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Noleggio autobus con conducente, iniziato l'esame della proposta di legge in Aula

Conclusa la discussione generale, iI Consiglio regionale è stato aggiornato a giovedì 24 alle 11, dopo l’approvazione dei primi tre articoli.
Un autobus in servizio16/10/2019
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mauro Buschini, ha iniziato oggi l’esame delle nuove norme sul noleggio di autobus con conducente. Si tratta di disposizioni che recepiscono la legge nazionale  del 2003 e il regolamento comunitario del 2009, che regolano la materia improntandosi ai principi di tutela della concorrenza e di trasparenza del mercato e affidano alle Regioni il compito, in particolare di stabilire le modalità per il rilascio del titolo abilitativo e quello di istituire un registro delle imprese. Il testo in discussione individua nei Comuni i soggetti competenti al rilascio di tale titolo e rimette a un successivo regolamento della Giunta regionale l'attuazione delle relative disposizioni.

La proposta di legge in esame nasce dall’unificazione di due proposte rispettivamente firmate da Emiliano Minnucci (Pd) ed Enrico Cavallari (gruppo misto).  E nella discussione generale proprio loro hanno illustrato il senso delle nuove norme.

“Questa legge – ha spiegato Minnucci – è il prodotto di un lungo lungo svolto in commissione per arrivare a un testo unico: c’era la necessità di un adeguamento della normativa esistente. Si richiamano i principi fondamentali del regolamento europeo: libero mercato, tutela del lavoro, sicurezza delle persone trasportate.  Punti significativi sono la funzione della Regione e le modalità di rilascio delle autorizzazioni: non esistono limiti territoriali regionali per l’esercizio dell’attività. La Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) viene adottata come strumento per l’autorizzazione, in capo al Comune dove l’impresa ha la sua sede, attraverso l’idea dello Sportello unificato delle attività produttive (Suap), strumento più semplice e rapido. La definizione del dettaglio del contenuto della Scia è demandato a un regolamento. In capo alla Regione resta l’attività di controllo, attraverso una commissione, che acquisirà la documentazione dai singoli Suap, per valutari l’efficacia degli sportelli. Stabiliamo poi i requisiti che le imprese devono avere, introduciamo la carta dei servizi. Le sanzioni sono adeguate alla normativa statale.

Secondo Cavallari “dopo tanti anni la Regione Lazio si dota di uno strumento che mette ordine e garantisce principi importanti, trasparenza e concorrenza, ma soprattutto garantiamo chiarezza sulle procedure e sulle sanzioni.  Sono fondamentali l’introduzione nella legge della Scia, una procedura semplificata che aiuterà gli operatori, l’introduzione del registro delle imprese e la carta dei servizi. Non si tratta di una legge calata dall’alto, ma condivisa da tutti. Un servizio per le aziende e i lavoratori”.

Il presidente della commissione Trasporti, Eugenio Patanè ha parlato di “legge importante, attesa da 16 anni, diamo norme certe sul noleggio di autobus con conducente. Saniamo diverse ingiustizie, ad esempio sul tema della compravendita delle autorizzazioni. Garantiamo principi importanti: la concorrenza, la trasparenza, la libertà di accesso delle imprese sul mercato. Con questa legge miglioriamo il sistema dei trasporti, garantiamo imprese e consumatori. Aiutiamo un settore importante del nostro lavoratore, introduciamo principi importanti per la sicurezza dei viaggiatori e la tutela dell’ambiente”.

Critico, invece, Antonio Aurigemma (gruppo Misto) secondo il quale  Il testo unificato manca l’occasione per disciplinare anche il trasporto a chiamata, inserendo il trasporto pubblico fra le attività che possono svolgere le aziende che si occupa di noleggio con conducente, per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini, messo a rischio di tagli avvenuti negli anni sui trasferimenti statali. Non serve alle aziende l’applicazione del regime sanzionatorio: si applicano ulteriori gabelle alle aziende già in crisi della nostra Regione. Al contrario servivano norme per tutelare le nostre aziende rispetto a quelle delle altre regioni italiane. La mera applicazione della normativa europea rappresenta la classica beffa che si aggiunge al danno”.

Sono poi iniziate le votazioni sugli articoli, sono stati approvati i primi tre, poi, rilevata la mancanza del numero legale, la seduta è stata aggiornata a giovedì 24 alle 11. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa