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I bambini del Saharawi in Consiglio regionale


03/07/12 - Roma



Il Consiglio regionale ha ospitato il 3 luglio in sala Mechelli una delegazione di bambini del popolo Saharawi, la "gente del deserto" del Sahara occidentale, stretta da molti anni tra le aspirazioni indipendentistiche e la politica ostile a tali aspirazioni del governo del Marocco. In Consiglio, data l'attenzione da molti anni rivolta alla situazione di questo popolo, è attivo al momento un apposito Intergruppo, costituito il 31 ottobre del 2008 e composto da consiglieri di maggioranza e di opposizione. Proprio uno dei membri dell'Intergruppo, Chiara Colosimo (PdL), presidente della Commissione Mobilità, ha presenziato all'iniziativa odierna, introducendo gli interventi e portando ai partecipanti il saluto del presidente Mario Abbruzzese. Colosimo ha ricordato brevemente i termini della questione, soffermandosi in particolare sull'aspirazione alla libertà del popolo Saharawi, che il Consiglio regionale intende sostenere; quindi, ha passato la parola a Marcello Lucciola, dell'Associazione Formia Saharawi, costituita, allo scopo di sostenere questa causa, nella cittadina laziale: costui ha detto che è stato creato un legame forte con la rappresentanza del popolo Saharawi a Roma e ha chiesto aiuto di qualsivoglia genere al Consiglio regionale per tale causa.

L'assessore alle politiche sociali del Comune di Formia, Giuseppe Treglia, è poi intervenuto dicendo che "se noi occidentali vogliamo sicurezza, dobbiamo rispettare e aiutare i popoli come quello dei Saharawi, che da anni ha deposto le armi chiedendo solo un territorio e la libertà di poterlo amministrare". E' seguita la proiezione di un documentario che illustra alcuni momenti della vita del popolo Saharawi, introdotto dal regista Daniele Di Biasio, presente in sala Mechelli. Poi la parola è passata al rappresentante in Italia del Fronte Polisario, Omar Mih, che ha ringraziato il Consiglio regionale per l'attenzione dimostrata per la causa del suo popolo, ricordando come quest'ultimo abbia deposto le armi da più di venti anni e chieda solo un referendum per l'autodeterminazione. Le conclusioni, riservate ancora a Chiara Colosimo, sono state incentrate sui ricordi della consigliera del suo viaggio di qualche anno fa in Saharawi, che le ha consentito di conoscere da vicino le difficili condizioni di vita di questo popolo nella sua terra, condizioni nelle quali, come sempre accade in questi casi, sono i bambini come quelli ricevuti oggi in Consiglio regionale a pagare il prezzo più alto, in termini di malnutrizione a mancanza di idonee cure sanitarie.

A margine dell'incontro, il presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese ha dichiarato: "Ho accolto con favore l'iniziativa proposta dal consigliere regionale Chiara Colosimo che ha voluto organizzare oggi alla Pisana un incontro con la delegazione di bambini del Saharawi. Questo territorio al confine tra Marocco, Algeria e Mauritania, chiede di essere libero e sono convinto che l'Istituzione che rappresentiamo debba avere a cuore anche la salvaguardia dei diritti umani di questi bambini, una situazione che non può lasciarci indifferenti. Come non può lasciarci indifferenti la battaglia che il popolo Saharawi sta conducendo per rivendicare il diritto di scegliere democraticamente se essere uno stato indipendente o rimanere sotto il controllo del Marocco". "Il Consiglio Regionale vuole ribadire con convinzione - ha aggiunto Abbruzzese - la sua vicinanza a questo popolo. Una solidarietà che si fonda sui valori della pace, della difesa dei diritti umani, del rispetto e del diritto all'autodeterminazione dei popoli. Tutti insieme, Istituzioni e società civile, possiamo e dobbiamo far sentire a questi bambini e a tutto il popolo Saharawi che non sono soli nella lotta per la tutela dei diritti fondamentali degli uomini. Un impegno - ha concluso Abbruzzese - che questo Consiglio ha voluto concretizzare già dall'ottobre del 2008 con la costituzione di un intergruppo dove consiglieri regionali di maggioranza e opposizione promuovono con coraggio e passione azioni di solidarietà e di diplomazia politica diffusa, anche grazie al contributo di associazioni come quella 'Formia Saharawi Onlus' che dal 2004, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale di Formia, mira a fronteggiare la situazione di grave emergenza umanitaria, favorendo soggiorni estivi e scambi culturali".

 


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