19/07/12 - Roma
Per non dimenticare Chernobyl e dare un contributo alla globalizzazione della solidarietà. Con questo proposito, il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio Raffaele D'Ambrosio (Udc) e il capogruppo di Sel, Luigi Nieri hanno accolto oggi, nella sede della massima assemblea regionale, quattordici bambini bielorussi, giunti in Italia per una "vacanza terapeutica". L'iniziativa "Mai più Chernobyl", promossa dal "Centro Ecologia Umana" presieduto da Massimo Sbattella, rientra nell'ambito del progetto per sostenere una casa famiglia a Dobrush, città al confine con l'Ucraina, a pochi chilometri dalla zona radioattiva. L'associazione organizza, ogni anno, periodi di accoglienza in Italia di bambini disagiati, colpiti da gravi calamità naturali, incidenti nucleari, fame e miseria.
A ben ventisei anni dalla terribile esplosione del quarto reattore della centrale nucleare di Chernobyl, che ha provocato una delle più grandi catastrofe dell'umanità (oltre diecimilioni di persone ancora oggi vivono nell'area contaminata dalle radiazioni con il serio rischio dunque di contrarre tumori e altre gravi patologie), l'attività del "Centro Ecologia Umana" ha portato i quattordici bambini, perlopiù orfani, a visitare la sede del Consiglio regionale del Lazio in una giornata tutta all'insegna della solidarietà. " In un periodo in cui si parla di globalizzazione economica e tecnologica - commenta il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Raffaele D'Ambrosio - spesso si dimentica che esiste anche una globalizzazione della solidarietà. Le difficoltà e i dolori degli altri - conclude - ci appartengono e ci accomunano".