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Stabilità e bilancio, le dichiarazioni di voto e gli ordini del giorno approvati

Subito dopo il voto sui provvedimenti, l'esame e l'approvazione di cinque tra gli ordini del giorno presentati.
Il logo della Regione Lazio.21/12/2019
Prima del voto finale sui provvedimenti, vi sono state le dichiarazioni di voto di alcuni consiglieri a nome dei loro gruppi di appartenenza. Sono state "trascurate una serie di proposte presentate”, secondo Giancarlo Righini di Fratelli d’Italia, nei provvedimenti approvati oggi; il consigliere ha criticato il metodo del maxiemendamento e anche le critiche ad esso fatte da chi “lo condivide come metodo in altre sedi istituzionali”, ha detto. Il quoziente familiare per le famiglie numerose è stato uno tra gli argomenti che non è stato consentito di affrontare, secondo Righini. Si è ancora in attesa dell’uscita dal commissariamento, ha proseguito: e comunque le addizionali non saranno eliminate da subito, il che era stato il motivo per cui molti avevano votato per Zingaretti. Qualche passo avanti, con gli articoli 4 e 5 della legge di stabilità, verso la semplificazione è stato fatto: ma non basta, ha proseguito Righini. Molte misure promesse da Zingaretti non hanno avuto attuazione, in questi anni, come le grandi opere, ad esempio. Un cenno anche al problema rifiuti che non vede ancora soluzione da parte del consigliere, che valuta in complesso “inadeguate” le misure varate dall’Aula.

“Tempi e modi già visti, purtroppo”, secondo Devid Porrello del Movimento 5 stelle, quelli di questi provvedimenti: “anche questa volta un maxiemendamento ha chiuso la possibilità di interloquire” su varie cose, come le attività produttive nel mirino della criminalità organizzata, ha proseguito. “Un lavoro migliore si poteva fare su altre cose”, come la normativa sulle imprese, a suo avviso; ma anche il finanziamento sul piano delle acque regionali non è soddisfacente, secondo  Porrello. Non solo il piano rifiuti, ma anche un piano agricolo ancora manca alla regione Lazio, per il consigliere del M5s che ha annunciato il voto contrario del suo gruppo.

“Una timida discussione in commissione e una discussione strozzata in Aula”, quella su questo bilancio, a parere di Giuseppe Simeone di Forza Italia; “il maxiemendamento è sempre una sconfitta per il Consiglio”, ha aggiunto. Chiusura “non giustificata” quella su alcuni provvedimenti di carattere sociale, quella della Giunta, per Simeone, anche se si può confidare, secondo lui, nel collegato. Le fragilità del territorio e delle coste vanno contrastate, ha detto ancora Simeone. “Non possiamo che dichiararci insoddisfatti” ha concluso, annunciando il voto negativo del suo gruppo.

Contrario anche il voto della Lega annunciato da Angelo Tripodi, secondo il quale sanità, rifiuti e occupazione sono temi gravi in questa regione, come pure quello del dissesto, già citato da altri. Un bilancio “sterile”, quello che ha visto bocciati emendamenti sulla pesca, sull’agricoltura; “coraggio” è quello che si spera di trovare in più, rispetto ad ora, nel collegato di gennaio.

Di “schizofrenia” ha parlato Sergio Pirozzi, a proposito del reddito di residenza attiva che è a suo avviso una tipica “bandierina”, buona solo per un comunicato stampa. Sul dissesto, Pirozzi ha ricordato il mancato utilizzo dei fondi europei; cosa che consegue naturalmente al deficit di personale tecnico nei comuni, argomento “su cui un bilancio serio dovrebbe intervenire”, a suo parere. Contrario il voto ai provvedimenti, quindi, anche quello annunciato da Sergio Pirozzi.

“Numeri importanti”, invece, quelli del bilancio, sia come impulso alla capacità di crescita della regione che come inversione di tendenza sui conti, secondo Marco Vincenzi del Pd, che ritiene che il Consiglio abbia dato a questo bilancio un grande contributo con il suo lavoro. Contenimento e riduzione della pressione fiscale, a proposito di Tasi e Irap, tra le cose più importanti di questa manovra. Incremento dei livelli di assistenza delle prestazioni sociali e misure per l’occupazione, per il sociale e per la sanità, queste altre cose positive contenute nei provvedimenti. Prevenzione del dissesto idrogeologico e misure per gli enti parco, cita ancora Vincenzi, per il quale “il bilancio guarda alla crescita ma anche al recupero delle disparità che esistono”. Il criticato maxiemendamento è invece a suo avviso un indice di capacità di sintesi della Giunta e di dialogo con le opposizioni. Nonostante la rata di ammortamento per i debiti pregressi, ci sono stati anche risparmi che hanno causato disponibilità di fondi in questo bilancio: questo va a merito del Consiglio tutto, non solo della Giunta, ha concluso Vincenzi prima della votazione finale.

Dopo la votazione finale sui due provvedimenti, sono stati esaminati e votati dall’Aula sei ordini del giorno, scelti tra i molto più numerosi presentati dai vari gruppi (gli altri saranno esaminati in una seduta a parte, alla ripresa dei lavori dopo le festività di fine anno): cinque di essi sono stati approvati, e tra questi uno in particolare, presentato da alcuni consiglieri, tra cui prima firmataria Marta Bonafoni, che impegna il presidente della Regione e l’assessore competente a emendare la normativa vigente, entro il 31 gennaio 2020, al fine di prevedere soluzioni per fronteggiare le situazioni straordinarie di emergenza abitativa. Approvati anche:  un ordine del giorno a firma Pasquale Ciacciarelli del Gruppo misto, per la realizzazione della rete ferroviaria veloce Roma Frosinone Cassino;  uno a firma Giuseppe Simeone,  che chiede la realizzazione di una rotatoria all’incrocio tra via Acqualonga e la variante strada statale 7 Appia;  uno proposto dall'altro esponente del gruppo misto Enrico Cavallari,  per la risoluzione delle problematiche di collegamento dei comuni di Pomezia e Ardea a Roma capitale; infine, uno proposto da Daniele Giannini della Lega, riformulato, con il quale si  intende sollecitare le autorità competenti a promuovere interventi atti al recupero dell’edificio occupato di proprietà regionale di via Maria Adelaide, nel centro di Roma; respinto invece uno di Francesca De Vito, del Movimento 5 stelle, per l’attribuzione a tutte le province delle funzioni in materia di turismo. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

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