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Rauti in Libano in visita istituzionale


14/04/12


Base militare di Naqoura: incontro con Generale Paolo Serra, Comandante Forza Onu Libano del Sud.Isabella Rauti, membro dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Lazio, in Libano per una visita istituzionale, ha incontrato il 12 aprile ad Harissa due importanti rappresentanti della società civile e politica locale: Jocelyn Khoueiry, giornalista e fondatrice del movimento laicale "La Libanaise -Femme du 31 Mai", oggi una delle più autorevoli commentatrici ed opinioniste della convivenza tra cristiani e musulmani in Libano e Medio Oriente e Sethrida Geagea, parlamentare libanese impegnata nel progetto di legge, in discussione nel Paese, contro le violenze sulle donne, in particolare quella domestica.

«Khoueiry - ha dichiarato Isabella Rauti - è diventata un'icona durante la guerra libanese, come guida di un gruppo di ragazze militari che partecipò alla resistenza armata quando, nel 1975, iniziò il conflitto per il controllo del Paese. Una donna con cui oggi ho condiviso l'idea che la centralità della persona umana debba ispirare la politica non solo del Libano ma di tutti i Paesi destati dalla Primavera araba, come formula univoca che superi le divergenze fra tutte le confessioni religiose». «L'incontro con la parlamentare Sethrida Geagea, ha confermato questa linea di dialogo interreligioso verso il comune riconoscimento dei diritti umani e dei diritti delle donne, che può concretizzarsi anche attraverso l'approvazione del progetto di legge contro le violenze sulle donne e per il rispetto della dignità femminile» .

Il giorno successivo, la Rauti si è recata al Quartier generale UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon) alla base militare di Naqoura, per incontrare il generale Paolo Serra, Comandante della Forza ONU nel Libano del sud; durante l'incontro è stata ribadita l'importanza che riveste la missione della forza multinazionale di pace nel monitoraggio del territorio di confine. Nella recente visita del presidente del Consiglio in Libano si è confermato l'impegno militare italiano, in una fase delicata dello scacchiere medio orientale, determinata dalla grave situazione siriana e dal pericolo del ritorno di attacchi terroristici.

La Consigliera ha visitato anche la base del contingente militare italiano, missione UNIFIL di Shama, dove ha incontrato le donne soldato che attualmente sono 46. Le donne nelle forze armate italiane oggi sono quasi 12.000 tra Ufficiali, Sottufficiali e Volontarie; 170 sono attualmente in servizio nelle missioni all'estero in Libano, appunto, Afghanistan e Kosovo. Dal 2001 il personale femminile è stato impiegato nelle missioni estere con gli stessi compiti degli uomini e con la funzione specifica di mantenere i contatti con la componente femminile delle popolazioni locali. "Oltre a quella di Shama - ha dichiarato Isabella Rauti - ho avuto modo di visitare altre basi delle missioni militari italiane all'estero come quelle di Herat e di Kabul, missione Isaf, dove ho constatato l'apprezzamento per il lavoro svolto dai nostri soldati, anche per l'approccio nel dialogo e nella mediazione con la popolazione locale".

Nel pomeriggio, la Rauti si è recata in visita all'orfanotrofio femminile di Tibnin e all'edificio polifunzionale donato dal contingente militare italiano nell'ambito della cooperazione civile e militare.

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