Ciampino, contestato dalle associazioni il Print di via Reverberi

Audizione in commissione Urbanistica sulla’attuazione del piano integrato.
Una veduta dell'aeroporto di Ciampino. 27/10/2020 - Un piano integrato che non serve alla città e non rispetta le prescrizioni della Regione. Questa la denuncia delle associazioni che sono intervenute oggi nell’audizione della commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Marco Cacciatore, che ha fato il punto sul Print di via Reverberi, nel quartiere Folgarella di Ciampino, nei pressi dell'aeroporto.
Officine Civiche, Ciampino bene comune e il comitato di quartiere, insieme al consigliere comunale Alessandro Porchetta (Diritti in Comune) hanno fatto il quadro della situazione: si tratta di un intervento che riguarda un ettaro e mezzo, che fa parte del comparto G4 del Piano regolatore, dove viene previsto un intervento privato, intervento che andrebbe a compensare un esproprio subito in passato. Diverse le criticità riportate: intanto non c’è la visione unitaria di tutto il comparto prevista proprio dal Prg, poi ci sono dubbi sul calcolo degli oneri concessori dovuti in più per gli aumenti di cubatura. Infine, questione più delicata, l’opera pubblica prevista nella delibera comunale che dà il via al progetto, presentato nel 2015 e approvato dalla Regione, con prescrizioni, nel 2018, viene realizzata al di fuori del quartiere.
Le associazioni chiedono alla direzione regionale di intervenire per verificare il rispetto delle prescrizioni che l’amministrazione imponeva al Comune nell’approvazione del piano. La risposta della direzione regionale, annunciata durante l’audizione, sarà l’apertura di un fascicolo su questo piano integrato, in seguito all’esposto presentato proprio da Porchetta, per verificare eventuali abusi.
Sulla vicenda è intervenuta anche la consigliera Gaia Pernarella (M5s): “Queste audizioni riguardano questioni che dovrebbero essere di competenza dei Comuni - ha spiegato - ma servono a fare chiarezza sulla situazione, perché spesso nelle aule comunali non si riesce neanche a discuterle. Bene, dunque, l’attività di informazione che sta facendo la commissione. La Regione si deve rendere conto di cosa comporta la realizzazione concreta delle norme che approva: è una situazione vergognosa, ci sono situazioni simili in tutti i Comuni del Lazio.
Il presidente Cacciatore, chiudendo la seduta ha giudicato “positiva l’attenzione della direzione regionale, bisogna interrompere questo circuito vizioso”.

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio