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Approvata legge su qualità e tracciabilità dei prodotti agricoli



Foto di  KiwiAttero29/02/12 - Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mario Abbruzzese, ha approvato con 50 voti a favore la legge "Disposizioni per il sostegno dei sistemi di qualità e tracciabilità dei prodotti agricoli ed agroalimentari". Attraverso questo provvedimento legislativo la Regione intende incentivare la valorizzazione e la promozione della cultura enogastronomica regionale. Il testo è stato finanziato per il 2012-2013 con uno stanziamento per ciascuna annualità di un milione di euro per la parte corrente e di un milione per quella in conto capitale. La proposta di legge regionale aveva già superato all'unanimità l'esame della commissione Agricoltura, presieduta da Francesco Battistoni (Pdl), con esame abbinato di tre testi di cui quello base di iniziativa della Giunta. Gli altri erano stati presentati da Mario Perilli insieme ad altri esponenti del Pd e dall'Idv Claudio Bucci.

La normativa istituisce un marchio regionale collettivo di qualità, sistemi di tracciabilità aziendale e di filiera. Il contrassegno sarà negato alle aziende non in regola con i contratti collettivi nazionali di lavoro, con le norme in materia di sicurezza sul lavoro o con le certificazioni antimafia. Contributi saranno assegnati ai comitati promotori e alle associazioni di produttori responsabili per la registrazione, la supervisione dell'uso delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine o del marchio di qualità.

Gli aiuti sono previsti anche per lo sviluppo di prodotti agricoli e agroalimentari di qualità, nonché per l'introduzione di sistemi di tracciabilità aziendale e di filiera e per lo sviluppo di metodologie scientifiche di certificazione di dettaglio. Avranno priorità i progetti finalizzati ad attestare l'assenza di OGM. La legge sulla tracciabilità prevede infine interventi di educazione alimentare, promozione e incentivazione di sistemi per garantire la qualità di prodotti di origine animale e dei metodi di produzione e lavorazione di tali prodotti.

"Si tratta di un passo decisivo verso la cultura della qualità" aveva detto Gina Cetrone (Pdl), nell'introdurre il testo come relatrice della proposta di legge. "A causa della globalizzazione - aveva aggiunto la consigliera regionale - i nostri prodotti subiscono una concorrenza selvaggia da prodotti spesso sottoposti a minori controlli". La normativa, per Cetrone, rappresenta insieme uno strumento di tutela del consumatore e di valorizzazione delle risorse produttive del comparto agricolo laziale. Un appello era stato fatto nella relazione da Cetrone affinché l'Arsial svolga a pieno le sue funzioni. La consigliera regionale ha inoltre tenuto a sottolineare la necessità di rafforzare il sostegno finanziario alle norme per la lotta alle fitopatie, kiwi in particolare. Sulla stessa linea a proposito di questa ultima emergenza si era espresso anche Claudio Moscardelli (Pd).

"Questa proposta di legge - aveva spiegato l'assessore alle Politiche agricole, Angela Birindelli - nasce dalla consapevolezza che il Lazio è regione a fortissima vocazione agricola e detiene un paniere di prodotti di eccellenza di tutto rispetto. Il nostro intento è quello di mettere al centro del progetto il territorio e le aziende che vi operano, sostenendo l'intera filiera agricola e agroalimentare, dalla produzione alla trasformazione, alla distribuzione e al consumo".

"Credo - ha dichiarato il presidente Mario Abbruzzese - che questo nuovo dispositivo legislativo, approvato all'unanimità dei presenti, maggioranza ed opposizione, abbia come proprio punto di forza l'equilibrio che il legislatore è riuscito a garantire tra la difesa degli interessi dei consumatori da una parte e l'attenzione alle esigenze del tessuto produttivo dall'altra. Inoltre, agli strumenti mirati a favorire una maggiore qualità del prodotto attraverso una tracciabilità della filiera ed un maggior controllo su di essa, si aggiungono anche azioni atte a favorire la costituzione e l'avviamento di comitati e associazioni di produttori responsabili della supervisione e dell'uso delle indicazioni geografiche e dei marchi".

L'iter della legge è stato caratterizzato da un articolato dibattito, prolungatosi per più sedute e sfociato ieri in una audizione in commissione, circa una serie di proposte di emendamento avanzate dalla Giunta sul ruolo dell'Arsial nell'attuazione della legge. Nella riformulazione definitiva presentata oggi da Birindelli, e approvata dall'Aula, è stato previsto che qualora l'agenzia non possa garantire le funzioni di controllo, la Giunta - sentita la commissione Agricoltura - eserciterà i poteri sostitutivi previsti dall'articolo 14 della legge istitutiva dell'Arsial. Quanto al futuro dell'agenzia, sul quale si erano addensate le preoccupazioni di gran parte dell'opposizione, il consigliere Perilli ha dato la disponibilità a discutere su una nuova organizzazione dell'Arsial "in maniera trasparente". Ivano Peduzzi (FdS) infine ha tenuto a sottolineare che "rimane aperto il problema della missione e del ruolo dell'agenzia".




 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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