Commissione Bilancio, Onorati, Orneli e Troncarelli in audizione sul Collegato

Ciascun assessore è stato ascoltato sulle norme di propria competenza
L'assessore all'agricoltura Onorati e il presidente della quarta commissione, Fabio Refrigeri, in una immagine di repertorio. 09/01/2020 - L’assessora all’Agricoltura e all’ambiente, Enrica Onorati, è stata ascoltata oggi dalla commissione Bilancio, presieduta da Fabio Refrigeri (Pd), sulle norme del Collegato di sua competenza, vale a dire gli articoli 12 e 13 e l’ultimo comma dell’articolo 30 della proposta di legge regionale n. 196 del 31 ottobre 2019, “Misure per lo sviluppo economico, l’attrattività degli investimenti e la semplificazione”. Inoltre, il comma 3.1 dell’articolo 14 pone limiti al proliferare dei pannelli degli impianti fotovoltaici sui terreni destinati all’agricoltura.

Secondo Onorati, la nuova normativa semplifica e alleggerisce in maniera significativa i procedimenti amministrativi per le attività rurali aziendali, autorizzando le strutture regionali a promuovere azioni di coordinamento e confronto. In particolare, l’articolo 12 prevede l’istituzione di un’apposita banca dati per la gestione dei dati relativi al comparto agricolo, tra cui l’anagrafe unica delle imprese agricole, il registro unico dei controlli, gli elenchi sulle attività di diversificazione delle attività agricole, il registro dei Piani di utilizzazione aziendale (Pua). L’articolo 13 della pl 194 semplifica le modalità per ottenere il tesserino d’autorizzazione alla raccolta dei funghi: sarà sufficiente esibire un documento d’identità, la ricevuta del versamento e la copia dell’attestato di partecipazione a un corso di formazione micologica della durata non inferiore alle 14 ore. Inoltre, s’intende intervenire anche in materia di gestione del patrimonio forestale regionale e di documentazione in materia di prelievo venatorio nelle aree contigue ai parchi nazionali, oltre a consentire ai cacciatori del Lazio l’utilizzo dei derivati domestici del germano reale e del piccione selvatico, in linea con la normativa nazionale in materia. Quest’ultimo punto è stato fermamente contestato dai consiglieri del Movimento 5 stelle.

Il presidente della commissione consiliare Agricoltura e ambiente, Valerio Novelli, che pure ha manifestato apprezzamento per altre norme illustrate da Onorati, ha dichiarato l’assoluta contrarietà del Movimento 5 stelle ai richiami vivi, “una barbarie vera e propria”, e ha annunciato un apposito emendamento abrogativo. Per Silvia Blasi quella dei richiami vivi è “una pratica aberrante e crudele”. La consigliera pentastellata ha comunque esternato il proprio apprezzamento per le limitazioni al proliferare degli impianti fotovoltaici previste dall’articolo 14. Di diverso avviso sono le opposizioni di centrodestra, secondo le quali con numerosi commi si modificano troppe norme di leggi regionali in materia di agricoltura e ambiente, anziché procedere a una riforma ad hoc. Secondo Giancarlo Righini (FdI), “più che di semplificazione parlerei di complicazione”, mentre “la vera rivoluzione l’avremo con il piano agricolo regionale, quando sarà fatto”.

E’ poi stato ascoltato l’assessore alle Attività produttive, Paolo Orneli, il quale ha illustrato l’articolo 3 della pl 194, che rafforza le funzioni del Consorzio industriale unico del Lazio, previsto dalla legge 7/2018, “allo scopo – si legge nella sua relazione inviata alla commissione Bilancio - di promuovere progetti strategici di innovazione, recupero e riqualificazione delle aree industriali dismesse, ricercando investitori nazionali ed esteri, e promuovendo le opportunità d’investimento nell’economia del territorio”. Orneli ha anche ricordato che l’articolo in questione completa il pacchetto di norme stralciate dalla pl 194 e approvate con la legge di Stabilità 2020, relative alle misure per l’attrattività degli investimenti. Il nuovo consorzio unico è visto come “un nuovo assessorato all’industria” da Righini. Secondo Francesca De Vito (M5s), rischia di sfuggire al controllo da parte della politica.

“Inopportuno, devastante, aberrante” è l'articolo 3, per il presidente della commissione Attività produttive, Massimiliano Maselli (FdI), perché alimenterà confusione tra i ruoli di assessorato, consorzio stesso e Lazio Innova, e "complicherà, anziché semplificare", per Giuseppe Simeone (FI), mentre per Stefano Parisi (Lazio 2018) “si rischia di creare un’aspettativa e molte illusioni”. Sulla vocazione industriale del Lazio ha espresso scetticismo Gaia Pernarella (M5s), mentre per Antonello Aurigemma (Gruppo Misto) quella del consorzio unico, con i relativi cadreghini a chi ha sostenuto Zingaretti, è una scelta del tutto politica. Orneli ha invece replicato che il consorzio non sarà un altro assessorato. Al contrario, sarà uno strumento dell’assessorato alle Attività produttive, come lo è Lazio Innova.

Infine, è intervenuta l’assessora alla Politiche sociali, welfare, enti locali, Alessandra Troncarelli, la quale ha illustrato le norme di sua competenza contenute negli articoli 21 e 22 della pl 194. Con il comma 2 dell’articolo 21 s’intende rispondere ad alcune esigenze di accreditamento dei centri per le autonomie, destinati a persone con disabilità gravi e gravissime, mentre il comma 4 si riferisce al servizio permanente inerente alla reintegrazione familiare e sociale dei pazienti post-comatosi. Una norma intende sostenere la didattica inclusiva di disabili visivi, avvalendosi dell’Ipab sant’Alessio- Margherita di Savoia per i ciechi. L’articolo 22 detta modifiche alla legge regionale 5/2013 di contrasto al gioco d’azzardo patologico (Gap), dando la possibilità ai comuni di introdurre ulteriori limitazioni alla distanza delle sale da giuoco dai luoghi sensibili, quali scuole, centri giovanili, centri anziani, strutture residenziali o semiresidenziali in ambito sanitario o socio assistenziale, luoghi di culto. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio