Civitavecchia chiede interventi per la qualità dell'aria

Audizione del sindaco Cozzolino in commissione Sanità e in commissione Ambiente, riunite in seduta congiunta
Il sindaco di Civitavecchia 17/01/2019 -

E’ stata approvata all’unanimità, in commissione congiunta Sanità e Ambiente, la richiesta del consiglio comunale di Civitavecchia di far inserire nel Piano Regionale di risanamento della qualità dell’aria, misure ed interventi atti a prevenire o limitare le emissioni in atmosfera prodotte dalle navi all’ormeggio nel porto di Civitavecchia. Come previsto dall’art.113 del regolamento dei lavori del Consiglio regionale, ora la questione sarà presa in considerazione in una seduta del Consiglio regionale.

Nella relazione del sindaco di Civitavecchia, Antonio Cozzolino, è stata ripercorsa la vicenda che nasce da una delibera del consiglio comunale n.5 del 16 febbraio 2016 in cui il comune chiede alla Regione Lazio specifici interventi nel Piano di risanamento della qualità dell'aria “e che anche a seguito dei recenti studi epidemiologici, svolti del Cnr – ha spiegato il primo cittadino della città portuale – oggi si rendono necessari. Da questo studio – ha proseguito Cozzolino - è emerso che entro i 500 metri dall’area del porto vi è un incremento di tumori delle vie respiratorie pari al 31%. Tra i fattori maggiormente inquinanti oltre alle attività portuali a terra, le emissioni delle navi”. Nello specifico il consiglio comunale chiede la fissazione dei limiti di emissioni al camino delle singole navi e misurazioni dei fumi di scarico, l’utilizzo dei combustibili per uso marino con tenore di zolfo inferiore o pari a 0,10%, ma soprattutto l’istituzione di specifici protocolli di ispezione a bordo, completi di tempistica, volti a verificare il rispetto delle procedure per il contenimento dei fumi di scarico, l’utilizzo di specifiche tecnologie per il contenimento di emissioni polverulente. Nell’istanza dell’amministrazione comunale di Civitavecchia si chiede anche la progressiva sostituzione delle flotte di rimorchiatori con unità navali ibride, elettriche o alimentate a gas naturale liquefatto, e di garantire il collegamento dei porti marittimi direttamente al sistema trasporto merci ferroviario.

Conoscere quali siano gli elementi maggiormente impattanti secondo lo studio del Cnr è stata la richiesta dei consiglieri Eugenio Patanè (Pd) e Giuseppe Simeone (FI). Quest’ultimo ha aggiunto che “è necessario capire a fondo per non demonizzare e intervenire nel modo migliore”.Il consigliere pentastellato Devid Porrello ha commentato: «Finalmente arriverà al voto del consiglio questo atto che ci portiamo dietro dal 2016 – ha detto - Il porto di Civitavecchia in questi anni ha avuto un’impennata di traffico che ha inciso pesantemente sull’inquinamento dell’aria. Il piano deve essere aggiornato al più presto".

Sul corretto funzionamento delle centraline di rilevazione delle polveri e dell’estensione dell’inquinamento della centrale del carbone di Civitavecchia, fino a Tarquinia e Viterbo, è intervenuta Silvia Blasi (M5S). A porre il quesito su chi dovrebbe svolgere i controlli è invece intervenuto il consigliere Gianluca Quadrana (Lista Zingaretti).

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio