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Legge per la semplificazione, all'esame gli articoli aggiuntivi

Quasi concluso l'iter del testo base, restano da esaminare oltre 250 emendamenti.
Un momento dei lavori del Consiglio.18/09/2018
Ripresi oggi in Consiglio regionale i lavori sulla proposta di legge n. 55 di semplificazione normativa con la approvazione dell’articolo 10, che interviene su tre leggi, la n. del 2018, la n. 24 del 1998 in materia di pianificazione paesistica e la n. 36 del 1987, “Norme in materia di attività urbanistico edilizia e snellimento delle procedure e ss.mm. L’assessore all’Urbanistica Massimiliano Valeriani ha annunciato per la prossima settimana l’inizio dei lavori sul Ptpr in Giunta e ha ringraziato le opposizioni che hanno ritirato gli emendamenti all’articolo da esse presentati sui temi della pianificazione urbanistica. Giancarlo Righini di Fratelli d’Italia comunque si è detto non convinto dell’utilità di questo rinvio, motivando il voto contrario del suo gruppo. Contemperare l’interesse dell’ambiente con quello abitativo e degli esercenti le attività commerciali è l’obiettivo, secondo Gianluca Quadrana (Lista Zingaretti). Non d’accordo sul rinvio dell’esame dei temi del governo del territorio si è detto anche Marco Cacciatore del Movimento 5 stelle.

L’articolo 13, approvato con un solo emendamento, modifica le leggi 13 del 2007 sul sistema turistico e la 14 del 1999 sul decentramento amministrativo; alla prima in particolare si aggiunge un articolo 5 bis, con cui si conferisce a tutti i comuni del Lazio la qualità di comune turistico, consentendo così di applicare la tassa di soggiorno, ha detto nella sua relazione all’articolo l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore. Il settore necessita però di una “riforma organica”, secondo Gaia Pernarella (M5s). Critici Fabrizio Ghera (FdI), che ha fatto rilevare che in passato non si è mai riusciti a vincolare gli introiti e ancora Righini, secondo il quale attribuire in modo generico a tutti i comuni del Lazio il carattere turistico annulla le diverse vocazioni. La disciplina delle attività di somministrazione è invece l’oggetto dell’articolo 14, approvato con cinque emendamenti, che interviene sulla legge 21 del 2006 e sulla 14 del 1999; della prima, in particolare, sostituisce tre articoli, l’11 il 12 e il 17, che regolamentano, i primi due, la presentazione della Scia per le suddette attività e, il terzo, l’orario di apertura e chiusura degli esercizi.

Sempre sul commercio verte l’articolo 15, approvato con un solo emendamento a prima firma Giuseppe Simeone (Forza Italia), con cui si prevede che la Regione provveda alla formazione del personale addetto ai Suap (sportelli unici attività produttive). L’articolo 16, anche questo approvato con un solo emendamento, riguarda invece l’artigianato, modificando la legge regionale n. 3 del 2015 con le finalità di incoraggiare l’ammodernamento tecnologico delle imprese artigiane, favorire la promozione a livello locale e internazionale. Approvato senza emendamenti l’articolo 17, che interviene sull’internazionalizzazione delle imprese del Lazio (legge n. 5 del 2008) per consentire al maggior numero di imprese possibile di partecipare ai processi di internazionalizzazione e di adeguarsi ai procedimenti europei. Con un solo emendamento approvato anche l’articolo 18, che modifica normative riguardanti il fondo per la creatività e le acque minerali e termali.

Approvato senza emendamenti l’articolo 19 che introduce alcuni meccanismi di semplificazione in materia di cultura, in particolare l’eliminazione della Conferenza programmatica composta dagli assessori provinciali dei comuni capoluogo, dai rettori delle università del Lazio e dalle organizzazioni sindacali rappresentative, nonché quelle dall’imprenditoria, del volontariato e dell’associazionismo a livello regionale, cui è attribuita attualmente la predisposizione dello schema del piano settoriale regionale. In un’ottica di semplificazione procedimentale si prevede che la Giunta regionale elabori il Piano triennale di indirizzo con il parere della Città metropolitana di Roma Capitale e di Roma Capitale nelle organizzazioni regionali competenti in materia di servizi culturali e della conferenza degli Istituti culturali regionali. Il piano triennale regionale viene adottato dal Consiglio regionale Con l’articolo 20, approvato con un emendamento a firma di Marta Leonori (Pd) e altri, sono previste modifiche alla legge n. 2/2012 in materia di cinema e audiovisivo che adeguano l’ordinamento regionale alle nuove disposizioni statali in materia che hanno eliminato in particolare ogni riferimento all’autorizzazione amministrativa preventiva per l’attività di esercizio cinematografico, considerato oramai oggetto di liberalizzazione per effetto di quanto disposto in sede europea.

Senza alcun emendamento anche gli articoli 21 e 22. L’articolo 21 modifica la legge n. 8/2016, concernente “Interventi di valorizzazione delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale della regione”, semplificando la composizione e il funzionamento dell’attuale Comitato tecnico-scientifico riducendo da 16 a otto i componenti e attribuendo allo stesso funzioni più genericamente consultive e di coordinamento in materia di attuazione della legge stessa. Con l’articolo 22 si modifica della legge regionale n. 3/2017, concernente “Riconoscimento e valorizzazione degli Ecomusei regionali”.

Con l’articolo 23 si apre il Capo IV che prevede disposizioni per la semplificazione in materia di enti locali, enti strumentali e società regionali. L’articolo, approvato con due emendamenti del gruppo Fratelli d’Italia (Colosimo, Ghera, Righini), prevede che, in attuazione della direttiva europea 2014/24/UE in materia di appalti pubblici, a partire dalla data del 18 ottobre 2018 tutte le stazioni appaltanti siano obbligate ad avvalersi esclusivamente dei mezzi telematici nelle comunicazioni con gli operatori economici mediante l’uso delle piattaforme elettroniche di negoziazione. Le strutture regionali delle aziende sanitarie e ospedaliere e gli altri enti regionali, nonché le società in house, dovranno obbligatoriamente avvalersi della piattaforma di e-procurement della Direzione centrale acquisti regionale.

L’articolo 24, anch’esso approvato con un emendamento del gruppo Fratelli d’Italia, interviene per semplificare la modalità di pagamento dei tributi regionali assicurando, accanto alle forme tradizionali, il pagamento on-line dei tributi, delle imposte o, comunque, di concessioni di competenza della Regione.

L’articolo 25, emendato in Aula dallo stesso assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, modifica le disposizioni in materia di modalità di accesso al fondo per prevenire il dissesto finanziario dei Comuni. L’articolo 26, già oggetto di modifica in Commissione Bilancio ed emendato in Aula con una proposta dei Fratelli d’Italia, detta disposizioni finalizzate a favorire il rilancio del tratto metropolitano del fiume Tevere, attraverso un ruolo attivo della Regione. Le disposizioni dell’articolo 27 semplificano la disciplina concernente le modalità e i termini di scadenza per l’ottenimento dei benefici e provvidenze previsti dalle leggi regionali.

L’articolo 28, oggetto di una lunga discussione, introduce alcune modifiche alla legge regionale n. 12/1999 in materia di edilizia residenziale pubblica. Tre gli emendamenti approvati dall’Aula In particolare, con le modifiche all’articolo 11 si intende specificare, con riferimento agli interventi di sostegno e alle politiche abitative a favore dei coniugi separati e divorziati in condizione di disagio economico, che ai fini dell’integrazione del requisito della mancanza di titolarità di diritti di proprietà (usufrutto, uso ed abitazione) non si considerino i diritti relativi alla casa coniugale dove risiedono i figli qualora questa sia assegnata all’altro coniuge o comunque non sia nella disponibilità del richiedente. L’artico prevede inoltre la costituzione dell’Osservatorio regionale sui Piani di zona quale organismo di supporto dell’amministrazione riguardo ai programmi di edilizia agevolata. Tre gli emendamenti all’articolo 28 approvati dall’Aula: uno dei consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia, Colosimo, Ghera e Righini, il secondo della consigliera Roberta Lombardi (M5s), e il terzo della consigliera Sara Battisti (Pd).

L’articolo 29, approvato con un emendamento di Enrico Panunzi (Pd) e altri, fa riferimento ai terreni appartenenti al patrimonio disponibile della Regione Lazio e delle Aziende sanitarie locali, introducendo alcune disposizioni relative all’alienazione e determinazione del prezzo di vendita del patrimonio immobiliare dell’ex Opera Nazionale Combattenti. L’articolo 30 è teso a favorire la prosecuzione delle azioni di ristrutturazione dell’operazione “sale and lease back”, denominata Sanim, avviata nel corso del 2017. Articolo 31. In attuazione dell’articolo 1, commi 793 e 800, della legge n. 205/2017, che ha previsto che la Regione assorba il personale in servizio presso i centri per l’impiego della Città metropolitana di Roma Capitale e Province di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo per un totale di 561 unità di personale, inoltre con l’accordo sancito in Conferenza Unificata il 21 dicembre 2017, è stato approvato il Piano di rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro, il quale, al fine di rafforzare gli organici dei Centri per l’impiego, prevede di inserire presso gli stessi centri complessivamente 1.000 unità di personale aggiuntivo per il triennio 2018-2020, 128 delle quali nel Lazio.

Con l’articolo 31 la Regione realizza il rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro mediante il supporto del personale della società Capitale Lavoro Spa, la quale avendo già operato presso i Centri per l’impiego della Città metropolitana di Roma Capitale, e si autorizza la società Laziocrea Spa a porre in essere le operazioni societarie necessarie ad utilizzare il relativo ramo d’azienda della società Capitale Lavoro. Con l’articolo 33 si provvede al rifinanziamento del Fondo in favore dei soggetti interessati dal sovra indebitamento o dall’usura, con uno stanziamento di due milioni e mezzo di euro per il 2018. Accantonato l’articolo 32, l’Aula è passata poi ad esaminare e ad approvare l’articolo aggiuntivo d’iniziativa dei consiglieri dei Fratelli d’Italia, Colosimo, Ghera e Righini che prevede interventi a favore delle detenute madri con figli di età non superiore ai sei anni e la costituzione di un gruppo interistituzionale con le amministrazioni competenti, per individuare gli immobili regionali da destinare agli Istituti di custodia attenuata per detenute madri (Icam). I

Il presidente del Consiglio regionale, Daniele Leodori, ha poi aggiornato i lavori dell’Aula a domani, mercoledì 19 settembre, alle ore 10, per l’esame dell’articolo 32 e di oltre 250 articoli aggiuntivi proposti. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa