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Workshop sulla "città sostenibile" in Consiglio regionale


07/06/12 - Roma


Giovedì 7 giugno 2012 alle ore 10.00, in Sala Mechelli, si è tenuto un workshop dal titolo "Verso la città sostenibile: dal progetto Lumière alla Smart City. Risparmio ed efficienza energetica nell'illuminazione pubblica verso una città intelligente al servizio dei cittadini". Il workshop era organizzato da Enea e Lega autonomie Lazio e patrocinato dal Consiglio Regionale.

"A pochissimi giorni dalla Giornata Mondiale dell'Ambiente indetta dalle Nazioni Unite il 5 giugno, mi è sembrato doveroso prender parte al workshop organizzato dall'Enea e da Legautonomie Lazio per promuovere una ridefinizione innovativa del concetto di spazio urbano, nel pieno rispetto dell'ambiente e completamente sostenibile", ha dichiarato il presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Mario Abbruzzese. "Credo che i progetti presentati oggi dall'Enea - ha continuato Abbruzzese - rappresentino un passo rilevante per definire una nuova strategia che riconosca un ruolo prioritario all'efficienza energetica rispetto al raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020. Il nostro Paese, seppur in forte ritardo rispetto ad altre nazioni europee, ha posto in essere quasi 600.000 interventi per oltre 8 miliardi di investimenti, che hanno coinvolto circa 50.000 imprese e hanno contribuito a generare circa 120.000 nuovi occupati. La politica degli incentivi, che ha già consentito di ottenere risultati insperati nelle rinnovabili, deve ora permettere risultati altrettanto importanti anche in termini di efficienza specialmente nel settore pubblico. E' perciò fondamentale - ha concluso Abbruzzese - continuare ad affrontare anche a livello regionale ed in un'ottica integrata il tema dell'energia, portando avanti in maniera coordinata tutte quelle politiche che possono favorire la nostra competitività e sostenibilità energetica riducendo la dipendenza negli approvvigionamenti da combustibile fossile".

Ad aprire i lavori, il presidente di Legautonomie Lazio, Bruno Manzi, che ha spiegato come scopo del convegno di oggi sia quello di promuovere "un approccio più razionale al problema dell'illuminazione degli spazi pubblici",con una logica meno episodica e ispirata a criteri da "piano regolatore" in materia, e questo non solo per le grandi amministrazioni. Da questo punto di vista, a suo avviso, aderire al "progetto Lumière" dell'Enea è un'occasione, per i Comuni, per conoscere quali sono le possibilità di azione in questo campo. Manzi ha quindi aperto la prima parte dei lavori, dal titolo "Città sostenibile oggi e smart domani", dando la parola a Nicoletta Gozo, coordinatrice del "progetto Lumière", che vuole promuovere l'efficienza dell'illuminazione pubblica in ambito di amministrazione locale, anche attraverso delle linee-guida che sono state appositamente redatte. Lo scopo principale di questo progetto è quello di illuminare solo quando e come serve, riducendo sprechi ed inquinamento. Ciò nell'ottica del conseguimento dell'obiettivo più avanzato della "smart city", la città sostenibile a 360 gradi, tema che è stato al centro del successivo intervento, quello di Claudia Meloni, responsabile del progetto Enea che porta appunto questo nome: la "smart city" è una città intelligente, posta come obiettivo anche a livello di Unione Europea, in cui le informazioni disponibili grazie alle moderne tecnologie vengono tra loro integrate ai fini del risparmio ma anche di obiettivi paralleli, quale quello del controllo e monitoraggio; ad esempio, l'analisi dei dati del flusso veicolare può permettere di ottimizzare il consumo energetico con riferimento all'illuminazione pubblica.

La seconda parte dei lavori, dal titolo "Percorso e modelli di intervento per l'efficientamento energetico degli impianti di illuminazione pubblica", si è aperta con l'intervento dell'ing. Claudio Ferrari, presidente di Federesco, che riunisce le Energy Service Company, persone giuridiche regolamentate che offrono all'utenza servizi energetici affrontando un certo margine di rischio imprenditoriale e perseguendo l'obiettivo dell'efficienza energetica: proprio questo concetto si è voluto chiarire da parte dell'ing. Ferrari, che ha spiegato come efficienza sia il minor costo dell'energia, perseguibile attraverso la riduzione degli sprechi, che possono essere anche le dispersioni della stessa, causate spesso dalla lontananza della fonte dagli utilizzatori. Il dott. Berardi ha poi illustrato le caratteristiche del Fondo di garanzia per le PMI, che opera nell'ambito del Ministero dello sviluppo economico con lo scopo di abbattere il rischio economico finanziario delle attività di impresa; quindi Elena Corti, di Cofely, ha approfondito in particolare il tema dell'"audit energetico" come strumento per ottimizzare l'utilizzo degli impianti, attraverso l'analisi del suo stato di efficienza e del modo in cui lo si potrebbe far funzionare. La dott.ssa Cellucci dell'Università "La Sapienza" di Roma ha invece parlato del progetto di piano regolatore dell'illuminazione comunale, che "La Sapienza" porta avanti in collaborazione con Enea nell'ambito del progetto Lumière, ai fini del risparmio e della riduzione delle emissioni di CO2, e che riguarda anche l'illuminazione privata e non solo quella pubblica. La sessione mattutina si è chiusa con gli interventi di Vincenzo Albonico, presidente Agesi, sulle linee guida per la realizzazione dei bandi per l'efficienza energetica, e dell'avv. Di Giovanni, che ha parlato di modelli procedurali e gestionali per il servizio di pubblica illuminazione. I lavori sono proseguiti nel pomeriggio, con una parte, la terza, dedicata ai "Contributi e approfondimenti".

 

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