Biodistretti, ok al primo articolo della proposta di legge in commissione

Cinque gli emendamenti all’articolo approvati oggi nella seduta dell'Ottava, presieduta da Daniele Fichera.

30/11/2017 - Via libera oggi, in commissione Agricoltura, artigianato, commercio, formazione professionale, innovazione, lavoro, piccola e media impresa, ricerca e sviluppo economico del Consiglio regionale, presieduta da Daniele Fichera, all’articolo 1 della proposta di legge n. 388 del 2017, concernente "Disposizioni per la disciplina e la promozione dei biodistretti". L’articolo, riguardante “Finalità e obiettivi” della legge, è passato all’unanimità con cinque modifiche rispetto al testo originario, quattro delle quali proposte dai consiglieri del Movimento cinque stelle, per il quale era presente alla seduta Silvana Denicolò,  e una avente come primo firmatario lo stesso presidente Fichera. Per biodistretto si intende un’area geografica omogenea naturalmente vocata all’agricoltura biologica, in cui le componenti del sistema agricoltura stringono un patto di solidarietà per la gestione sostenibile del territorio locale e mettono in rete le risorse naturali, culturali e produttive.

“Mettere in rete in un territorio le sue eccellenze” è l’obiettivo di questa proposta, come spiegato da Enrico Panunzi (Pd) in apertura di lavori. Tra le finalità figurano infatti la promozione dell’agricoltura biologica e dell’agroecologia, la diffusione di buone pratiche ambientali, rurali e sociali, la tutela  e valorizzazione della biodiversità, dei saperi locali, dei beni ambientali e culturali, del territorio e dei beni comuni, materiali e immateriali. E ancora: lo sviluppo dell’ecoturismo e del turismo culturale e gastronomico, la diffusione di un modello partecipativo dal basso di uno sviluppo sostenibile e attento alle vocazioni territoriali, la promozione della sostenibilità ambientale ed energetica nella filiera agricola biologica e l’osservanza dei principi dell’agricoltura biologica formulati nel 2005 da Ifoam (Federazione internazionale dei movimenti dell’agricoltura biologica).

Due degli emendamenti del Movimento cinque stelle sono stati modificati su suggerimento dell’assessore all’agricoltura Carlo Hausmann, presente alla seduta. In uno di questi, in particolare, è contenuto un riferimento all’apicoltura come “attività rilevante per il mantenimento della biodiversità”. L’emendamento a firma Fichera, invece, consiste in una aggiunta del comma alla fine dell’articolo, in cui si afferma che la regione promuove iniziative volte a incentivare la produzione artigianale di alimenti ottenuti esclusivamente da attività agricole, senza uso di additivi e sostanze non naturali. Dopo il parere favorevole all’articolo 1, il presidente ha aggiornato i lavori, anche per chiarire il punto, portato all’attenzione dai consiglieri di Insieme per il Lazio Daniela Bianchi e Rosa Giancola, delle possibili sovrapposizioni tra questa proposta di legge e l’articolo sui biodistretti inserito nell’agosto scorso dalla legge regionale n. 9 all’interno della legge 21 del 1998 con cui la Regione aveva disciplinato l’agricoltura biologica.

Presenti alla seduta anche i consiglieri Cristiana Avenali, Baldassare Favara, Rodolfo Lena, Riccardo Valentini (tutti del Pd) e Giancarlo Righini (Fratelli d’Italia).

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio