Riforma elettorale, seduta interlocutoria in commissione speciale

Stallo sui criteri per garantire rappresentatività a tutte le province.

Sede Regione Lazio di Carlo Dani. 23/02/2017 - Dopo la rapida approvazione delle linee guida, la riforma della legge elettorale regionale ha subito uno stop in commissione speciale Riforme istituzionali. Oggi all’ordine del giorno della commissione presieduta da Mario Abbruzzese era l’esame delle tre osservazioni presentate alla bozza di proposta di legge condivisa nella precedente seduta. Ritirata quella a firma di Mario Ciarla (Pd), la discussione si è incentrata su quella presentata da Daniele Sabatini (Cuoritaliani), che riguarda i criteri per garantire rappresentatività a ciascuna delle cinque province del Lazio (articolo 19 dello Statuto).

In particolare, la proposta di Sabatini stabilisce che sui dieci seggi attribuiti col premio di maggioranza (che nella bozza sostituiscono il cosiddetto listino), “almeno uno spetti a ciascuna provincia, attraverso un meccanismo di sottrazione e riassegnazione all’interno del medesimo gruppo di liste”. Fermo restando il criterio proporzionale con cui vengono assegnati gli altri 40 seggi. Da qui è nato un ampio dibattito che ha toccato anche il tema della consistenza dello stesso premio di maggioranza e la parità di opportunità tra i due sessi nella competizione elettorale.

Sul tema della rappresentatività delle province, Gianluca Quadrana (Lista Zingaretti) si è dichiarato “totalmente contrario” alla proposta di Sabatini, che – a suo avviso – va oltre la disposizione statutaria, aggiungendo un ulteriore seggio a ciascuna provincia a danno di quelli assegnati col sistema proporzionale. L’intervento di Quadrana ha generato un ampio dibattito che ha portato poi il presidente Abbruzzese a proporre una sospensione della seduta per approfondire la questione e trattarla nel prossimo incontro.

Molto dibattuta anche la norma che abolisce il listino. Pur dichiarandosi tutti favorevoli ad essa, i consiglieri regionali hanno mostrato pareri diversi su come sostituire quel meccanismo automatico che da un lato assicura il premio di maggioranza alla coalizione del candidato vincente (essendo i 10 eletti collegati esclusivamente a lui), dall’altro garantisce l’elezione quasi certa di almeno cinque candidate donne. “Io non sono contrario all’abolizione del listino – ha spiegato Francesco Storace (Movimento nazionale per la sovranità) – ma vorrei garanzie affinché con la sua eliminazione non si cancelli anche la certezza che venga eletto un certo numero di donne”. Sulle pari opportunità, inoltre, lo stesso Storace ha annunciato che presenterà una proposta per rivedere il rapporto percentuale della presenza dei due sessi nelle liste elettorali, per passare dall’attuale 60/40 per cento al 50/50 per cento.

Alla luce di quanto emerso nella seduta odierna, il termine per presentare osservazioni alla bozza è stato riaperto e i lavori riprenderanno venerdì 3 marzo alle ore 10,30.

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio