Presto una risoluzione congiunta con la X commissione per il Parco di Centocelle

Sul Parco Archeologico di Centocelle pesano rimpalli e la mancata pianificazione urbanisitca 
Foto di repertorio del Parco di Centocelle 04/02/2021 -

In commissione Ambiente, presieduta da Valerio Novelli, nella seduta odierna si è tenuta l’audizione richiesta dalla consigliera Marta Bonafoni (Lista Civica per Zingaretti)) sulle problematiche relative allo stato dei lavori, all’attuazione dell’ordinanza di bonifica, alla delocalizzazione degli autodemolitori presenti nell'area e alle difficoltà di accesso al Parco Archeologico di Centocelle. 

 In apertura dei lavori il presidente Novelli, dopo aver comunicato dell'imminente incontro con il Comune di Roma, ha dato lettura della relazione dell’architetto Roberto Vannelli, responsabile dell'Ufficio Manutenzione Edilizia Manufatti Aree Verdi di Rompa Capitale, sullo stato dell'arte del Pac (Parco Archeologico di Centocelle).  Ha poi proseguito la consigliera Marta Bonafoni che ha parlato della complessità che insiste sul Parco Archeologico di Centocelle a cominciare dal fatto che ci sono tanti enti che direttamente o indirettamente intervengono o che dovrebbero intervenire sulla vicenda. La consigliera ha ripercorso le tappe del Pac dal 2003 a oggi, ha parlato di un comprensorio di oltre 120 ettari di oasi verde, però, ha spiegato “ è contro tutta questa bellezza e potenzialità che negli anni in quel pezzo di Roma si sono affastellati tanti problemi: ci sono fumi di natura ignota, potenzialmente tossici, ci sono rifiuti interrati, autodemolitori, un insieme di fattori che hanno probabilmente compromesso l'acqua dei pozzi. Con la commissione di oggi – ha concluso la consigliera - non possiamo affrontare l'intera questione ma su alcuni punti ci piacerebbe avere parole di verità. Siamo soltanto all'inizio della metà del percorso di un diritto alla qualità della vita e al verde che quel quadrante di Roma merita, l'attuazione dell'ordinanza di bonifica, firmata dalla sindaca Virginia Raggi nel febbraio 2017, mai attuata, perché rimbalzata fra Roma Capitale e Città Metropolitana. Siamo all'inizio del 2021 e chiedo di far camminare, se non correre, questa vicenda.  La Regione Lazio a mio modo di vedere si è presa le proprie responsabilità, oggi siamo qui per capire anche come essere d'aiuto alle responsabilità di altri”.  

 A seguire molti gli interventi da Gianluca Ferri del Dipartimento Sicurezza e Protezione Civile del Comune di Roma che si è soffermato sulla regolamentazione degli accessi al Parco, problema principale per chi accede senza autorizzazioni e spesso autori di probabili sversamenti di rifiuti, poi è passata la parola a Bruno Palma, funzionario della Polizia locale che ha parlato dei vari interventi eseguiti come la sospensione delle attività degli autodemolitori o a sequestri di micro discariche. Paola Camuccio, dirigente "Gestione Rifiuti" di Città metropolitana ha, invece, spiegato come la competenza dell’ente in questo caso è solo a valle, ovvero la verifica della qualità delle matrici ambientali, quindi che si potrà intervenire solo dopo lo smaltimento con le analisi per capire se i fattori inquinanti sono di origine antropica o naturali.  

 Nell'intervento di Maria Zagari del Dipartimento Tutela e Valorizzazione di Roma Citta Metropolitana si è parlato dei vari sopralluoghi fatti assieme a Roma Capitale ma che alla richiesta di materiale integrativo, al fine di rilasciare un parere, non è stata data risposta, almeno fino ad oggi.    

Emilio Giacomi di Italia Nostra ha parlato dei lavori del secondo stralcio ancora in attesa di autorizzazione da parte della Soprintendenza speciale di Roma, atto che dovrebbe riaffermare immediatamente il parco di Centocelle. Un'occasione di riqualificazione di tutto il comprensorio, Giacomi ha spiegato che si tratta " innanzitutto di un bene culturale e un bene paesistico”. Ha inoltre denunciato l'assenza di una pianificazione urbanistica della zona, e che " neppure la recente delibera sull'anello verde di Roma Capitale va a ripianificare quest' area per cui la lascia fuori e ne riduce addirittura il perimetro. Insomma - ha concluso Giacomi - siccome la pianificazione urbanistica la fa Roma Capitale ma chi l'approva poi è la Regione qui ci vuole un'attenzione e un sollecito verso Roma Capitale affinché quest’area abbia nuovamente la pianificazione urbanistica conforme, e un piano paesistico fatto bene".  

Claudio Gnessi dell'Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros ha parlato di diritti violati, perché non è consentita la partecipazione libera della comunità alla vita culturale e quindi la libera fruizione che è il patrimonio del proprio territorio. "Tutte le articolazioni degli enti coinvolti - ha concluso Gnessi - devono lavorare per consentire la fruibilità del parco alla cittadinanza, fulcro  nella riqualificazione della periferia est". 

 Al termine sono intervenuti i consiglieri Laura Cartaginese (Lega) e Eugenio Patanè (PD), quest’ultimo ha proposto una risoluzione congiunta con la X  commissione affinchè il Comune di Roma intervenga al più presto sulle questioni del Parco Archeologico di Centocelle. 

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio