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Legge per la semplificazione, le dichiarazioni di voto dei gruppi consiliari

Ventisette consiglieri hanno votato a favore del provvedimento, diciotto contrari.
Un particolare dell'aula consiliare.25/09/2018
Prima del voto finale sulla proposta di legge n. 55, “Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale” – arrivato poco dopo le sei del mattino del 26 settembre – ci sono state le dichiarazioni di voto dei gruppi consiliari. Ventisette consiglieri hanno votato a favore del provvedimento, diciotto contrari.

Il primo a intervenire è stato Fabrizio Ghera, capogruppo di Fratelli d’Italia. “Abbiamo presentato molti emendamenti, cercando di migliorare questo documento, ma è evidente che alla fine, probabilmente, ci sono più complicazioni che semplificazioni”, ha esordito. “Si poteva fare molto di più e molto di meglio”, ha aggiunto Ghera, annunciando voto contrario. “Abbiamo cercato di inserire il ragionamento sulla residenzialità dei punteggi per i vari bandi per il sociale e per le case popolari; dare finalmente la possibilità agli italiani di vedere un punteggio maggiorato se sono residenti da più anni rispetto a chi viene da altre parti del mondo, senza discriminare nessuno. Senza trascurare il tema dei trasporti, delle opere pubbliche che sicuramente sono un altro nodo cruciale, perché sappiamo benissimo che il settore dell’edilizia è totalmente fermo, in grandissima difficoltà. Abbiamo anche ricordato il tema del lavoro. Si è parlato sicuramente del tema del settore estrattivo che in questi giorni ha un problema molto grande in quel di Guidonia, ma c’è anche un tema degli appalti pubblici della Regione Lazio, che spesso vengono aggiudicati con dei ribassi altissimi e di questo ne fanno le spese i lavoratori”, ha concluso Ghera.

Voto contrario anche dai consiglieri della Lega, il cui capogruppo, Orlando Tripodi, ha giudicato il provvedimento “incompleto e non condiviso”. “Le parti migliori – ha spiegato – sono quelle che sono state rimandate nelle Commissioni, come urbanistica, commercio e una parte della questione cave. Per il resto, ci sono state delle fughe in avanti da parte della maggioranza per ottemperare ad altre situazioni, più che altro partitiche”, ha criticato Tripodi.

Il Movimento 5 stelle, pur annunciando il voto contrario, ha voluto rivendicare alcune misure condivise, contenute nel testo della proposta di legge n. 55. “È vero che abbiamo contribuito e che sono state accolte una serie di proposte emendative abbastanza valide – ha spiegato la consigliera Valentina Corrado. “Il nostro gruppo ha inciso tantissimo con l’ampliamento, per esempio, del Parco dell’Appia Antica, la Commissione d’inchiesta per i Piani di zona, i procedimenti di verifica. Abbiamo accolto con favore – ha aggiunto Corrado – anche la proposta di Giunta sui procedimenti di verifica straordinaria delle cave. È stato definito il trattamento previdenziale dei Consiglieri, la previsione delle distanze minime delle sale slot. Insomma, tutta una serie di interventi che attendavamo da tempo e che erano oggetto di proposte emendative da diversi anni a questa parte”. La consigliera pentastellata ha poi così motivato il voto contrario: “Non si è andati oltre rispetto ad alcuni temi come i tagli di spesa, l’abolizione degli enti inutili, i tagli delle indennità. Non c’è una misura che vada ad alleggerire le tasche dei contribuenti laziali o che vada a incidere positivamente sui servizi sociosanitari, sui trasporti, sulla mobilità, sulla gestione dei rifiuti”.

Dai banchi dell’opposizione è arrivato il “no” anche del capogruppo di Forza Italia, Antonello Aurigemma: “Sicuramente abbiamo votato provvedimenti fondamentali, però continuiamo a pensare che misure così importanti, come l’ampliamento del Parco dell’Appia Antica, l’unificazione dei Consorzi, tanto per fare qualche esempio, debbano essere affrontate in sedi istituzionali competenti, che sicuramente non sono quelle di un collegato al bilancio della Regione Lazio. “Pur condividendo alcuni obiettivi – ha concluso l’esponente del centrodestra – riteniamo che non sia questo il percorso da fare e ci auguriamo che con il nostro voto contrario ci sia la possibilità per il futuro di portare all’interno di quest’Aula tematiche che possano vedere una condivisione, ma soprattutto una risoluzione di problemi importanti dei cittadini della nostra regione”.

A nome della maggioranza, per esprimere voto favorevole, è intervenuto il capogruppo del Partito democratico, Mauro Buschini: “Riteniamo sia un provvedimento molto importante, che ha avuto un lungo percorso sia nelle commissioni sia in quest’Aula; un percorso che è partito dalla proposta di Giunta, ma si è notevolmente arricchito. Sono stati approvati tanti emendamenti, c’è stata una discussione approfondita, trasparente e trasversale”. “Soprattutto – ha aggiunto Buschini – si è fatto un lavoro che, secondo me, secondo noi, sarà molto utile ai cittadini, alle imprese, alle istituzioni, agli enti locali. Ci sono tante misure molto importanti che possono incidere nell’immediato sulla vita dei cittadini e su una Regione più semplice e più vicina alle istituzioni locali”.

Voto favorevole anche da parte del gruppo Misto, il cui presidente, Enrico Cavallari, si è dichiarato soddisfatto “per aver visto tanti colleghi lavorare con grande intensità in questi giorni. Riguardo alla scelta di siglare, insieme al collega di gruppo Giuseppe Cangemi, un ‘patto d’Aula’ con l’attuale maggioranza di governo regionale, Cavallari ha spiegato che “abbiamo cercato anche di interpretare un po’ il sentore della gente comune, che chiede ormai ai politici di fare le cose concrete, di non stare troppo tempo a discutere e procedere all’approvazione di leggi pensate per migliorare la qualità della vita. Il nostro gruppo ha quindi intrapreso una strada, che è proprio quella di stare il tempo necessario in quest’Aula e fare le cose come devono essere fatte in tempi rapidi per dare delle risposte”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa