Turismo, seconda audizione con le Dmo del Lazio

I dirigenti delle strutture di promozione ascoltati in commissione.
La valle del Tevere. Foto di Aurelio Candido 18/03/2024 - Secondo appuntamento con i dirigenti delle Dmo (Destination management organization) nella commissione Turismo del Consiglio regionale, presieduta da Luciano Crea, per fare il punto sui progetti finanziati dalla Regione a queste strutture di promozione.

L’audizione è stata aperta da Famiano Crucianelli e Alberto Lenzi (Biodistretto della via Amerina e delle Forre): “Il nostro – hanno spiegato è il primo biodistretto nato nel Lazio, abbiamo dieci anni di attività, il progetto ci ha aiutato a completare il ragionamento sulla sostenibilità, creando una rete molto forte, sarà completato entro maggio, assi portanti sono la via Amerina e il Tevere, per promuovere il turismo sostenibile e rurale”.

“Chiuderemo le attività a giorno – ha spiegato Lino Marciano (Stayciociaria) – siamo partiti dalla mappatura dei soggetti che operano nei comuni interessati, abbiamo creato una infrastruttura digitale aperta a tutti gli operatori. Sarà importante riuscire a continuare il percorso insieme”.

E’ toccato poi a Barbara Pancino (Discover Tuscia): “Abbiamo concluso le attività a fine dicembre, sei i Comuni coinvolti, insieme a 11 soggetti privati, oltre metà del budget è stato destinato alla comunicazione. Abbiamo elaborato, 4 itinerari: ultimo atto è stata la presentazione del catalogo alla Fiera di Rimini”.

Enrico Massimo Gestini (Around Rome) ha spiegato lo scopo della Dmo è la promozione del turismo attorno a Roma, capofila è il parco dei Castelli, lo strumento scelto è costruire insieme nuovi prodotti per rispondere alla domanda dei mercati. Contiamo di chiudere le azioni approvate dalla Regione entro luglio”.

Sostenibilità ambientale, ma anche economica, sono i fatti essenziali nella visione esposta da Vincenzo Peparello (Expo Tuscia): “Siamo partiti a novembre 2022, abbiamo coinvolto 31 soggetti fra pubblici e privati, secondo obiettivo la destagionalizzazione del turismo. E’ essenziale per proseguire la programmazione turistica da parte della Regione. Per quanto riguarda l’attuazione del progetto, siamo in linea con i tempi previsti”.

Centrato sulla provincia di Latina il progetto illustrato da Paola Cosimi (Latium experience): “Abbiamo 50 soci fra pubblici e privati, capofila è il comune di Latina, ne fanno parte altri 11 Comuni (9 in provincia di Latina e 3 nell’area metropolitana di Roma). Abbiamo lavorato su 3 macroambiti: comunicazione, progettazione e canali digitali”.

Unire turismo e cultura a partire dal Tevere e dal mare è l’obiettivo di Piero Orlando e Flavia Coccia (H2O Tevere mare): “La nostra proposta incentrata su tema culturale e sul cibo. Abbiamo anche creato un prodotto mirato per bambini, una app sul parco archeologico di Ostia. Il progetto ultimato, mancano soltanto16mila euro da impegnare”.

Armando Soldaini (Green weekend) ha centrato la sua illustrazione sul tema del wedding: “Siamo estremamente attrattivi per nord Europa, Usa e Giappone. Da notare che, secondo la nostra esperienza, ogni matrimonio comporta un ritorno economico pari a 3, 4 volte il costo del matrimonio stesso. Il progetto è concluso e rendicontato”

Ancora a metà progetto Francesca Toto (Borghi etruschi): “Siamo partiti con la seconda graduatoria, vogliamo coinvolgere il litorale laziale, la Tuscia e la Maremma, previsti interventi su 44 comuni. Abbiamo costruito una rete con oltre 190 soggetti privati e partner pubblici, partiamo dalla creazione di eventi mirati che poi diventeranno offerte turistiche”.

La ricchezza culturale del territorio torna nell’esposizione di Massimo Di Santo (Ville tuscolane): “Siamo nati nell’ultimo quadrimestre 2023. Abbiamo cominciato dalla mappatura del territorio e dall’orgnizzazione di seminari. A giugno avremo piattaforma digitale e offerta turistica. A ottobre organizzeremo il “Festival del tempo perduto” a Villa Mondragone, dove venne firmata bolla papale che istituì attuale calendario.

Archeologia e cammini al centro dell’azione illustrata da Nadia Cucci e Renato Di Gregorio (Terra dei cammini): “Abbiamo iniziato ad aprile 2023, nostri obiettivi fondamentali è valorizzare i territori puntando su memoria, archeologia e cammini, mettendo in comunicazione comuni con forte identità storica. Organizzeremo come evento di chiusura la Fiera sull’economia dei cammini”. ulturale.

Utilizzare una web radio per raccontare il lago di Bracciano è il progetto illustrato da Luca Ferrari e Michela Calabresi (Fondazione Sabatinus): “Il nostro obiettivo è promuovere le attività turistiche e culturali attorno al lago di Bracciano attraverso la produzione di contenuti radiofonici, la promozione sui social media”.

Corrado Milito (Beltur) ha spiegato che “siamo partiti a fine agosto, siamo a  un terzo del cammino progettuale che si concluderà nel febbraio 2025 (con una proroga eventuale di 6 mesi). Il progetto riguarda i laghi di Bracciano e Martignano. Siamo partiti dall’analisi dei flussi turistici spontanei, coinvolgendo circa 50 operatori del territorio”.

Hanno preso poi la parola Alessio Vettori e Gabriele Italiano (Extra): “Siamo una Dmo giovane, l’attività iniziata da poco. Sutri è il Comune capofila. Nel 2025 ci saranno 40 milioni di camminatori sulla via Francigena, vogliamo predisporre l’accoglienza nel nostro territorio, dare gli strumenti necessari agli operatori commerciali del territorio”.

Un progetto di largo respiro anche quello illustrato da Lecizio Parlagreco (Dai Monti Lepini al mare): “Arriviamo fino alla pianura pontina, al litorale e alle isole. Il  70 per cento delle risorse è destinato alla creazione di una piattaforma digitale, strategica per raccontare la biodiversità, attualmente è in fase di lavorazione”

Punta sul marchio Tevere Alberto Acciari (Tiberland): “Si tratta  di un marchio molto richiesto dai turisti. L’impostazione è individuare cultura turistica su tutto il territorio, agiamo dal parco di Farfa fino a Ostia, coinvolgendo sette Comuni e tre municipi di Roma. Già svolto tutto il lavoro richiesto dal bando. È stata anche presentata la rendicontazione. Ora vorremmo conoscere la politica regionale per il futuro”.

Rivolta a un solo rione di Roma l’attività illustrata da Paola Centanni (Porta di Roma EsCo): “Siamo partiti da palazzo Merulana, dal 2018 destinato ad attività culturali. Abbiamo già presentato il rendiconto, lo scopo è di raccontare rione Esquilino ai turisti. Siamo all’inizio di questo lavoro c’è bisogno di proseguire, i soci cresciuti del 25 per cento rispetto alla fase iniziale”.

Infine Stefano Landi (Estruskey), anche in questo caso “il progetto è stato completato e rendicontato, stiamo lavorando per creare cammini etruschi, coinvolti 12 Comuni su tutta la costa”.

A chiusura dell’audizione è intervenuta la consigliera Sara Battisti (Pd) che ha definito le audizioni “uno strumento per conoscere il lavoro prezioso delle Dmo” e ha rivolto un invito alla maggiora per ripristinare la legge regionale, abrogata con l’ultima manovra di Bilancio, per non disperdere questo patrimonio”.

“E’ stata eliminata eliminata solo la Dmo regionale”, ha precisato Edy Palazzi (FdI) che ha parlato della necessità di “mettere in rete tutte le esperienze delle diverse Dmo”.  

Per il presidente Crea: “Le audizioni che abbiamo svolto sono state importanti per conoscere le attività svolte prima di prendere delle decisioni, indicare indirizzo. Non creiamo allarmismi, non abbiamo cancellato le Dmo, solo abrogato quella regionale perché non è mai partita, crediamo molto alla valorizzazione del territorio, le Dmo sono uno strumento importante”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio