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Rigenerazione urbana: definite le finalità, si torna sul nodo aree agricole

Esaminato e votato dall’Aula un primo pacchetto di emendamenti all’articolo 1. I lavori del Consiglio fissati per le ore 10,30 del 21 giugno. Tra gli argomenti quello delle zone escluse dagli interventi.
20/06/2017
Con l’avvio dell’esame dell’articolo 1 su finalità e ambito di applicazione è entrato oggi nel vivo l’iter in Consiglio regionale del Lazio della proposta di legge per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio. Ritirati gli ordini del giorno per il “non passaggio all’esame” della legge presentanti nella precedente seduta.  Di nuovo punto ricorrente della discussione sull’articolo è stata la possibilità di mantenere, allargare o escludere del tutto gli interventi nelle zone agricole come previsti dal testo licenziato lo scorso 18 maggio dalla commissione Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica. L’argomento però sarà oggetto di dibattito domani 21 giugno 2017, quando dalle 10,30 il Consiglio tornerà a riunirsi per affrontare il resto degli emendamenti e delle disposizioni all’ordine del giorno.

Dopo il dibattito generale sull’articolo 1, la giornata di lavoro del Consiglio regionale si è incentrata su alcuni ritocchi e integrazioni alle finalità della legge. Scopo della normativa è quello di promuovere, incentivare e realizzare una rigenerazione urbana concepita per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Una rigenerazione che comprenda aspetti sociali, economici, urbanistici ed edilizi, anche con l’obiettivo di promuovere o rilanciare territori in situazioni di disagio o degrado socio-economico. Attenzione è stata assegnata anche al cohousing per la condivisione di spazi di attività.

La legge vuole, inoltre, incentivare un generalizzato miglioramento del patrimonio edilizio esistente, favorire il recupero delle periferie, promuovere e agevolare la riqualificazione delle aree urbane degradate e delle aree produttive. Sarà accompagnata, sempre secondo gli obiettivi dell’articolo 1, la diffusione delle piccole attività commerciali, legate anche alla vendita di prodotti da filiera corta. Si intendono inoltre favorire interventi per la riqualificazione della città, per limitare il consumo di suolo, per incrementare le aree pubbliche, per realizzare nuove opere pubbliche o potenziare quelle esistenti, per favorire la mobilità sostenibile, in particolare su ferro.  

Nel pacchetto delle finalità figurano anche l’aumento della sicurezza dei manufatti esistenti, grazie a interventi di adeguamento e miglioramento sismico, oltre che di riparazione o intervento locale. Favorite, sempre dall’articolo 1, qualità ambientale e architettonica, bioedilizia, efficienza energetica e sviluppo delle fonti rinnovabili. Tra gli obiettivi della legge quelli della promozione e tutela delle attività agricole, del paesaggio e dell’ambiente. La proposta contiene indicazioni per favorire, in questo quadro, l’effettivo utilizzo agricolo di fabbricati esistenti utilizzando le tecniche e i materiali tipici del paesaggio rurale. A tal fine la Regione promuoverà misure per disincentivare l’abbandono delle coltivazioni, sostenere la rigenerazione delle aree agricole dismesse e lo sviluppo dell’imprenditorialità agricola giovanile.

Infine, ultimo obiettivo introdotto con un emendamento approvato oggi, la promozione dello sviluppo del verde urbano, l’adozione di superfici permeabili e coperture a verde pensile, la regimentazione e il recupero delle acque piovane. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa