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Definizione per: Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea



  • Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea
  • Firmata e proclamata in forma ufficiale nell’ambito del Consiglio europeo di Nizza del 7 dicembre 2000 dai Presidenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione, la Carta trova origine nei lavori del Consiglio europeo di Colonia del 3-4 giugno 1999 che decise di affidare ad una speciale assemblea, “Convenzione”, costituita da rappresentanti delle istituzioni europee e dei governi degli Stati membri, la redazione di un progetto di Carta che raccogliesse in un unico atto i diritti fondamentali previsti a livello comunitario, per sancirne “l’importanza capitale e la portata” ed anche per conferire agli stessi maggiore visibilità; tale progetto venne approvato dal Consiglio europeo di Biarritz del 13-14 ottobre 2000.

    Attualmente la Carta è priva di valore normativo e non è giuridicamente vincolante, ma per la solennità del processo di elaborazione e per l’ampiezza dei consensi, oltre ad avere un rilevante valore politico, rappresenta un valido ed importante riferimento.

    La Carta riprende i trattati comunitari, le convenzioni internazionali, tra cui la Convenzione europea dei diritti dell’uomo del 1950 e la Carta sociale europea del Consiglio d’Europa del 1989, le tradizioni costituzionali comuni degli stati membri dell’Unione europea, nonché le dichiarazioni assunte al riguardo dal Parlamento europeo.

    Si compone di 54 articoli e sancisce i diritti fondamentali in materia di dignità della persona, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza e giustizia.

    La Carta è stata inserita nell’articolato del Trattato per la Costituzione europea; tale inserimento rappresenta un passaggio importante, in quanto, qualora dovesse entrare in vigore il detto Trattato, la Carta acquisirebbe un valore giuridicamente vincolante.
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