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Leodori premia azienda di Anguillara Sabazia per progetto Bim

La Minnucci Associati si è classificata prima nella competizione “Building smart international awards” di Tokyo col progetto Bim della stazione di Napoli Centrale.
29/11/2018

Il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori, ha conferito oggi un riconoscimento al team di ingegneri della società “Minnucci Associati”, per essersi classificata al primo posto in una delle quattro categorie della “Building smart international awards”, competizione svolta a Tokyo tra il 16 e il 19 ottobre di quest’anno. La società di Anguillara Sabazia è risultata vincitrice del primo premio nella categoria “Operation & Maintenance using open technology” con il progetto Bim della stazione di Napoli Centrale. La cerimonia si è svolta oggi nella sala dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, dove il presidente e la consigliera segretaria dell’Udp, Michela Di Biase, hanno consegnato una targa ad Alfonso Minnucci, Ernesto Minnucci e Carlo Marsaglia, fondatori della società di ingegneria specializzata nell’utilizzo delle tecnologie Bim (Building information modeling).

“Questo momento simbolico, da parte della presidenza e del Consiglio regionale tutto, serve a dare il giusto risalto a un’eccellenza che noi abbiamo nella nostra regione, motivo d’orgoglio per tutto il territorio”, ha detto Leodori. “Avete raggiunto un risultato straordinario – ha aggiunto il presidente, rivolgendosi ai dirigenti e ai dipendenti della società di Anguillara – su un tema ancora poco conosciuto ma che diventerà pane quotidiano per le amministrazioni pubbliche da qui ai prossimi anni, perché è diventato ormai obbligatorio dotarsi di questi strumenti per fotografare lo stato dei nostri edifici”. Parole condivise da Michela Di Biase, che ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra, “un team di eccellenza quando si raggiungono risultati del genere. Avete dimostrato – ha aggiunto Di Biase – che il Lazio può essere famoso soprattutto per progetti innovativi e per essere il fiore all’occhiello in un campo che spesso invece è appannaggio di altri Paesi”.

Ernesto Minnucci, fondatore e direttore tecnico della Minnucci Associati, ha sottolineato come “grazie al contributo di tutti i dipendenti e dei colleghi delle società che hanno creduto in noi, una piccola realtà sia riuscita a competere in maniera vincente in ambito internazionale contro rivali di dimensioni enormi. Tutti abbiamo creduto – ha aggiunto – nel fatto che fosse possibile applicare determinate metodologie anche a edifici esistenti oltre che a nuove costruzioni, cambiando un po' il paradigma: fare progetti pilota che ci consentano di capire esattamente quale sia lo sforzo necessario per cambiare il mondo del costruito e arrivare alla città del futuro, cioè l’industrializzazione del processo edilizio, di mantenimento e di gestione durante tutto il ciclo di vita degli edifici”.

Il Building information modeling, il processo di digitalizzazione della filiera delle costruzioni, è stato introdotto nella progettazione delle opere pubbliche in Italia con il D.lgs. 50/2016 (cosiddetto Nuovo codice degli appalti), che ha recepito la direttiva europea 24/2014. Secondo la nuova normativa, resa obbligatoria con il cosiddetto decreto Bim, entro il 2025 tutte le opere pubbliche in Italia dovranno essere progettate, realizzate e gestite con il Building information modeling. In particolare, con l’entrata in vigore del decreto, dal 2019 scatterà l’obbligo per le stazioni appaltanti di prevedere l’utilizzo del Bim per tutti i lavori di importo superiore a 100 milioni di euro, fino ad arrivare progressivamente, entro il 2025, all’estensione dell’obbligo a tutti i lavori pubblici. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

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