I sindaci di Cassino e Fabrica di Roma in audizione alla Pisana su sicurezza territorio

Proseguono nella commissione speciale sulle mafie le audizioni dedicate alle possibili infiltrazioni di organizzazioni criminali nei comuni del Lazio.

05/05/2017 - La commissione consiliare speciale sulle infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata nel territorio regionale ha effettuato altre due audizioni dedicate alla sicurezza nei comuni del Lazio, con particolare riferimento alle eventuali infiltrazioni delle organizzazioni criminali. Oggi sono stati sentiti Carlo Maria D’Alessandro, sindaco di Cassino (Fr) e Mario Scarnati, sindaco di Fabrica di Roma (Vt), entrambi eletti nel 2016.

Dalle audizioni sono emerse due situazioni molto differenti tra loro, dovute soprattutto alle diverse caratteristiche dei due comuni: Cassino ha oltre 36mila abitanti contro i circa 8.400 di Fabrica, ha un territorio di circa 83 km quadrati contro i 34 del secondo e, in più, è stato detto, la vicinanza territoriale del comune frusinate con la provincia casertana potrebbe essere causa di possibili tentativi di infiltrazioni da parte delle organizzazioni criminali della Campania.

Partendo da questa ultima considerazione, il sindaco di Cassino ha centrato il suo intervento sull’importanza della presenza delle forze dell’ordine sul territorio da lui amministrato. D’Alessandro, infatti, dopo averne pubblicamente elogiato l’operato per quanto riguarda il successo dell’operazione denominata “la storia infinita” – che ha consentito di smantellare una banda di spacciatori che operava nella piazza centrale della città – ha chiesto alla commissione di farsi portavoce presso tutte le istituzioni affinché possa essere aumentato la dotazione di uomini e mezzi delle forze di polizia operanti nel vasto territorio del Cassinate e nei comuni limitrofi. In tal senso, il sindaco ha lamentato la recente chiusura del distaccamento di polizia stradale di Cassino. In conclusione di audizione, D’Alessandro ha rivendicato il ruolo importante che svolge la cosiddetta società civile nel suo territorio, determinata a fare di Cassino un “presidio, un vero e proprio baluardo di legalità” in un contesto comunque difficile.

Nulla da segnalare, invece, da parte del sindaco di Fabrica di Roma, Mario Scarnati, fatta eccezione per alcuni beni immobili confiscati dalle autorità a personaggi che sembrerebbero legati ad organizzazioni criminali. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio