Vertenza Sky, l'azienda non si presenta. All'audizione solo i sindacati

Il presidente Cangemi: “La Giunta faccia squadra con il Consiglio per riconvocare l’emittente”. I consiglieri esprimono preoccupazione per le ricadute su Roma.

La sede di Sky a Roma (foto di Smeerch). 26/01/2017 - Approda in commissione Vigilanza sul pluralismo dell’informazione la vertenza Sky. Una audizione ad hoc convocata dal presidente Giuseppe Emanuele Cangemi per ascoltare le motivazioni dell’azienda che ha declinato l’invito con una lettera giudicata “vergognosa e offensiva” dallo stesso presidente.

Negli interventi dei vari rappresentanti sindacali è unanime il giudizio per un comportamento ritenuto scorretto da parte di Sky.  Riccardo Saccone Cgil: “Intanto non è vero che esiste un tavolo di trattativa, non c'è un piano industriale, si tratta di licenziamenti mascherati” Alessandro Faraoni Fistel Cisl: “Dalle scelte di Sky arriva il segnale che arriva è che Roma perde appeal. Il 70 per cento della forza lavorativa di Sky a Roma, secondo l’azienda, non serve. La nota è un'offesa a tutti noi. Mai come oggi abbiamo bisogno del coinvolgimento delle istituzioni”. Stefano Ricci Uilcom Roma e Lazio: “abbiamo stimato un migliaio di posti di lavori che si perderanno tra diretti e indotto. Sono aziende che non possono sottrarsi al confronto con le istituzioni”.

Antonio Moscatello di Stampa Romana: “Ci troviamo di fronte ad un’azienda sana che scrive molte lettere. Oggi ha scritto dei suoi brillanti risultati industriali è stato un anno entusiasmante, ma poi scrive di 120 esuberi e più di 300 trasferimenti. Esprimiamo la nostra preoccupazione per due ordini di motivi: la nota parla di tavoli di trattative che non esiste. La seconda preoccupazione è di natura editoriale, come si può spostare il cuore di Sky al nord che messaggio darà alla copertura di tutto quello che accade da Roma in giù?”.

Dante Iannuzzi Ugl: “Profonda preoccupazione per la grande perdita che subirebbe il territorio di Roma e di tutto il Lazio, siamo preoccupati per l’effetto a catena per altre aziende che hanno già prospettato trasferimenti a Milano”. 

Marta Bonafoni (Si-Sel) nel suo intervento ha proposto “di mantenere la commissione aperta, per dare il nostro contributo. Nella legge recentemente licenziata pluralismo dell’informazione qui in Consiglio, all’art. 30 ci siamo occupati proprio di questo: La salvaguardia dei livelli occupazionali e con la convocazione di un tavolo di consultazione ad hoc. Sono mesi che Sky parla dei suoi successi, ma oggi stiamo parlando dei tagli di posto di lavori. Ci preoccupa l'impoverimento del nostro tessuto sociale e economico, così come ci preoccupa l'effetto domino. Questa non può diventare una battaglia Sala – Zingaretti. Confindustria lo ha già detto in un recente incontro: spostiamo tutto su a Milano”.

Molti gli interventi dello stesso tenore da Daniele Sabatini (Cuoritaliani) che tra le altre cose sottolinea inopportuna e inappropriata l’assenza della Giunta con i suoi assessori di riferimento. Riccardo Agostini (Pd) ricorda le crisi aziendali che scoppiano all’ordine del giorno, da Alitalia a Almaviva e poi parla di “un disegno chiaro e politico di delegittimare il ruolo di Roma. Si accredita Milano come capitale morale e finanziaria, ma questo non lo fanno le aziende”. Luca Malcotti (Cuoritaliani) esprime sconcerto per il contenuto della nota e sollecita la Regione ha un suo ruolo istituzionale nel tavolo della trattativa. Devid Porrello (M5s) nel suo intervento ha preso l’impegno di coinvolgere il sindaco di Roma Virginia Raggi e l’assessore capitolino Adriano Meloni.

Nel corso della seduta sono intervenuti anche Rodolfo Lena (Pd) e il presidente del Corecom Michele Petrucci che ha ricordato il coinvolgimento del Corecom come previsto dalla già citata legge sul pluralismo dell’informazione che “prevede una serie di competenze proprio del Corecom”.

Cangemi ha concluso che si metterà subito al lavoro per la stesura di una mozione o un ordine del giorno da presentare al consiglio che si terrà mercoledì prossimo per impegnare la Giunta affinché si faccia squadra con il Consiglio e riconvocare Sky.

In chiusura Cangemi ha dichiarato: “Oggi simbolicamente chiederò l’annullamento del mio abbonamento Sky”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio