Birra artigianale, via libera in commissione Sviluppo economico alle "definizioni" della pl 63

Foto di Alex Fotos da Pixabay. 02/07/2020 - L’undicesima commissione consiliare permanente, Sviluppo economico Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione, presieduta da Marietta Tidei (Gruppo Misto), riunitasi oggi in modalità telematica, ha proseguito l’esame  della proposta di legge regionale n. 63 del 17 ottobre 2018. “Misure di valorizzazione e promozione dei prodotti e delle attività dei produttori di birra artigianale, d’iniziativa del consigliere Daniele Giannini (Lega).

Sono stati esaminati alcuni emendamenti accantonati nel corso della scorsa seduta. In particolare, è stato esaminato e approvato l’emendamento sostitutivo dell’articolo 2 relativo alle definizioni, sottoscritto dalla presidente Tidei, e dai consiglieri Marta Leonori (Pd), Enrico Forte (Pd), Michela Califano (Pd), Valerio Novelli (M5s).

Ai fini della legge, per  “birra artigianale” si intende la birra che, ai sensi dell’articolo 2, comma 4 bis della legge 16 agosto 1962, n. 1354 (Disciplina igienica della produzione e del commercio della birra), viene prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione. Il “piccolo birrificio indipendente” è il birrificio che sia legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio e che non operi sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale altrui la cui produzione annua non superi 200 mila ettolitri, includendovi la quantità di birra prodotta per conto terzi anche nell’ambito delle attività multimprenditoriali di cui all’articolo 3 della legge regionale 2 novembre 2006, n. 14 (Norme in materia di diversificazione delle attività agricole).  Invece, per “piccolo birrificio agricolo” s’intende l’impresa agricola che produce birra artigianale nell’ambito di attività connesse con le attività agricole tradizionali denominate multifunzionali e la cui percentuale di materia prima prodotta in proprio comunque non sia inferiore al 51%. Il “micro birrificio” è il piccolo birrificio indipendente o agricolo che produce meno di 10 mila ettolitri l’anno. Sono “titolari dei birrifici” i soggetti produttori di birra artigianale che hanno la facoltà di svolgere anche attività di vendita diretta dei prodotti di propria produzione e per il consumo sul posto, utilizzando locali e arredi dell’azienda e con l’osservanza delle norme igienico – sanitarie.

Nel corso dei lavori ci sono state alcune difficoltà nell’esaminare gli emendamenti, soprattutto in presenza di riformulazioni da parte degli uffici della Giunta. Tale circostanza, unita all’assenza del proponente, ha spinto la presidente Tidei ad aggiornare i lavori a giovedì prossimo, in presenza. Hanno partecipato alla seduta i consiglieri Michela Califano (Pd), Francesca De Vito (M5s), Enrico Forte (Pd), Marta Leonori (Pd),  Massimiliano Maselli (FdI), Enrico Novelli (M5s),  Giancarlo Righini (FdI). In collegamento anche la consigliera Laura Corrotti (Lega). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio