Editoria: direttori in audizione su crisi e pluralismo dell'informazione

Eleonora Mattia propone una risoluzione, per ripristinare i fondi all’editoria
22/01/2019 -

Una commissione che torni ad essere un luogo di confronto per affrontare i temi dell’imparzialità e pluralità dell’informazione, ma anche della profonda crisi del settore dell’editoria, questo è stato l’invito del presidente della commissione Vigilanza e pluralismo dell’informazione, Davide Barillari (M5S), in apertura dei lavori di audizione con alcuni direttori della stampa locale.

 “Sono una donna che cerca le soluzioni – ha invece dichiarato la consigliera Eleonora Mattia (PD)-  credo che le audizioni abbiano un senso se a seguito di questi incontri ci sia una proposta fattiva, per questo propongo di chiedere una risoluzione al presidente Nicola Zingaretti per ripristinare i fondi all’editoria”.

“Ho esteso l’invito ai direttori delle testate nazionali Repubblica, al Corriere della sera, Il tempo, Il fatto quotidiano, ma nessuno ha risposto al nostro invito – ha spiegato Davide Barillari - trovo sia uno sgarbo istituzionale. Il ciclo delle audizioni proseguirà con gli operatori on line” poi l’invito ai presenti a illustrare le realtà che si occupano di informazione locale e regionale.

Marco Fabiani, direttore di Tele Radio Stereo ha parlato di una realtà aziendale che pur avendo conosciuto periodi di crisi riesce a garantire contratti di lavoro ai suoi dipendenti, perché la libertà di informare di un giornalista, dipende anche dalla stabilità. “Nei nostri Gr – ha spiegato Fabiani -  cerchiamo sempre di capire e verificare la notizia, l’on line va veloce ma il nostro compito è verificare e dare spazio alle notizie territoriali perché siamo una testata locale”.

“La nostra Radio è nata nel 2014, trasmette in FM – ha spiegato Gianluca Fabi, direttore di Radio Cusano Campus – non abbiamo pubblicità e rispondiamo direttamente all’ateneo, abbiamo la terza missione come si dice in ambito accademico, coniugare studio e ricerca. Facciamo un lavoro di approfondimento, non solo di informazione, ma sempre con un taglio giornalistico per non essere troppo enciclopedici. Oggi ci sono realtà locali che meriterebbero ben altro palcoscenico, la filosofia dell’ateneo è quella di fare un percorso coerente, i nostri sono giornalisti che vengono assunti dopo periodi di gavetta. La varietà delle tematiche da proporre, per noi garantisce la pluralità. Quello che combattiamo è la fenomenologia delle fake news”.

Per le testate romane di RDS è intervento il direttore Francesco Certo di Rds Roma e Rds Soft, che trasmette circa quattordici notiziari al giorno, “la soddisfazione più grande per chi dirige una testata giornalistica è offrire contratti di lavoro stabili, noi eravamo 13 giornalisti, abbiamo avuto la nostra crisi, oggi siamo in 6. In Rai – spiega -  si fanno 5 Tgr locali, con centinaia di giornalisti. Ci sono delle discrasie che vanno certamente affrontate. Purtroppo oggi le redazioni hanno meno bisogno di inviati, abbiamo bisogno di gente che stia al desk, che verifichi le notizie. E’ cambiato il ruolo del giornalista come mediatore, ma questa è anche responsabilità del mondo politico, con un tweet si pensa di bypassare il giornalista”.

Il direttore di Tele Ambiente, Stefano Zago, si è soffermato sull’incongruità dei bandi regionali per l’editoria “c’è bisogno di bandi che aiutino il cambiamento, la forte crisi dell’editoria è dovuta anche dalla rivoluzione del mondo dell’informazione, i bandi che finanziano 10 o 20 mila euro non risolvono il problema della crisi, si possono comprare una telecamera o un microfono. C’è bisogno che le istituzioni prendano in mano la questione”.

Per le testate di Latina Oggi e Ciociaria Oggi è intervenuto il direttore Alessandro Panigutti, dopo aver ripercorso la vita dei due maggiori quotidiani locali, nati nel 1988, ha parlato del “processo di delegittimazione nei confronti dei giornalisti. Tutte le persone del mondo si sentono giornalisti davanti a uno schermo. I due quotidiani contano 40 dipendenti, oggi è una cooperativa a tutti gli effetti dove noi giornalisti siamo anche imprenditori. Facciamo i conti con la realtà, abbiamo acquistato la testata dal Tribunale di Latina, siamo consapevoli di essere una azienda e di essere equilibristi, perché intorno a noi chiudono le edicole, crollano le vendite. Stiamo resistendo, siamo attivi sui social, ma siamo a un bivio importante. Lei presidente appartiene a un gruppo politico che ha deciso di azzerare i fondi all’editoria. Si tratta di un taglio di 60 milioni di euro, ma finanzia il servizio pubblico, direi al Movimento 5 stelle, l’economia probabilmente si regge di più con questa editoria”. 

A conclusione delle audizioni gli interventi di Emiliano Minnucci (PD) e Eleonora Mattia (PD) ed è proprio l’intervento della consigliera Mattia a proporre una risoluzione affinché nella prossima seduta d’aula venga sottoposta al presidente Nicola Zingaretti per ripristinare il fondo all’editoria.

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio