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Abbruzzese interviene nella sessione sui diritti umani del Congresso radicale


09/12/11 - Roma


Venerdì 9 dicembre 2011, alle ore 10.30, presso l'Hotel Summit di Roma (via della Stazione Aurelia, 99, Aurelio), il presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese è intervenuto nel corso della sessione 'L'impegno del Consiglio regionale del Lazio per la tutela dei Diritti Umani in Italia e nel Mondo', iniziativa che rientra nell'ambito del 39esimo Congresso del Partito Radicale. "Alcune settimane fa, certo senza non poche pressioni, ma con altrettanto piacere, sono diventato anche io un iscritto di questo, 'nostro' - lo posso dire - 'Transpartito Transnazionale'. L'ho fatto anche per provare quella che voi chiamate doppia tessera. E dunque per integrare queste battaglie , quelle che ciascun partito, di destra, sinistra o centro, è destinato a condividere, ma a non fare o a non fare con la priorità che si dovrebbe, ovvero l'affermazione dei diritti umani e della democrazia in ogni parte del mondo", così Abbruzzese. "In questo momento - ha continuato il presidente - la vita politica è soverchiata dal dibattito sulla crisi. Lo spazio è integralmente occupato dalla manovra del governo, dalle ricadute e dalle possibili modifiche del decreto. Ma in questi frangenti, per una sorta di riflesso condizionato dell'opinione pubblica, temi che sono alla radice del vivere comune, passano in secondo piano. In una congiuntura simile tenere accesa l'attenzione sul tema dei diritti umani, significa consentire al dibattito pubblico di non essere a senso unico. Significa ricordarci che non esistono solo gli obiettivi finanziari dei patti di stabilità che regolano la vita dell'Europa. Allo stesso tempo discutere della crisi economica e degli effetti sul ceto medio in Italia, non deve condurre all'oblio sul pianeta carceri. Sulle condizioni di vita e in molti casi di sopravvivenza dei detenuti".

"Nel Consiglio regionale del Lazio, dove pure i radicali sono all'opposizione, le cose non stanno così, in ragione di un impegno che in questi mesi, grazie all'impulso del Partito Radicale con il consigliere Rossodivita - ha proseguito Abbruzzese - è stato portato avanti da consiglieri di ogni schieramento. Innanzitutto con un notevole impegno sul fronte dell'emergenza carceraria. Ne abbiamo parlato con Pannella quando è venuto in Consiglio regionale. E la stessa questione dell'Amnistia ha avuto all'interno del Pdl autorevoli esponenti che hanno condiviso le ragioni di Marco Pannella. Dovremmo applicare con pienezza la legge regionale del 2006 che ha come obiettivo quello della creazione di un fondo di solidarietà per i detenuti che escono e che si devono reinserire e che prevede anche un contributo alle aziende che assumono persone detenute ed ex detenute. Il Consiglio regionale del Lazio ad oggi ha intanto raddoppiato le spese previste per il reinserimento sociale dei detenuti per questo anno. E' una piccola cosa, ma è quello che abbiamo potuto fare insieme alla votazione di una mozione che ha dato delle linee guida precise alla Regione per quanto di sua competenza in particolare in materia di sanità penitenziaria. L'attività di un'assemblea legislativa si misura non solo sulle leggi che approva ma anche sull'efficacia e sulla piena applicabilità di queste norme". "Sul fronte dei diritti umani, poi - ha ribadito Abbruzzese, concludendo - abbiamo utilizzato la formula dell'intergruppo, e voglio ringraziare la collega Isabella Rauti, il collega Rocco Berardo e la consigliera Chiara Colosimo, tanto per citare le diverse componenti della maggioranza e dell'opposizione che insieme a tanti altri consiglieri hanno voluto credere in questo strumento e che con la loro attività di Consiglio stanno dimostrando una passione e un impegno considerevoli. Abbiamo infatti costituito intergruppi sia sull'Iran che sul Tibet e sul popolo Saharawi. Intergruppi bipartisan che vedono il contributo di tutti".

Isabella Rauti, Presidente dell'Intergruppo regionale "Amici dei diritti umani in Iran" e Vicepresidente dell'Intergruppo sul Tibet, da parte sua, ha commentato: "La crescita senza regole dell'economia globalizzata di ieri e la crisi di oggi, minacciano la tutela dei diritti umani nel mondo: è necessario uscire dalla crisi proprio puntando sulla tutela dei diritti fondamentali; lanciando una sfida affinché la politica recuperi la sua vocazione di occuparsi del bene comune. Esiste, di fatto, un gap tra diritti umani formali e descrittivi e quelli sostanziali ed effettivamente goduti, per questo non bisogna accontentarsi di quanto sancito dalle Convenzioni internazionali, ma è necessario verificare ogni giorno il rispetto dei diritti nel mondo. Per non dimenticare e vigilare sulla tutela dei diritti umani, abbiamo costituito presso il Consiglio regionale del Lazio gli Intergruppi bipartisan che si occupano della difesa dei diritti in Iran e in Tibet - spiega Rauti - e presentate numerose mozioni apprivate all'unanimità dal Consiglio regionale. Stiamo dando testimonianza di una visione dinamica militante della difesa dei diritti umani, nella quale il Lazio può essere guida in una azione che deve diventare interregionale ed internazionale. La battaglia è comune, non può essere di nicchia - prosegue Rauti - ma a chi, come il Partito Radicale, porta da sempre avanti la tutela dei diritti nel mondo, va riconosciuto il merito di aver mantenuto centrale il tema della difesa dei diritti umani, che oggi tutti possiamo condividere e rilanciare nel Paese e nel mondo."

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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