Diritto allo studio, commissione conclude esame articolato e invia testo in Bilancio

Ok, tra le altre modifiche introdotte, all'inserimento della clausola valutativa nella legge.

Studio 13/11/2017 - In commissione Cultura del Consiglio regionale, presieduta da Cristian Carrara, praticamente concluso oggi l’iter della proposta di riforma dell’ente regionale per il diritto allo studio: è stato esaurito infatti l’esame dell’articolato, fatta eccezione per i soli articoli 24 e 26, di competenza della commissione Bilancio in quanto riguardanti l’aspetto finanziario, e per quelli sul titolo e l’entrata in vigore. Al ritorno dalla commissione Bilancio, la quinta sarà chiamata a votare definitivamente per l’Aula il testo. Nella seduta odierna, approvati quindi dieci articoli e soppresso uno, su emendamento della maggioranza. Sempre della maggioranza, nonché dell’assessore Massimiliano Smeriglio e in due casi del Movimento 5 stelle, gli emendamenti modificativi approvati.

In particolare, è stata introdotta la clausola valutativa della futura legge, su proposta del Comitato per il monitoraggio delle leggi, che si era riunito appositamente la scorsa settimana, presieduto da Pietro Sbardella. Lo stesso Sbardella (Misto), presente alla seduta, ha ribadito la sua convinzione, già espressa in quella sede, che la normativa in esame vada sottoposta a un check-up annuale, in sede di prima applicazione, sebbene la formulazione presentata in commissione non lo avesse previsto, per andare incontro al consenso del Comitato. Termine, quello di un anno, che secondo Marta Bonafoni (Insieme per il Lazio) potrebbe tuttavia non essere sufficiente, date le numerose modifiche introdotte al funzionamento dell’ente per il diritto allo studio e alla conoscenza, come dovrebbe chiamarsi a legge approvata.

Tra gli altri articoli, l’11, accantonato nella scorsa seduta, dà al Consiglio di amministrazione del nuovo ente, dopo apposita modifica, la competenza ad approvare i regolamenti interni; il 17, sulla vigilanza della giunta, riduce da sei a tre il limite di assenze consecutive concesso ai membri del Cda ai fini di non incorrere nella decadenza e pone in carico alla giunta l’onere di informare la commissione in merito alle sue attività di vigilanza sull’ente. Ok anche agli articoli sul piano di prevenzione della corruzione (18), il responsabile dell’anticorruzione e della trasparenza (20) e le misure di contrasto all’evasione (21); inoltre, agli articoli sulla partecipazione degli studenti alle politiche regionali in materia di diritto allo studio (22) e su eventuali altre forme di loro compartecipazione (23). Varie modifiche introdotte da emendamenti di Smeriglio alla norma sulla prima applicazione della legge (articolo 25).

La commissione si è quindi aggiornata a quando la proposta sarà stata esaminata anche dalla commissione bilancio nei suoi aspetti finanziari, per poter procedere alla definitiva votazione e conseguente invio all’Aula; nel frattempo, il presidente ha espresso parere favorevole alle richieste di riprendere in esame il testo sugli asili nido, formulata da Gaia Pernarella, del Movimento 5 stelle, ma anche di fare il punto della situazione dei lavori, come chiesto da Sbardella. Presenti alla seduta erano anche Cristiana Avenali e Eugenio Patanè (Partito democratico), Michele Baldi (Lista Zingaretti), Rosa Giancola (Insieme per il Lazio), Gianluca Perilli (M5s), Piero Petrassi (Centro democratico) e Olimpia Tarzia (Lista Storace).

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio