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Bilancio e legge di Stabilità 2019, il Consiglio approva

Manovra da 3,42 miliardi di euro. Tra le novità: meno Irap per numerose aziende

L'Aula pochi istanti prima dell'approvazione.22/12/2018
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori (Pd), ha approvato, con 26 voti a favore e 22 contrari, la legge di Stabilità regionale 2019 (proposta di legge regionale n. 85/2018) e, con 27 voti a favore e 23 contrari, il Bilancio di previsione 2019-2021 (pl 86). Il voto è arrivato poco dopo le 6, al termine di una sessione di lavoro iniziata nel pomeriggio di ieri e durata tutta la notte, durante la quale la Giunta ha presentato un maxi subemendamento all’articolo 6 della legge di Stabilità che ha inglobato anche numerose proposte emendative sia di opposizione che di maggioranza.

Nel corso delle dichiarazioni di voto si è espressa per prima Valentina Corrado (M5s), soddisfatta per l’accoglimento di vari emendamenti, ma voto contrario del suo gruppo per il complesso della manovra che denuncia a suo avviso “la mancanza di una visione programmatica”. Anche Fabrizio Ghera, per il quale “non c’è stata l’inversione di tendenza” auspicata, ha annunciato il voto contrario del gruppo di Fratelli d’Italia. Contrario anche Massimiliano Maselli di Noi con l’Italia, a causa di “una pressione fiscale che rimane alta”. Mauro Buschini, capogruppo del Partito democratico, ha parlato invece di una manovra protesa al futuro, che “inizia finalmente ad abbassare le tasse” (con riferimento all’Irap). Per Angelo Tripodi, che ha annunciato il voto contrario della Lega, l’abbassamento dell’Irap è invece “solo una goccia”. Contrario anche il voto di Forza Italia annunciato da Antonello Aurigemma, che ha ricordato le liste d’attesa delle prestazioni sanitarie che continuano ad essere troppo lunghe.

Presente il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, l’Aula ha approvato anche la Proposta di deliberazione consiliare n. 24 del 13 dicembre 2018, “Bilancio di previsione del Consiglio regionale del Lazio 2019-2021”. In apertura dei lavori, Leodori aveva annunciato il ritorno del consigliere Adriano Palozzi sugli scranni del Consiglio regionale, sei mesi dopo gli arresti domiciliari ai suoi danni avvenuti nell’ambito delle indagini della Procura sullo stadio della Roma.

Irap ridotta per numerose aziende, restano invariate le agevolazioni Irpef degli anni passati. Sono queste alcune delle misure della manovra di bilancio 2019-2021, che, al netto del settore sanitario, delle altre risorse vincolate e delle partite tecniche, ammonta complessivamente a 3,42 miliardi di euro per l’anno 2019, 3,31 mld per l’anno 2020 e 3,27 mld per l’anno 2021. Di questi, relativamente al 2019, 343,9 milioni sono destinati al Fondo taglia tasse, 832 milioni per le spese di funzionamento e obbligatorie,1,34 mld per il servizio del debito. Per le politiche settoriali di natura corrente sono destinati circa 651,7 mln, di cui oltre la metà (341,1 milioni) è destinata al trasporto pubblico locale e al cofinanziamento regionale dei fondi strutturali. L’istituzione dell’Azienda Zero della sanità laziale, così come era stato chiesto dalle opposizioni fin dai lavori in commissione Bilancio, sarà oggetto di una specifica proposta di legge regionale.

La legge di Stabilità regionale 2019

Con la legge di Stabilità regionale si definisce il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio di previsione, vale a dire il triennio 2019-2021, attraverso l’adozione di norme tese a realizzare effetti finanziari con decorrenza dal primo anno considerato nel bilancio, vale a dire il 2019. In particolare, si provvede al rifinanziamento, al definanziamento e alla rimodulazione delle leggi regionali di spesa.

La legge di Stabilità taglia dello 0,92% l’Irap a numerose imprese del Lazio, in determinati settori, e dello 0,62% alle industrie farmaceutiche. Tra l’altro, le riduzioni trovano applicazione per le nuove imprese femminili che si costituiscono nel territorio regionale nell’anno 2019. Restano invariate anche per il prossimo triennio le agevolazioni introdotte negli anni 2017 e 2018 per l’addizionale regionale Irpef con un criterio di progressività per i soggetti con reddito imponibile superiore a 35mila euro e fino a 75mila euro, i nuclei familiari numerosi (con tre o più figli a carico) e quelli con uno o più figli portatori di handicap, gli ultrasettantenni portatori di handicap appartenenti a nuclei familiari con un reddito non superiore a 50mila euro. Per i redditi compresi tra 15.000 euro e 28.000 euro, il prelievo aggiuntivo si conferma ridotto dall’1,6% all’1,1% (da 3,33% complessivo al 2,83%); per i redditi compresi tra 28.000 euro e 55.000 euro, il prelievo aggiuntivo si conferma ridotto dall’1,6% all’1,2% (da 3,33% al 2,93%); per i redditi compresi tra 55.000 euro e 75.000 euro, il prelievo aggiuntivo si conferma ridotto dall’1,6% all’1,5% (da 3,33% al 3,23%); per i redditi oltre 75.000 euro, il prelievo aggiuntivo è di 1,6% (3,33%).

Una norma è volta al potenziamento del bagaglio professionale delle risorse umane della sanità laziale e della qualità dei servizi offerti dalle singole aziende sanitarie. Un articolo aggiuntivo dell’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, va nella stessa direzione, stabilendo un principio in relazione al rapporto di lavoro di dipendenza, regolato dai contratti nazionali riconosciuti per il personale sanitario dedicato ai servizi alla persona. delle strutture accreditate al Servizio sanitario regionale. Con una norma si interviene in materia di abolizione delle comunità montane e loro trasformazione in unioni di comuni montani e si estendono ai comuni che versano in stato di dissesto finanziario le agevolazioni della compartecipazione agli investimenti in conto capitale finanziati con risorse regionali. Altre norme della legge di Stabilità riguardano: la fusione dei consorzi di bonifica del Lazio, la valorizzazione del patrimonio immobiliare della Regione Lazio, l’avvocatura regionale, la normativa in materia di sanzioni in caso di violazioni nelle aree naturali protette.

Numerosi gli emendamenti, di opposizione ma anche della maggioranza e della Giunta, approvati nel corso dei lavori, anche come articoli aggiuntivi, molti dei quali poi assorbiti nel maxi subemendamento all’articolo 6 della pl 85, illustrato dall’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, alla quale intorno alle 5 l’Aula ha rivolto l’augurio di buon compleanno.

Il bilancio di previsione della Regione Lazio 2019-2021 (pl 86)

Con la legge di Bilancio sono quantificate le entrate complessive che, al lordo delle poste tecniche e delle partite di giro, ammontano rispettivamente a 35,63 miliardi di euro per il 2019, al pari delle spese complessive, a euro 30,75 mld per il 2020 e a 30,31 mld per il 2021, in termini di competenza, e a 30,42 mld in termini di cassa (incassi e pagamenti effettivi) per l’esercizio finanziario 2019. Al netto, le entrate e le spese sono pari, in termini di competenza, a 19,432 mld di euro per l’anno 2019, a 16,361 mld per l’anno 2020 e a 15,941 mld per l’anno 2021. Il limite massimo di ricorso al mercato finanziario è fissato in 651 milioni di euro per l’anno 2019, 300 mln per il 2020, 250 mln per il 2021. Con il bilancio di previsione, la Regione approva anche i bilanci degli enti regionali allegati in sintesi.

Il bilancio del Consiglio regionale

Il bilancio di previsione del Consiglio regionale del Lazio per l’esercizio finanziario 2019-2021 (proposta di deliberazione consiliare n. 24 del 13 dicembre 2018) prevede spese per circa 76 milioni di euro: 59,543 mln di euro di spese correnti, 2,144 mln di spese in conto capitale, 14,473 milioni di euro di servizi per conto terzi (ritenute previdenziali, e assistenziali relative alle indennità dei consiglieri, ai vitalizi, alle consulenze). A parte 2,211 mln di euro di fondi e accantonamenti e i 14,473 mln di servizi per conto terzi (partite di giro), il totale delle spese riguarda la Missione 1, “Servizi istituzionali, generali e di gestione”, per un ammontare di 59,475 mln di euro così ripartiti:
  • 40,240 mln di euro per il programma 1, “Organi istituzionali”, che comprendono 16 milioni di euro per i vitalizi; 10,7 milioni di euro per indennità consiglieri, assessori e organi di controllo; 3,865 milioni di euro per i gruppi consiliari;
  • 14, 97 mln di euro per il programma 3, “Gestione economica e finanziaria”;
  • 3,808 mln di euro per il programma 6, “Ufficio tecnico”;
  • 457.297 euro per il programma 10, “Risorse umane”, per la formazione del personale e i servizi sanitari.
Per quanto riguarda le entrate della Pisana, sono previsti 57,5 milioni di euro di trasferimenti dalla Giunta per il funzionamento del Consiglio regionale; poco meno di 203.000 euro di contributo dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), per l’esercizio delle funzioni delegate da parte del Comitato regionale delle comunicazioni (Corecom). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

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