Agriturismi, la commissione dà via libera al nuovo regolamento

La normativa punta a fare più chiarezza e a semplificare la materia. Approvate due proposte di modifica. La delibera torna in Giunta per l’approvazione definitiva.

19/10/2017 - Ok a maggioranza in ottava commissione del Consiglio regionale, presieduta da Daniele Fichera, al nuovo regolamento regionale delle attività agrituristiche, che torna ora in Giunta regionale per l’approvazione definitiva. Il regolamento sostituirà integralmente quello finora vigente, che era stato emanato nel 2007, poiché la legge regionale che regola la materia dell’agriturismo, la n. 14 del 2006, è stata nel frattempo modificata in più punti dalle leggi regionali nn. 12 e 17 del 2016 e dalla legge regionale n. 9 del 2017.

Il testo ha ricevuto l’approvazione della commissione con due proposte di modifica, approvate all’unanimità, entrambe su proposta di Silvana Denicolò (M5s): la prima chiede ”maggiore elasticità” sulla percentuale fissata dall’art. 5 comma 6 - che disciplina la somministrazione di alimenti e bevande - per l’utilizzo di cibi non di provenienza propria o certificata in caso di preparazione di diete speciali, l'altra è volta a correggere un semplice refuso contenuto nell’ art. 6 del testo (Servizi integrati e accessori). Tra le osservazioni non approvate, due sono state trasformate in raccomandazioni alla Giunta: con la prima, Fichera chiede di lasciare aperta la possibilità di emanare disposizioni di dettaglio con semplici atti dirigenziali, con l'altra, di Mario Abruzzese (Forza Italia) ma fatta propria da Giancarlo Righini (FdI), chiede di  valorizzare gli agriturismi di qualità.

Il nuovo regolamento si adegua alle modifiche normative in materia di agriturismo e all’evoluzione normativa in tema di semplificazione amministrativa, facendo al contempo chiarezza su alcuni punti, ad esempio (capo I) sul concetto di connessione tra attività agricola e attività agrituristica e sui servizi integrati ed accessori all’attività agrituristica, nonché sulla disciplina delle trasformazioni degli immobili destinati ad agriturismo. Nel capo II, invece, si specificano meglio i requisiti tecnici, così come le disposizioni igienico sanitarie per la preparazione e la somministrazione di alimenti, che sono stati inseriti negli allegati al regolamento.

Il capo IV precisa le procedure dell’iter amministrativo ai fini dell’inizio attività e dell’iscrizione all’elenco regionale dei soggetti abilitati. Inoltre specifica la documentazione necessaria per la segnalazione certificata di inizio attività e per l’iscrizione all’elenco, allegando una modulistica utilizzata dai comuni per trasmettere alla regione i dati delle aziende. Definito anche il regime dei controlli, demandando alla direzione regionale competente la predisposizione di check list dei controlli stessi. Definita anche la procedura on line per l’attribuzione della classificazione e della concessione in uso del marchio nazionale “Agriturismo Italia”.

Si propone infine, considerata la nuova denominazione della legge, di modificare il titolo del regolamento in “Regolamento regionale delle attività agrituristiche ai sensi dell’art. 9 della legge regionale 2 novembre 2006, n. 14 (Norme in materia di multifunzionalità, agriturismo e turismo rurale) e successive modificazioni”.

Presenti alla seduta anche i consiglieri Cristiana Avenali Rodolfo Lena e Massimiliano Valeriani (Pd), Silvia Blasi e Gaia Pernarella (M5s), Daniela Bianchi, Marta Bonafoni e Rosa Giancola (Insieme per il Lazio), Daniele Sabatini e Luca Malcotti (Cuori italiani). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio