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Spending review, regione ed enti locali chiedono modifiche radicali
16/07/12 - Di Stefano: dobbiamo essere protagonisti, indichiamo noi le spese da tagliare
Un coro unanime di critiche, per l'entità dei tagli, i settori nei quali avvengono e le modifiche al sistema istituzionale. La commissione Federalismo fiscale e Roma Capitale del Consiglio regionale del Lazio ha dibattuto oggi del decreto sulla cosiddetta spending review. Un'audizione a cui hanno partecipato l'assessore al Bilancio, Stefano Cetica, parlamentari del Lazio, rappresentanti di Province e associazioni degli enti locali.
Secondo il presidente della commissione, Marco Di Stefano (Pd) "ci sono diversi aspetti critici: dalle norme sulla città metropolitana, all'accorpamento delle Province, ai tagli sulla sanità e sul trasporto pubblico locale, alla chiusura delle società in house, che mettono a rischio migliaia di posti di lavoro. Ma non possiamo girare la faccia dall'altra parte: siamo in una fase difficile, c'è bisogno di tagli, dobbiamo essere protagonisti, indicare noi le spese da ridurre e gli sprechi da eliminare".
L'assessore Cetica ha messo in evidenza 4 punti del decreto su cui la Regione chiede modifiche: l'obbligo di chiudere le società in house non quotate, il taglio delle spese di enti e agenzie del 20 per cento, il taglio delle risorse sul trasporto e l'architettura istituzionale in cui Roma e la città metropolitana "si amalgamano male". Secondo Cetica, infine, nel decreto ci sarebbero "numerosi profili di incostituzionalità".
Unanimi, nei numerosi interventi che si sono susseguiti, le critiche e la volontà di modificare il decreto attraverso un'azione comune che veda nella Regione la "portavoce" delle istanze degli enti locali. Il capogruppo del Pd, Esterino Montino ha annunciato che mercoledì, in occasione del Consiglio straordinario su questi temi, sarà presentata una mozione unitaria per chiedere modifiche "sulle questioni fondamentali indicate da Cetica".
[mi.ca.]
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