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Consiglio straordinario sull'emergenza da Covid-19. La replica dell'assessore Alessio D'Amato

14/05/2020
"Centosessantamila morti a livello europeo, otto volte quelli dello sbarco in Normandia. Basta questo dato per avere una dimensione dell’emergenza che stiamo affrontando". Ha iniziato così il suo intervento l'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato, nel corso della seduta straordinaria del Consiglio regionale del Lazio dedicata all'emergenza coronavirus.
"E quindi quando parliamo di riaperture - ha proseguito - dobbiamo sempre aggiungere in sicurezza. Solo quando ci sarà il vaccino avremo sconfitto il virus. Quindi non può calare l’attenzione. In una pandemia il termine sorte non esiste, esistono invece l’organizzazione e il lavoro. La nostra Regione ha il più basso tasso di eccesso di mortalità a livello nazionale, rispetto ai dati del 2019. Il tasso di letalità è stato molto basso perché abbiamo avuto la possibilità di ricoverare di più. Perché avevamo posti a disposizione e una classe medica in grado di affrontare la situazione. Il personale contagiato è inferiore all’1 per cento. Questo vuol dire che le azioni messe in campo sono state efficaci e che l’esperienza del nostro personale è stata all’altezza. Mi è dispiaciuto ascoltare parole pesanti nei confronti dei vertici dello Spallanzani, una eccellenza assoluta di livello internazionale. Non abbiamo avuto un solo decesso fra i medici di medicina generale".

"Ora si apre una fase che deve essere caratterizzata dall’integrazione fra i test sierologici e i tamponi - ha proseguito l'assessore - Per questo abbiamo deciso di dare vita alla più grande indagine sierologica a livello nazionale, con una metodologia riconosciuta, non il test sul dito ma un prelievo venoso, rivolto al personale sanitario, a tutti gli operatori delle forze dell’ordine, alle Rsa, agli istituti penitenziari. Molto importante è anche aver dato un quadro di regole certe e una tariffa di riferimento per i cittadini che vogliono fare il test. Sarà importante applicare tutti i protocolli di sicurezza. Dal 25 ripartiranno le attività di specialistica ambulatoriale. Gli hub Covid dovranno rimanere ben saldi, abbiamo più di 1.200 persone ancora ricoverate in queste strutture, va ricordato. Sono ricoveri complessi e lunghi. Non abbiamo mai smesso di dare assistenza a tutti gli altri malati: in questi mesi sono stati effettuati 44 trapianti nel Lazio".

"Dobbiamo cambiare il paradigma che ha visto la sanità come un costo - ha concluso D'Amato - investire in sanità vuol dire investire in sicurezza. Il virus non è finito, è una battaglia lunga, non dobbiamo mollare. Io sarò sempre in prima linea".

La replica di Zingaretti A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa