Piano sociale, le audizioni in settima commissione

Ascoltati il Garante dell'infanzia e dell'adolescenza, la Consulta regionale per la salute mentale, la Consulta regionale per la disabilità e l'handicap e Anci Lazio.
Da sinistra, i consiglieri regionali Barillari e Marcelli, e il Garante per l'Infanzia e l'adolescenza, Marzetti. 15/10/2018 - La settima commissione consiliare permanente, Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare, presieduta da Giuseppe Simeone (FI), ha svolto oggi una serie di audizioni, sulla proposta di deliberazione consiliare n. 12 del 4 giugno 2018, concernente: "Approvazione del Piano sociale regionale denominato "Prendersi cura, un bene comune". Tale piano è stato adottato dalla Giunta, in base alle disposizioni della legge regionale 11/2016, “Sistema integrato dei beni e dei servizi sociali della Regione Lazio” e dovrà essere approvato con deliberazione del Consiglio regionale, così come previsto dall’articolo 47 della citata legge. Presente l’assessora alle Politiche sociali e welfare, Alessandra Troncarelli, sono stati ascoltati il Garante dell'infanzia e dell'adolescenza, Jacopo Marzetti, la presidente della Consulta regionale per la salute mentale, Daniela Pezzi, i vicepresidenti della Consulta regionale per la disabilità e l'handicap, Guido Trinchieri e Donatella Palumbo, il vicesegretario generale Anci Lazio, Giuseppe De Righi.

“Ben venga il piano sociale - ha dichiarato il Garante dell'infanzia e dell'adolescenza, Marzetti, in apertura dell’audizione – ma poi si dovranno vedere i piani operativi per l’infanzia e l’adolescenza”.

Marzetti ha auspicato l’inserimento nel piano di riferimenti al bullismo e al cyberbullismo, ricordando che c’è una legge regionale ad hoc e la Regione Lazio è stata la prima regione a legiferare in materia. Tra gli altri temi affrontati da Marzetti, in relazione al piano: la responsabilità genitoriale, il tutore volontario per i minori stranieri, i minori nelle carceri. Marzetti ha introdotto anche il tema dell’accoglienza monoculturale, vale a dire l’affido del minore in una famiglia dello stesso ambito culturale.

La presidente della Consulta regionale per la salute mentale, Pezzi, ha chiesto che sia rivista la parte del piano relativa alla residenzialità psichiatrica e che sia cassata l’ultima parte della pagina 25, laddove il piano prevede l’istituzione di un gruppo di lavoro “per la definizione e regolamentazione degli standard per i progetti per l’autonomia degli utenti (sostegno abitativo, gruppi appartamento, progetti di supporto all’abitare, progetti finalizzati all’inclusione e all’inserimento socio-lavorativo)”. Secondo il vicepresidente vicario della Consulta regionale per la disabilità e l'handicap, Trinchieri, “il piano nel suo insieme risponde abbastanza bene ai desiderata della Consulta, ma ci preoccupa la lentezza nell’attuare una legge che si attendava da sedici anni”. Trinchieri ha ricordato inoltre la necessità di arrivare a normare il tema del “dopo di noi”, previsto dalla legge 11.

Il vicesegratario di Anci Lazio, De Righi, ha evidenziato alcuni aspetti critici, nella governance locale del sistema integrato dei servizi sociali: la forma associativa dei consorzi tra comuni; la gestione dei servizi sociali che appare sottesa alla gestione sanitaria; le risorse ai comuni per le residenze socio assistenziali; l’organizzazione dei servizi e il relativo dimensionamento.

Nel corso delle audizioni sono intervenuti i consiglieri Davide Barillari (M5s), Marta Bonafoni (Lista Zingaretti), Chiara Colosimo (FdI). Presenti i consiglieri Antonello Aurigemma (FI), Michela De Biase (Pd), Massimiliano Maselli (NcI), Loreto Marcelli (M5s).

Al termine delle audizioni, il presidente Simeone ha annunciato l’audizione dei rappresentanti di Roma Capitale, per lunedì 22 ottobre alle 14, e la prosecuzione dell’esame del piano sociale regionale, a partire dalle ore 15 dello stesso giorno in seduta ordinaria. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio