Concorso Allumiere, in commissione Trasparenza il Segretario generale del Consiglio regionale

Cinzia Felci e il dirigente Fabio Pezone hanno fornito dettagli e documentazione sulla procedura seguita per attingere alle graduatorie del comune.
L'entrata del Consiglio regionale del Lazio. 18/06/2021 - La commissione Trasparenza e pubblicità, presieduta da Chiara Colosimo (FdI), si è riunita oggi per la sesta audizione sul tema “Procedure concorsuali eseguite presso il comune di Allumiere a cui ha attinto anche il Consiglio regionale del Lazio”. Dopo quelle con i sindaci di Allumiere, Guidonia, Ladispoli, Bracciano, Anguillara Sabazia, Monterotondo, Tivoli e Civitavecchia, oggi la tredicesima commissione ha incontrato il Segretario generale del Consiglio regionale del Lazio, Cinzia Felci, accompagnata dal dirigente dell’Area "Organizzazione, Programmazione e Sviluppo delle risorse umane", Fabio Pezone.

La vicenda, ormai nota, riguarda alcuni concorsi banditi dal comune di Allumiere che hanno prodotto varie graduatorie, alle quali hanno attinto, da dicembre 2020 in poi, altri comuni del Lazio e lo stesso Consiglio regionale. In particolare, quest’ultimo ha attinto da due diverse graduatorie del comune di Allumiere, per assumere 16 assistenti amministrativi (categoria C) e 5 funzionari (categoria D). Sulla questione, peraltro, stanno indagando le Procure di Roma e di Civitavecchia, a seguito di alcuni esposti presentati dopo che sono emerse presunte anomalie nella procedura concorsuale, con particolare riferimento al numero di concorrenti che hanno superato la preselezione e al numero di idonei finali nella graduatoria per istruttori amministrativi.

L’audizione odierna si è aperta con una breve introduzione della presidente Chiara Colosimo (FdI), la quale, prima di porre agli auditi le stesse domande già formulate in precedenza ai sindaci, ha spiegato alla commissione che “con la deliberazione dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Lazio del 28 luglio 2020, sono state approvate le modifiche al Regolamento di organizzazione del Consiglio regionale, il Piano triennale di fabbisogno del personale 2020-2022 e il Piano annuale 2020, con i quali si è potuta avviare la procedura per nuove assunzioni”. Venendo poi al tema dell’audizione, Colosimo ha chiesto a Felci e Pezone: come sono stati trasmessi dal comune di Allumiere i nomi del personale da assumere, con uno “specchietto” circoscritto o con tutta la graduatoria completa?; se hanno potuto notare dei salti nella graduatoria rispetto all’elenco ricevuto; che tipo di accordo è stato sottoscritto con il comune di Allumiere e quando è stato firmato.

Fabio Pezone ha confermato che il 28 luglio del 2020 l’Ufficio di presidenza ha approvato la deliberazione n. 85 che ha provveduto all’adozione del Piano triennale del personale 2020-2022 e di quello annuale 2020, modificando contestualmente il Regolamento di organizzazione del Consiglio. Il dirigente del Personale ha specificato che all’interno del Piano sono previste una serie di procedure che riguardano sia il personale dirigente sia quello non dirigente, tra cui la possibilità di attingere ad altre graduatorie e, per questo motivo – ha spiegato Pezone – è stato modificato il Regolamento, “per poter individuare correttamente e preliminarmente quali fossero i requisiti per poter selezionare le graduatorie poi da scorrere”. Pezone ha quindi riportato le disposizioni previste all’articolo 151 ter del Regolamento (inserito a luglio 2020) che definisce i criteri per l’individuazione delle graduatorie e, contestualmente, ha elencato i conseguenti atti operati dal Consiglio regionale del Lazio che hanno poi portato alla scelta di quelle dei comuni di Allumiere e di Arcinazzo Romano. In particolare, il dirigente ha specificato che il 7 dicembre del 2020 è stata inviata una richiesta con posta elettronica certificata ai 5 comuni capoluogo del Lazio e a 121 comuni della provincia di Roma (seguendo i criteri dell’articolo 151 ter), per chiedere se avessero graduatorie disponibili, alla quale, entro una settimana, hanno risposto positivamente in sei. “Di queste – ha spiegato Pezone – ne sono state individuate due, secondo i profili richiesti dal Consiglio e secondo i criteri dell’articolo 151 ter, tra cui quello che prevede che in caso di pluralità di graduatorie nell’ambito del medesimo ordine di priorità sia data preferenza alla graduatoria più recente”.

Su quest’ultimo punto vanno segnalate le osservazioni mosse dalla consigliera Francesca De Vito che, citando una sentenza della Corte di Cassazione del 2016, ha detto che quella modifica andava fatta nel senso contrario e cioè indicando come priorità le graduatorie meno recenti. Pezone ha risposto che esiste giurisprudenza anche nel senso seguito dal Consiglio regionale, che tra l’altro – ha spiegato il dirigente regionale – garantisce maggiore trasparenza e imparzialità, poiché nel caso di graduatorie molto vecchie si conoscono già i comuni detentori e gli elenchi degli idonei, mentre nell’altro caso, al momento dell’inizio delle procedure per attingere ad altre graduatorie, quest’ultime sono ignote.

Infine, Pezone, in merito alle modalità con le quali i comuni hanno trasmesso i nominativi dei candidati collocati utilmente nella graduatoria, ha specificato che il comune di Allumiere ha inviato al Consiglio sia tutta la graduatoria (determina n. 168) e sia lo specchietto con i nomi disponibili. Il 21 dicembre è stato sottoscritto definitivamente l’accordo tra il Consiglio regionale (su mandato dell’Ufficio di presidenza) e il comune di Allumiere.

Il vicepresidente della commissione Eugenio Patanè (Pd) ha chiesto a Felci se il Consiglio stesse in qualche modo verificando le assunzioni. Il Segretario generale ha spiegato che con deliberazione di aprile, l’Ufficio di presidenza ha dato quel mandato agli uffici e, al momento – ha detto Felci – c’è una verifica in corso ben avviata, anche con il supporto dell’avvocatura regionale.

Hanno partecipato all’audizione Fabio Capolei (Epi), Marta Bonafoni (Lista civica Zingaretti), Marta Leonori (Pd), Valerio Novelli (M5s), Giuseppe Simeone (FI) e Orlando Tripodi (Lega). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio