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Convegno scientifico "I meccanismi dell'invecchiamento del cervello" patrocinato dal Consiglio regionale del Lazio


09/06/11 - Roma


"Ricerca, prevenzione e diagnosi precoce sono la via per aumentare le possibilità di successo della cura di un numero sempre crescente di patologie; le Istituzioni tutte sono chiamate a tradurre in azioni concrete le sollecitazioni della Comunità Scientifica su questi temi, per migliorare la qualità della vita e la gestione del sistema sanitario, a livello nazionale e locale." E' quanto dichiara la Consigliera Isabella Rauti (Pdl), membro dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Lazio, in occasione del convegno scientifico sui meccanismi di invecchiamento del Cervello organizzato oggi a Roma da Atena Onlus, realizzato con il patrocinio del Consiglio regionale del Lazio.

"La maggioranza in Consiglio regionale ha colto fin da subito la necessità di predisporre una proposta di legge per l'istituzione di un 'Piano regionale in favore di soggetti affetti da malattia di Alzheimer', di iniziativa della Consigliera Mandarelli e da me firmata, in risposta al progressivo aumento del numero di casi correlato all'aumento della vita media", spiega la Consigliera Rauti. "I dati scientifici dimostrano che la malattia dell'Alzheimer rappresenta la forma di demenza più frequente fra gli ultrasessantacinquenni e che ha una incidenza maggiore fra le donne: in Italia un milione di persone è attualmente colpito da malattia di Alzheimer, e di queste seicentomila sono donne. A preoccupare è in particolar modo l'incremento della patologia, con centocinquantamila nuovi casi nel solo 2010. Ad aggravare il quadro, la difficoltà di identificazione della malattia di Alzheimer, con l'accesso spesso tardivo delle persone colpite alle Unità Valutative Alzheimer. La gestione delle persone colpite costituisce un ulteriore problema, perché la malattia di Alzheimer è non guaribile e le cure comportano lunghi e difficili percorsi terapeutici sia per i pazienti che per le loro famiglie. A tutto ciò la proposta di legge risponde con strumenti concreti per promuovere la ricerca scientifica, migliorare la diagnosi precoce, semplificare i percorsi terapeutici e promuovere il ruolo delle Associazioni Alzheimer accordando loro un sostegno regolare."

 

 


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