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Collegato al bilancio, 3,4 milioni di euro per i comuni in difficoltà

Approvato il primo articolo (su quattro) della pl 381. Con un emendamento in Aula il fondo per prevenire il dissesto finanziario delle amministrazioni comunali passa da 2,8 a 3,4 milioni di euro.
Un momento dei lavori d'Aula (foto di repertorio).03/08/2017
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori, ha approvato il primo dei quattro articoli del collegato al Bilancio, vale dire la proposta di legge regionale n. 381 del 24 aprile 2017, "Disposizioni concernenti misure integrative, correttive e di coordinamento in materia di finanza pubblica regionale". 246 gli emendamenti all’esame dell’Aula, 145 i subemendamenti, la maggior parte all’articolo 3, “Disposizioni varie”.

Lo stanziamento complessivo per il fondo per prevenire il dissesto finanziario dei comuni è stato aumentato (già in commissione Bilancio, lo stanziamento era stato più che raddoppiato rispetto alla previsione iniziale della Giunta), con un emendamento al rialzo all’articolo 1, illustrato all’Aula dalla consigliera Valentina Corrado (M5s). Lo stanziamento passa dunque da 2,8 milioni a 3,4 milioni di euro per il triennio 2017-2019. L’articolo 1 della pl 381 si propone l’obiettivo di fornire un sostegno finanziario da parte della Regione agli enti locali che versano nella procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, il cosiddetto predissesto che, secondo quanto è emerso nel corso dei lavori in commissione, sarebbero 61.

La novella modifica la normativa vigente anche nella parte relativa alla composizione della commissione incaricata di valutare le domande di concessione che da adesso sarà composta soltanto da personale regionale. Un emendamento all’articolo 1 che vede come primo firmatario Giuseppe Simeone (Pdl-FI) interviene sul sistema delle premialità riconosciute ai comuni nell’accesso al fondo. Un altro emendamento, a firma Pietro Sbardella (Gruppo Misto), detta disposizioni sul comitato per il monitoraggio delle leggi.

L’Aula è passata poi all’esame dell’articolo 2 che introduce disposizioni per la valorizzazione del patrimonio disponibile della Regione, intervenendo nelle procedure di alienazione e di locazione di quella parte del patrimonio immobiliare regionale caratterizzata innanzitutto da scarsa o assente redditività delle locazioni.

La norma specifica i requisiti la tipologia dei provvedimenti che legittimano il possesso degli immobili da parte degli abitanti, stabilendo la sussistenza, alla data di entrata in vigore della disposizione, del requisito della residenza, o dello stabilimento della sede delle attività per un decennio, per poter esercitare l’opzione d’acquisto. Un emendamento dei pentastellati, in parte riformulato dall’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, esclude la possibilità che tali immobili possano essere acquistati da coloro che li hanno occupati abusivamente.

Sono stati esaminati e approvati emendamenti e subemendamenti dei consiglieri Sabatini, Simeone, Aurigemma, Fichera, Petrassi. I lavori si sono interrotti al termine dell’esame dell’ultimo subemendamento all’articolo 2, per il quale è attesa una riformulazione dell’assessore Sartore, domani alla ripresa della seduta, prevista per le ore 11. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa