 dicembre 2020, n. 21 "Disciplina del sistema fieristico regionale"). Accolte tre osservazioni delle 12 presentate dai consiglieri, delle quali due dall’opposizione e una della stessa presidente della Commissione.

Il nuovo Regolamento del sistema fieristico, proposto dall’Assessore per lo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start-up e Innovazione” di concerto con l’Assessora al Turismo, Enti Locali, Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Semplificazione Amministrativa, consta di 12 articoli e stabilisce i requisiti degli organizzatori di manifestazioni fieristiche pubblici e privati, anche appartenenti a paesi esteri - nel rispetto del principio di reciprocità di condizioni, delle sedi fieristiche, i requisiti e i criteri di riconoscimento delle qualifiche delle manifestazioni fieristiche di rilevanza internazionale, nazionale, regionale e locale, le modalità e i termini per la presentazione della comunicazione per lo svolgimento delle manifestazioni fieristiche, le modalità, le procedure e i termini per l’adozione del calendario regionale delle manifestazioni. Queste ultime possono essere organizzate in modalità digitale o in modalità mista.

Viene inoltre istituito il Tavolo per il sistema fieristico regionale presso la direzione regionale competente in materia di sviluppo economico e attività produttive, e definiti i criteri di composizione e le modalità di funzionamento, nonché i compiti del medesimo. Il Tavolo, che si riunisce con cadenza almeno semestrale, ha il compito di proporre obiettivi, strumenti e azioni per la realizzazione delle iniziative, ed è composto dall’Assessore regionale competente in materia di sviluppo economico e attività produttive, o suo delegato, con funzioni di presidente e dall’Assessore regionale competente in materia di turismo, nonché da un rappresentante della direzione regionale competente in materia di manifestazioni fieristiche e uno delle strutture regionali competenti in materia di turismo e di agricoltura, nonché delle altre strutture regionali di volta in volta interessate. A questi soggetti si aggiunge un rappresentante ciascuno di Lazio Innova S.p.A, Arsial, Roma Capitale, dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) del Lazio, dell’Unione delle Province Italiane (UPI) del Lazio, di Unioncamere Lazio, del Convention Bureau di Roma e Lazio, della Fiera di Roma e un rappresentante per ciascuna delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore. La partecipazione allo stesso è a titolo gratuito.

Le cosiddette “fiere-mercatali” che hanno luogo, con finalità prettamente commerciali, in coincidenza con particolari occasioni, eventi o festività, del tutto simili per modalità di gestione ad un mercato e rientranti nell’ambito di applicazione della disciplina del commercio su area pubblica, non rientrano nell’ambito di applicazione del presente regolamento.

Rilevante la rilevazione e certificazione dei dati attinenti agli espositori e ai visitatori di ogni edizione, condizione necessaria per l’attribuzione o il mantenimento dei requisiti della qualifica internazionale, nazionale e regionale.

L’inserimento nel calendario regionale delle manifestazioni fieristiche internazionali, nazionali e regionali avviene sulla base della comunicazione presentata entro il 30 marzo dell’anno precedente a quello di svolgimento della manifestazione fieristica e dell’attribuzione della relativa qualifica, entro il 30 maggio la data per l’inserimento nel calendario regionale per le manifestazioni a carattere locale. Il calendario regionale delle manifestazioni fieristiche internazionali, nazionali, regionali è adottato dalla direzione regionale competente entro il mese di novembre di ogni anno ed è pubblicato sul sito istituzionale e sul Bollettino Ufficiale della Regione. La Regione, entro il 15 maggio dell’anno precedente a quello di svolgimento delle manifestazioni fieristiche, trasmette al coordinamento interregionale l’elenco delle fiere internazionali e nazionali, al fine della pubblicazione delle stesse nel calendario fieristico italiano, che viene pubblicato sul sito internet della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome (www.regioni.it), entro il mese di luglio dell’anno precedente a quello di svolgimento delle manifestazioni. Ai fini della concessione dei contributi, gli enti fieristici o gli organizzatori delle manifestazioni fieristiche devono avere la sede principale o almeno un’unità locale ubicata nel territorio regionale e operare nei settori economici individuati dal codice Ateco Istat: 82.30.00 - organizzazione di convegni e fiere. Gli ulteriori requisiti dei destinatari, i criteri, le modalità e i termini per la concessione dei contributi sono definiti nell’ambito di appositi bandi, adottati con cadenza annuale, nei limiti dello stanziamento di bilancio.

Rimandato alla prossima seduta l’esame del Regolamento delle attività commerciali in sede fissa e delle forme speciali di vendita. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio