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Riapertura scuola: terminata la seduta straordinaria del Consiglio regionale

Con le relazioni degli assessori Di Berardino e Alessandri, gli interventi dei consiglieri e tre ordini del giorno approvati dall'Aula.
Interno di un autobus.06/08/2020
Tre ordini del giorno approvati oggi dall’Aula al termine del prosieguo della seduta straordinaria dedicata alle problematiche delle scuole in vista della riapertura di settembre: gli atti di indirizzo sono stati votati al termine di una seduta in cui gli assessori Di Berardino e Alessandri, per le parti di rispettiva competenza, hanno relazionato sulle misure previste in vista del rientro a scuola del 14 settembre, relazioni alle quali sono poi seguiti gli interventi di alcuni consiglieri.

Il primo ordine del giorno, a firma di Francesca De Vito del Movimento 5 stelle, impegna la giunta regionale ad adottare i provvedimenti necessari anche tramite l’ente Laziodisu, ai fini della concessione di spazi inutilizzati al piano terra della residenza universitaria Falcone e Borsellino in via Angeloni a Roma, come richiesto dal municipio VII di Roma capitale, per accogliere gli studenti dell’istituto Raffaello sito in via Capogrossi fino a fine emergenza sanitaria.

Gli altri due sono stati entrambi presentati da Roberta Lombardi, del Movimento 5 stelle: il primo impegna la giunta a promuovere, attraverso i tavoli regionali, sentiti i sindacati e a seguito degli esiti del monitoraggio presso le scuole della regione, una incentivazione al reclutamento del personale scolastico con nuovi bandi di concorso con immissione in ruolo di docenti, ATA e dirigenti servizi generali e amministrativi; il secondo impegna la giunta ad attivare misure di finanziamento a fondo perduto che consentano a famiglie con Isee inferiore ad euro 30 mila di acquistare bonus mensili per i servizi di pre e dopo scuola, o in alternativa ad erogare contributi agli enti locali ai fini di stipulare convenzioni con le scuole per sostenere i servizi gratuiti del dopo scuola alle famiglie con reddito inferiore al limite sopra detto. Ulteriore impegno previsto da questo secondo odg quello, in caso di ritorno al lockdown, di reperire finanziamenti per la didattica a distanza e incentivi alle famiglie di cui sopra per acquisto di tablet e assunzione di baby sitter.

Respinto invece un ordine del giorno di Davide Barillari che, sulla base della considerazione del fatto che i bambini sono stati una categoria meno impattata dal Covid sul piano sanitario, ma provata sul piano psicologico, tendeva, tra le altre previsioni, a chiedere che a settembre le scuole riprendessero, salvo il caso di un aggravamento delle condizioni sanitarie ad oggi esistenti, prescindendo dall’adozione delle misure di sicurezza attualmente previste (mascherine, distanziamento ecc.).

L’assessore al lavoro e alla scuola Claudio Di Berardino ha tenuto a sottolineare che, pur in assenza di competenze dirette regionali sulla destinazione di fondi alle scuole, ai fini della riapertura delle scuole in sicurezza sono stati svolti e in corso di svolgimento da parte della Regione incontri con enti e organismi interessati; inoltre la Regione ha promosso un avviso per il reperimento di spazi utili a consentire il distanziamento scolastico prescritto dalle norme di sicurezza anticovid. I fondi che sono stati assegnati a livello nazionale sono ricaduti sulle scuole del Lazio per il 10 per cento circa, per varie tipologie di interventi, tra cui il potenziamento della didattica a distanza e l’edilizia scolastica, ha proseguito Di Berardino. Per quel che riguarda invece le competenze dirette della regione, tre bandi sono stati previsti per le scuole, uno sulla comunicazione per i soggetti autistici, un secondo per la disabilità sensoriale e il terzo su assistenza specialistica per allievi delle superiori con disabilità. I primi due valgono 5 milioni cadauno, il terzo 24,5 milioni di euro. Inoltre l’assessore ha ricordato i contributi per il trasporto scolastico ai comuni e una importante iniziativa per quanto riguarda la somministrazione di 120 mila test sierologici.

Per la parte relativa ai trasporti, Mauro Alessandri in qualità di assessore alla mobilità ha detto che la regione ha avviato fin da aprile un lavoro in collaborazione con La Sapienza e sulla base di questo lavoro sono state formulate nuove linee guida per il trasporto. Ci sono azioni rivolte alla domanda e altre rivolte all’offerta; tra le prime, la differenziazione degli orari di ingresso in due fasce orarie. Sul lato offerta, programmata una integrazione chiedendo a Cotral di elaborare un modello di simulazione per individuare il fabbisogno esatto tenendo conto delle necessità di contingentamento. Le azioni sono state studiate sulla base della situazione odierna, ma esiste anche un margine di flessibilità. 10 milioni di euro sono le somme valutate come necessarie a garantire questi servizi aggiuntivi nel 2020-21, con derivazione dall’utile Cotral. La regione ha chiesto anche a Trenitalia di effettuare uno studio per valutare le necessità aggiuntive a settembre, sempre tenendo conto che il margine di flessibilità presentato dal trasporto ferroviario è inferiore a quello del trasporto extraurbano su gomma. Ci si sta muovendo però in un campo che presenta degli elementi di incertezza che potranno essere chiariti solo con un monitoraggio costante della situazione in essere. A questo scopo un questionario è stato elaborato dalla Sapienza e somministrato all’utenza allo scopo di rilevare le caratteristiche degli spostamenti pre lockdown al fine di programmare le esigenze alla ripresa delle attività. Alessandri ha precisato che si è ritenuto di lavorare sullo scenario di misure uguali su tutto il territorio nazionale e conseguenti all’evoluzione della situazione epidemiologica.

Tra i consiglieri, Lombardi ha manifestato soddisfazione per il positivo accoglimento della proposta dell’introduzione di una figura medica all’interno della scuole, meno per il mancato accoglimento della proposta per la misurazione della temperatura nelle scuole. Inoltre si sarebbe aspettata un focus, ha aggiunto, anche sui trasporti non solo extraurbani, che riguardano evidentemente gli studenti più grandi. Il vero mese critico sarà ottobre, secondo la consigliera, poiché a settembre molti istituti andranno ad orario ridotto. Secondo Silvia Blasi del Movimento 5 stelle le criticità da risolvere sono ancora molte, tra cui il principale è quello degli organici, a suo avviso. Assumere nuovi operatori è quindi una priorità, secondo la consigliera del Movimento 5 stelle, che chiede di capire quanti dei fondi annunciati dall’assessore Di Berardino saranno effettivamente destinati a questo scopo. Domanda a cui l’assessore ha risposto in una breve replica fornendo il numero di 4000 docenti e 1000 ATA.

 

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

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