Autodemolitori, audizione in commissione decima sulla situazione del settore

La mancanza di una soluzione al problema negli anni recenti ha spinto le imprese del settore a chiedere un intervento della Regione oggi alla Pisana.
Un'auto da rottamare. 08/10/2019 - Si è svolta oggi, in X Commissione - Urbanistica, politiche abitative, rifiuti, presieduta da Marco Cacciatore, un’audizione sul tema della grave situazione della demolizione dei veicoli nel territorio di Roma Capitale. Intervenute le associazioni del settore, che hanno fatto rilevare l’inerzia di Roma capitale nell’avviare a soluzione il problema, in questi anni, e chiedendo alla Regione di intervenire, anche a salvaguardia dei posti di lavoro e dell’ambiente. E’ emerso anche dall’audizione come si attenda per il prossimo 23 ottobre una sentenza del Tar, in seguito alla quale la situazione di stallo della questione si potrebbe sbloccare.

Dopo una premessa del presidente Cacciatore, secondo il quale la parte riservata al problema nel piano rifiuti attualmente sul tavolo della Giunta non appare sufficiente, la parola è stata data ad Anselmo Calò di FISE, secondo il quale la scelta di Roma capitale di non dotarsi di impianti in misura sufficiente sembra una politica deliberata, che però si ripercuote negativamente sui comuni limitrofi, che non potranno sopportare molto a lungo il carico di lavoro supplementare apportato dalla capitale, dove si è calcolato che il quantitativo di veicoli da smaltire per anno sia di 60 mila.

Concordi sul richiedere un intervento alla Regione si sono mostrati, pur con diversi accenti, Luca Zerella in rappresentanza di AIRMET, secondo il quale spetta ad essa valutare la pubblica utilità di un impianto, Irene Bucci di COARR, secondo la quale la Regione ha tutti i mezzi per intervenire, e Elena Donato di ARDER, per la quale l’incapacità di risolvere il problema dimostrata da Roma capitale lo rende necessario. A questi interventi di tenore abbastanza simile il presidente Cacciatore ha voluto però replicare con una precisazione, dicendo che le varianti urbanistiche che si dovessero rendere necessarie sono comunque di competenza comunale.

A seguire, Alfonso Gifuni di CAR ha aggiunto che la problematica si è avviata a soluzione quasi ovunque sulla base del decreto Ronchi del 1997, con la sola eccezione proprio di Roma. Purtroppo, ha aggiunto, la categoria sconta anche una fama non sempre positiva presso l’opinione pubblica, mentre in realtà l’opera di differenziazione nello smaltimento dei veicoli che essa pone in essere ha anche un importante impatto sull’ambiente.

Tra i consiglieri, Marta Bonafoni della lista Zingaretti si è detta d’accordo sulla constatazione dell’inerzia sul tema di tutte le amministrazioni capitoline succedutesi negli anni e ha lamentato l'assenza del comune anche all’appuntamento odierno, che sarebbe stata una utile occasione per far conoscere il suo punto di vista; a questo punto, a suo avviso, occorre attendere la sentenza del 23 ottobre per sapere se si potranno esercitare poteri sostitutivi nei confronti del Campidoglio. Daniele Giannini della Lega ha ricordato le ricadute occupazionali del tema e ha sostenuto anche che la politica debba avere il coraggio delle sue scelte, su certe questioni, come la presente. Fabrizio Ghera di Fratelli d’Italia, che aveva sostituito Cacciatore prima della fine della seduta nel presiedere la Commissione, ha concluso dicendo che la Commissione farà tesoro dei contributi apportati dalle associazioni, per quanto, anche a suo avviso, la partecipazione di Roma capitale sarebbe stata opportuna, oggi.

Presente all’audizione anche il consigliere Paolo Ciani del Centro solidale. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio