Diritto allo studio, ok a norme su rappresentanza studenti

Via libera anche alle disposizioni su Cda. Dal Comitato monitoraggio leggi la proposta di inserire una clausola valutativa sulla futura applicazione della nuova disciplina.

Studentessa2 06/11/2017 - Parere favorevole oggi, in quinta commissione consiliare, presieduta da Cristian Carrara, a ben nove articoli della proposta di legge n. 288 del 18 settembre 2015 che detta le nuove norme per il riconoscimento, la promozione e il sostegno dei diritti allo studio e alla conoscenza nella Regione Lazio. Oltre all’articolo 7, sul Consiglio di amministrazione, su cui si era interrotto il lavoro della precedente seduta del 19 ottobre, si è arrivati a formulare il parere anche sui successivi articoli fino al 16, compreso l’altro importante articolo sulla Consulta di rappresentanza degli studenti, il 9.

E’ stato superato in particolare lo scoglio dell’articolo 7, che disciplina le caratteristiche e le funzioni del Consiglio di amministrazione (Cda) del nuovo ente per il diritto allo studio e alla conoscenza: un emendamento di Giunta ha fissato che esso sarà composto dal presidente dell'ente e da quattro consiglieri, uno designato a maggioranza dai rappresentanti degli studenti membri della Consulta per i diritti allo studio e alla conoscenza; tre designati dal Consiglio regionale, con un meccanismo idoneo a garantire le opposizioni, così come la parità di genere. Superate sull’articolo 7 le obiezioni di Pietro Sbardella (Misto), secondo cui un solo rappresentante degli studenti è troppo poco, e di Gaia Pernarella del Movimento cinque stelle, che tuttavia ha ammesso che “uno è meglio di niente”. Sullo stesso articolo parere favorevole anche ad altri due emendamenti dell’assessore Massimiliano Smeriglio, presente ai lavori, uno dei quali volto a stabilire in tre anni la durata del CdA, e uno di Marta Bonafoni (Insieme per il Lazio).

Rilevante, tra quelli approvati oggi, anche l’articolo 9, che disciplina struttura e funzionamento della Consulta degli studenti. Emendato in molti punti dalla Giunta ma anche da Bonafoni e dai consiglieri del Movimento cinque stelle, prima del parere favorevole, questo articolo definisce la Consulta regionale per il diritto allo studio e alla conoscenza come istituita per “garantire il coinvolgimento e l’effettiva partecipazione degli studenti alla realizzazione del sistema integrato degli interventi e dei servizi di cui alla presente legge”, come recita il nuovo comma 1 dell’articolo. La composizione prevede ora 14 studenti eletti da tutti gli atenei laziali statali, due rappresentanti degli atenei non statali, uno degli istituti di alta formazione artistica e musicale, due vincitori di posto alloggio nel Lazio e uno in rappresentanza dei dottorandi. I componenti durano in carica tre anni e non possono fare più di due mandati, l’organo si autodisciplina mediante regolamento interno e soprattutto, tra le funzioni, ha quella di eleggere un rappresentante degli studenti in seno al Consiglio di amministrazione.

Tra gli altri articoli approvati, le norme sul collegio dei revisori dei conti (art. 8), sul direttore generale (10), sull’articolazione dell’ente(12), sul bilancio di previsione e il rendiconto generale (13), sul personale (14), sulla programmazione regionale (15) e sul programma annuale di attività e la relazione su attività svolta e risultati conseguiti (16). Accantonato invece l’articolo 11 su “Statuto e regolamenti” che è stato giudicato necessitare di approfondimenti da parte della Giunta.

In una precedente seduta ad hoc, tenutasi oggi stesso, del Comitato per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi e la valutazione degli effetti delle politiche regionali, presieduto da Pietro Sbardella (Misto), era stata approvata la proposta alla commissione quinta di inserire una clausola valutativa dell’attuazione della futura legge sul diritto allo studio, ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera a) della legge regionale 8 giugno 2016, n. 7, che dà appunto tale facoltà al comitato.

Alla seduta erano presenti anche i consiglieri Daniela Bianchi e Rosa Giancola (Insieme per il Lazio), Michele Baldi (Lista Zingaretti), Eugenio Patanè (Pd), Gianluca Perilli (M5s) e Piero Petrassi (Centro democratico). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio