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"Il federalismo in Europa e nel mondo", con l'intervento del presidente Abbruzzese


29/08/11 - Ventotene


Il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese, è intervenuto al seminario "Il federalismo in Europa e nel mondo", organizzato a Ventotene dall'Istituto di Studi Federalisti "Altiero Spinelli", in collaborazione con la GFE (Groupe des droites européennes -Group of the European Right) e il MFE (Movimento federalista europeo). Ventotene è il luogo in cui Altiero Spinelli redasse il suo celebre manifesto europeista, il cui valore e insieme la profezia politica in esso contenuta "risiedono proprio nell'aver individuato con chiarezza la necessità di creare un'Europa unita in senso federale, un'Europa solidale in cui le identità e i territori trovino una sede sovranazionale nella quale far sentire la propria voce", come ha ricordato nel suo intervento il presidente Abbruzzese.

"Sono anni che l'Italia insieme ai Paesi membri dell'Ue sta tentando di imboccare la strada dell'unione politica. Abbiamo provato a farlo a Roma con la Costituente, ma evidentemente i tempi non erano ancora abbastanza maturi. Oggi c'è da augurarsi che questo obiettivo, parte fondante del Trattato di Lisbona, possa essere finalmente raggiunto. Tra l'altro, sono convinto che si tratti di un processo che verrà accelerato in un senso o nell'altro anche dai cambiamenti in atto negli equilibri economici mondiali e da una crisi che viene vissuta, come abbiamo visto, anche a livello politico e sociale e non solo nei mercati finanziari", ha dichiarato Abbruzzese, che ha continuato così: "Tenere ogni anno questo seminario significa mantenere vivo il ricorso di tre menti illuminate, cui l'Italia e l'Europa devono molto, e che definirono un sogno poi diventato realtà, quello dell'Europa unita".
Secondo Abbruzzese, senza l'Europa e l'Euro, probabilmente oggi l'Italia sarebbe stata sbranata dagli speculatori internazionali, come accadde nel '92, e insieme ad essa altri paesi europei, ciò a causa dell'interdipendenza tra Stati rispetto ai debiti pubblici. Oggi, se possiamo fronteggiare la crisi, lo dobbiamo in primo luogo alla solidità delle istituzioni comunitarie, ed anche le istituzioni territoriali possono fare la loro parte, lavorando per restituire ai cittadini fiducia nel proprio futuro con la ripresa dell'occupazione e fiducia verso le istituzioni che a volte sembrano smarrirsi di fronte alla rapacità dei mercati, lasciando poi a terra l'economia reale, i risparmi delle famiglie. La disoccupazione giovanile è un'altra piaga che affligge il nostro continente, con valori intorno al 20%: questo è un dato "sul quale è necessario intervenire tanto più se pensiamo al fatto che abbiamo un programma Erasmus, che dalla sua creazione, ha mobilitato oltre 2.5milioni di ragazzi e circa 4mila istituzioni accademiche. Dobbiamo allora fare un ulteriore sforzo per questi ragazzi che sono molto più intimamente europei delle precedenti generazioni, perché possano credere in quella coesione sociale che serve per favorire lo sviluppo e la crescita dei territori", ha dichiarato ancora il presidente del Consiglio regionale del Lazio, secondo cui il federalismo fiscale potrà essere di aiuto in questa direzione, grazie al meccanismo virtuoso che potrà generare, con la spesa vicina al prelievo, con la responsabilità degli amministratori prossima al controllo dei cittadini. Anche se la recente manovra del Governo sembra aver inflitto un colpo serio al nascente federalismo, Abbruzzese si è detto convinto che si possa giungere presto ad un punto di equilibrio che mantenga saldi i principi su cui una riforma così attesa è nata e che, allo stesso tempo, consenta al Paese di effettuare la necessaria manovra di correzione dei conti pubblici. "Solo così - ha concluso Abbruzzese - non disperderemo l'eredità di Spinelli e solo in tal caso la politica si dimostrerà capace di guardare avanti".

A margine del convegno, Abbruzzese ha consegnato a Jean Quatremer del quotidiano francese Liberation, il premio giornalistico 'Coccodrillo d'argento 2011'. Il nome del premio rimanda al 9 luglio 1980, quando Altiero Spinelli, allora parlamentare europeo, riunì a cena al Crocodil, un ristorante di Strasburgo, altri otto eurodeputati. Nasceva il Club del Coccodrillo, destinato ad allargarsi fino a comprendere 180 parlamentari europei ed a influenzare il cammino dell'integrazione europea. "Attraverso il suo blog e con la sua attività giornalistica presso uno dei più prestigiosi quotidiani francesi, Quatremer si è distinto tra gli altri per l'attenzione che riserva da anni verso i temi del federalismo e dell'unificazione politica europea", questa la motivazione del premio. "Anche il mondo del giornalismo italiano vanta professionisti di spicco. Eppure poca è l'attenzione che viene dedicata all'Europa e alle politiche europee. Mi auguro che ci sia un'inversione di questa tendenza, tanto più in considerazione dell'importanza e dei riflessi che oggi assumono le scelte politiche dell'Europa su tutti i territori, fino al più piccolo ente locale. Chissà che il prossimo anno possa essere premiato con questo prestigioso riconoscimento un giornalista italiano. E' ciò che mi auguro" - ha commentato a margine della premiazione il presidente Abbruzzese.

 

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