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Presentato il libro "Cara Italia- epistolario alla nazione"


08/11/11 - Roma


 

E' una ragazza romena residente a Padova la vincitrice del concorso "Cara Italia - epistolario alla nazione" patrocinato dal Consiglio Regionale del Lazio. La presentazione del libro che raccoglie settantasette lettere scritte all'Italia è avvenuta oggi nella sala Mechelli del Consiglio regionale alla presenza del presidente Mario Abbruzzese. Il libro raccoglie i contribuiti di quanti hanno partecipato al concorso organizzato dalla associazione culturale Pragmata: lettere inviate alla nazione in occasione dei 150 anni di Unità sui temi più disparati.
''E' un concorso molto interessante -ha sottolineato Mario Abbruzzese - per ricordare attraverso il contributo di tanti autori i 150 anni della nostra Nazione. Scritti che parlano di economia, di cultura, di arte e di guerra. Attraverso questi scritti possiamo riscontrare l'attaccamento dei nostri concittadini all'Italia''.
''In questo anno come Consiglio regionale abbiamo portato avanti -ha proseguito il Presidente- un'azione molto importante per sensibilizzare i giovani, avviando una serie di incontri con gli studenti per affermare il grande valore che l'Italia e' una e indivisibile. Per tutti questi motivi saluto con soddisfazione questa iniziativa che chiaramente dobbiamo portare avanti con forza, soprattutto in questo momento di difficoltà, rafforzando la coesione nazionale''.
La curatrice del volume, Monica Palozzi, ha sottolineato il valore dell'iniziativa soprattutto per quanto riguarda l'importanza, nella vita di una nazione, del ricordo e della celebrazione come memoria condivisa attraverso lo scorrere delle generazioni. In questo senso il contributo di un'antologia di riflessioni sul ruolo e sulla storia di un popolo come "Cara Italia" assume un grande rilievo.
Marina Cepeda Fuentes, scrittrice e autrice Rai si è invece soffermata sul ruolo della donna nella storia italiana, dal Risorgimento fino ad oggi. Piccole grandi vicende di donne che pur essendo rimaste nell'ombra hanno contribuito in maniera decisiva, spesso in ruoli chiave e a fianco dei grandi della storia, alla nascita dell'Italia unita.
All'iniziativa di oggi, che era coordinata da Marco Gisotti, direttore del settimanale Modus, è intervenuto anche il senatore Maurizio Pieroni che ha letto alcune frasi delle missive presenti nel volume. Pieroni ha posto l'accento sulla coesione nazionale intesa come umanità e rispetto dei propri concittadini. "Dalle lettere - ha detto - emerge una grande aspettativa di comprensione e soprattutto un'esigenza di riflessione sui tanti valori custoditi nel Dna della nostra nazione che nell'ultimo ventennio abbiamo dimenticato".
Infine Irina Serban la vincitrice del premio , un gioiello tricolore realizzato dall'orafo Salvatore Gillini, ha spiegato che nella sua lettera all'Italia ha parlato dell'immigrazione, cercando di esprimere un punto di vista esterno immaginando di analizzare le vicende degli ultimi decenni attraverso l'occhio di uno spettatore "neutrale", un immaginario Destino.
Alla cerimonia sono infine intervenuti tanti altri autori di lettere, provenienti da ogni parte d'Italia, che hanno ricevuto attestati di partecipazione all'iniziativa.

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