Erosione costiera provincia di Latina, folta audizione in XII commissione

Alessandri:operativi 12milioni 372mila euro per interventi di difesa del litorale”. In arrivo l’atteso Piano coste.
Ripascimento. 18/01/2021 - Affollata audizione oggi pomeriggio in XII Commissione - Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione, presieduta da Sergio Pirozzi, in merito all'erosione costiera in provincia di Latina causata in particolare dagli ultimi eventi che hanno vista coinvolta gran parte della regione.

Promosso dal consigliere pontino Orlando Tripodi (Lega), all’incontro hanno partecipato numerosi sindaci e rappresentanti dei comuni della provincia, varie associazioni dei balneari, l’Enea, nonché l’assessore regionale ai Lavori pubblici e tutela del territorio, Mauro Alessandri.  

“Della difesa della costa sono tre anni che ne stiamo parlando ma purtroppo estremamente poco è stato fatto, anche e soprattutto in via legislativa, non solamente per gli interventi che bisogna fare”, ha esordito Tripodi secondo il quale sono ancora tanti i comuni a non aver ancora attivato la legge 145/2018, “che potrebbe essere l’unica via per rimettere in sesto le attività balneari”. Il riferimento è in particolare alla proroga di 15 anni della durata delle concessioni di stabilimenti balneari, ma anche di esercizi di ristorazione e di somministrazione di bevande, noleggio di imbarcazioni e natanti in genere, e altri esercizi, che il Legislatore ha concesso superando in questo modo la cosiddetta Direttiva Bolkestein. In base alla legge dunque, entrata in vigore il 1 gennaio 2019, tali concessioni avranno scadenza il 31 dicembre 2033. Ma per valutare l’effettiva applicabilità alle singole concessioni in essere della proroga, la Regione Lazio, diversamente da altre regioni, ha suggerito ai Comuni interessati l’opportunità di adottare specifici provvedimenti applicativi.

Tripodi ha poi informato di aver presentato più volte mozioni per permettere alle attività di crearsi una auto-duna per difendersi dall’erosione e pulirsi la spiaggia prospiciente gli stabilimenti da pietre e ciottoli. “Su questo tema – ha detto - ho chiesto alla capigruppo di fare un “collegato”, per adottare norme di semplificazione, di sburocratizzazione. Stiamo in ritardo, in alcune zone l’acqua è arrivata già a ciglio strada. A breve avremo anche altri problemi da risolvere in merito alla viabilità”. Il consigliere ha comunicato inoltre di aver chiesto all’assessore al bilancio Sartore di far mettere risorse a questi fini anche nel Recovery Plan nell’ordine di “almeno 200milioni di euro”.

Fra gli altri punti toccati nel corso dell’incontro, lo stato dello studio dell’Università Roma3 per il Programma generale di difesa della costa, il protocollo d’intesa per le due draghe di Minturno e Terracina, la convezione con l’Arpa per l’analisi delle sabbie ai fini del ripascimento, rinnovata dalla Regione a fine 2020 nell’ordine di 210mila euro, come riportato dall’assessore.

Per Gaia Pernarella (M5s), occorre una “pianificazione seria degli interventi” in quanto le “ingenti somme” impegnate sul litorale hanno trovato interventi portati avanti “a spot”. Non lasciare “gli imprenditori da soli all’improvvisazione, che la Regione sia più presente con i Comuni anche in fase di progettazione e caratterizzazione”, comuni che, secondo la consigliera, hanno difficoltà a portare avanti le attività loro richieste.

Dal sud al nord della provincia, i comuni costieri hanno registrato gravi erosioni soprattutto a causa delle mareggiate di fine anno, spesso con danni importanti alle strutture, che hanno portato alcune amministrazioni a richiedere lo stato di calamità naturale. Tuttavia, come gli stessi amministratori locali hanno detto, sono numerosi i finanziamenti ottenuti dalla Regione e molti gli interventi in essere o progettati. Ma restano in attesa della redazione del piano delle coste, nonché del coordinamento con l’università.

La finalità del Piano che la Regione sta redigendo con la collaborazione del Dipartimento Ingegneria del mare dell’Università Roma3, ha spiegato Alessandri, “è stata condivisa provincia per provincia, ma si avrà ancora più chiarezza con l’illustrazione territorio per territorio quando il piano sarà completo. Sulla provincia di Latina sono operativi a questo momento 12milioni 372mila euro per interventi di difesa del litorale. Sono in corso diversi interventi, sia su Fondi, Gaeta, Itri, Latina, Sabaudia, Terracina, Ponza”, nella maggior parte dei casi i comuni sono soggetti attuatori e la Regione li ha resi destinatari delle somme finanziate. “Anche per i microripascimenti – ha proseguito - per fronteggiare le emergenze si registrano criticità degli enti locali”, dovute, secondo l’assessore anche al periodo di difficoltà causato dall’emergenza pandemica, che, così come per le draghe, ha creato ritardi.

Quanto al Comune di Latina, i balneari, ma anche il consigliere Tripodi, hanno criticato la scelta dell’amministrazione - per la quale è intervenuto l’assessore all’ambiente Dario Bellini - di dragare il canale di Rio Martino al confine con Sabaudia portando la sabbia a sud, davanti alla cosiddetta “strada interrotta”, poiché le correnti vanno invece da nord a sud.

Sergio Caianello per la Confartigianato di Latina, il presidente provinciale Cna balneari, Gianfilippo Di Russo e il presidente dell’associazione Mare di Latina, Massimo Perin, chiedono interventi urgenti, invocando finanche che la Regione eserciti i poteri sostitutivi respinti dall’assessore per il principio di leale collaborazione fra enti pubblici ma anche perché “siamo ancora dentro i tempi previsti”.

Se per Sergio Cappucci dell’Enea, “gli interventi dovrebbero avvenire nella zona posta a nord a chilometri di distanza”, tuttavia, facendo un parallelo con l’innevamento che viene fatto in montagna per permettere lo sci per pochi mesi, dove “la neve che si scioglie non va persa ma va a ricaricare le falde idriche in montagna, la stessa cosa si potrebbe fare per le spiagge ma non viene fatta. La percezione è quella del fallimento”.

Oltre ai ripascimenti “morbidi”, che costituiscono la soluzione più veloce contro l’erosione, i tecnoreef, i pennelli, Cappucci ha presentato anche una nuova tecnologia sperimentata in Olanda quale il “sand engine”, “il motore di sabbia che simula la piena di un fiume, amplia la spiaggia di tanti metri in un punto specifico e lascia che le correnti del mare distribuiscano la sabbia nei litorali vicini”, oltre ad aver messo in guardia contro “le fiorenti mafie della sabbia”. Sabbia che, secondo Cappucci, “è una delle sfide di sostenibilità più importanti del secolo. L’Onu nel 2019 ne evidenzia alcune criticità anche nel traffico illecito”.

Ora occorre “accelerare la consegna del piano generale delle coste, indicazione che demmo tutti insieme da questa commissione”, ha concluso il presidente Pirozzi rivolgendosi all’assessore, e porre il tema degli interventi e della semplificazione nella Conferenza Stato Regioni e, in virtù dei fondi del Recovery Plan, attivare “una tempistica più veloce di quanto fatto finora riguardo affidamenti, gare”.

All’audizione erano presenti i consiglieri Marco Cacciatore (Gruppo misto), Enrico Forte e Salvatore La Penna del Pd, Fabrizio Ghera (FdI), il direttore dell’agenzia regionale Protezione civile, Carmelo Tulumello, nonché i sindaci di Sabaudia, Giada Gervasi, di Ponza, Francesco Ferraiuolo, di Fondi, Beniamino Maschietto con l’assessore all’ Urbanistica-Patrimonio-Viabilità Claudio Spagnardi, l’assessore al demanio di Gaeta Raffaele Matarazzo, il delegato alle politiche ambientali di Minturno Roberto Rotasso e al demanio marittimo Nicola Martone, la neo assessora al demanio di Terracina Barbara Cerilli, Annunziata Lanzillotta delegata del Comune di Formia, dove si è appena insediato il commissario straordinario. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio