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Il Consiglio approva legge di stabilità e bilancio di previsione

Manovra da 3,2 miliardi di euro. Irpef meno cara per i redditi sopra i 35 mila euro. Prorogato il piano casa con il sub-maxiemendamento della Giunta.

 

L'Aula al lavoro.31/12/2016
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori, ha approvato, con 30 voti favorevoli e 15 contrari, la legge di stabilità regionale 2017 (proposta di legge n. 357) e il Bilancio di previsione della Regione Lazio 2017-2019 (pl 358). Il voto è arrivato alle 3,25, dopo una defatigante sessione di lavoro d’Aula, iniziata ieri alle 11 e interrotta più volte. Dopo l’approvazione dell’articolo della legge di stabilità sulla rimodulazione dell’addizionale Irpef, la Giunta aveva calato due maxi-emendamenti alle due leggi prima e poi due sub-maxiemendamenti con i quali era stata blindata la manovra, facendo decadere gli oltre 1600 emendamenti ancora da esaminare. Approvato anche il terzo documento contabile della manovra, vale a dire il bilancio di previsione del Consiglio regionale (proposta di deliberazione consiliare n. 75).

Il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, è intervenuto più volte nel corso della seduta e nelle dichiarazioni finali. Restano da esaminare cento ordini del giorno collegati alla manovra.

Tra le disposizioni introdotte con il sub-maxiemendamento, molte delle quali proposte dalle opposizioni: la proroga della scadenza del piano casa dal 31 gennaio 2017 fino all’approvazione di una proposta di legge in materia di rigenerazione urbana e comunque non oltre il primo giugno 2017; le politiche di sostegno ai soggetti che hanno subito danni dall’esposizione all’amianto; contributi per l’acquisto di libri agli studenti con reddito Isee non superiore a 10.633 euro; l’istituzione di una nuova commissione consiliare speciale sul terremoto; alcune norme che riguardano il diritto allo studio universitario e le collaborazioni con università straniere; borse di studio per l’apprendimento delle lingue; incentivi a favore di spazi per “coworker” o “nomadworker” e per startup innovative e creative, attraverso l’erogazione di risorse a favore di Laziodisu; ogni anno la Regione conferirà il titolo di “Città della cultura della Regione Lazio” a un comune che si sarà distinto per nello sviluppo di progetti di valorizzazione del patrimonio culturale.

La manovra 2017 vale nel complesso tre miliardi e duecento milioni di euro, al netto del settore sanitario, delle risorse vincolate e delle partite tecniche. 2,7 miliardi di euro sono destinati alle spese in parte corrente e 500 milioni agli investimenti. Diverse misure interessano le tasche dei cittadini, in primis la rimodulazione della maggiorazione dell’addizionale regionale dell’Irpef per gli anni d’imposta 2017 e 2018 che si tradurrà in una riduzione del prelievo fiscale per i redditi superiori ai 35 mila euro tra i 106 e i 206 euro. Confermata, per il biennio 2017-2018, l’esenzione dell’addizionale Irpef per i soggetti con reddito inferiore a 35 mila euro oltre alle altre agevolazioni previste per il 2016 in favore sia delle famiglie con reddito complessivo fino a 50 mila euro e aventi 3 o più figli a carico sia dei nuclei familiari con reddito fino a 50 mila euro aventi a carico uno o più figli disabili. La platea degli esentati dalla maggiorazione viene ampliata agli ultrasettantenni portatori di handicap appartenenti a nuclei familiari con un reddito non superiore a 50 mila euro. Come previsto dal Documento di economia e finanza regionale 2017-2019 (pdc n. 74), al primo gennaio 2017 si prevede l’eliminazione del ticket regionale sulle prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale. Proseguono inoltre l’attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario e il processo di dismissioni patrimoniali.

La legge di stabilità 2017 prevede innanzi tutto il rifinanziamento delle leggi di spesa regionale, elencate in due tabelle allegate al provvedimento con i relativi importi stanziati e le sopra citate disposizioni in materia di addizionale regionale Irpef. In materia di azioni di contrasto all’evasione fiscale dei tributi regionali (prioritariamente Irap e addizionale regionale Irpef), si prevede la partecipazione attiva dei comuni “per mezzo dei soggetti preposti all’accertamento tributario, di segnalazioni qualificate di atti, fatti e negozi che manifestino immediatamente  e oggettivamente, senza la necessità di ulteriori elaborazioni logiche, comportamenti evasivi ed elusivi da parte di soggetti passivi di tributi regionali”, vale a dire il controllo incrociato di banche dati. A fronte di tale collaborazione, sarà riconosciuta ai comuni una quota pari al 60 per cento delle maggiori somme riscosse a titolo definitivo a valere sui tributi regionali. La legge di stabilità modifica la disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, prevedendo una procedura codificata e certa che consenta di verificare la natura e i quantitativi di rifiuti che i soggetti passivi dichiarano come scarti, e pertanto ammessi al pagamento del tributo in misura ridotta dell’80 per cento.  Sono abrogati anche i riferimenti normativi alla parziale destinazione del gettito dell’ecotassa alle province, conformando così la norma regionale alla più recente normativa nazionale.

Misure premiali e sanzionatorie sono introdotte contro gli sprechi di acque minerali da parte dei titolari di concessioni minerarie e di autorizzazione all’utilizzazione delle stesse. Si prepara la soppressione dell’Agenzia regionale per la mobilità (Aremol) e il trasferimento delle relative attività ad altra società regionale con apposito provvedimento legislativo a partire dal 30 settembre 2017. Quale metodologia di valutazione ex ante degli atti normativi e amministrativi rivolti alle micro, piccole e medie imprese (Mpmi), si disciplina l’introduzione del cosiddetto “Test Mpmi”, e s’istituisce il Garante delle Mpmi, nominato con decreto del presidente della Regione. Con alcune disposizioni s’intende agevolare il recupero dei crediti vantati dalla Regione Lazio nei confronti delle pubbliche amministrazioni e modificare la normativa relativa al segretariato generale della Giunta. E ancora: la Consulta per la salute mentale sarà trasferita presso il Consiglio regionale.

Tra le altre disposizioni contenute nella legge di stabilità, frutto dell’attività emendativa in commissione Bilancio: la norma a favore dei cosiddetti “urtisti”, i venditori di souvenir che operano su area pubblica da almeno cinquant’anni e la definizione degli spazi delle edicole che è possibile destinare alla vendita di prodotti alimentari; un emendamento alla legge sui servizi sociali che prevede la promozione di iniziative per la prevenzione della violenza di genere e la programmazione della rete degli interventi; la perimetrazione della riserva naturale della “Sughereta di Pomezia”, di recente istituzione; nuove norme in materia di spettacoli dal vivo; l’abolizione delle tasse di concessione regionale alle agenzie di viaggio e turismo.

Il “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2017-2019” è la legge di autorizzazione alla spesa che conferisce al governo regionale la facoltà e il dovere di gestire dei beni e nello stesso tempo impone dei limiti. Il Bilancio quantifica le entrate e le spese complessive, al netto delle poste tecniche e delle partite di giro, in 19,419 miliardi di euro per il 2017, in 16,5 miliardi per il 2018 e in 16,2 miliardi per l’anno 2019 in termini di competenza. Al lordo delle poste tecniche e delle partite di giro le cifre sono queste: 35,757 miliardi di euro per il 2017, 31,197 miliardi per il 2018 e 30,932 miliardi per il 2019 in termini di competenza. Il bilancio di previsione del servizio sanitario regionale è quantificato in 12 miliardi di euro al netto delle partite di giro (16 miliardi al lordo). Il limite massimo di ricorso al mercato finanziario è fissato in 1,879 miliardi di euro. Con il Bilancio di previsione, la Regione approva anche i bilanci degli enti regionali allegati in sintesi allo stesso.

Il bilancio armonizzato di previsione del Consiglio regionale del Lazio per l’esercizio finanziario 2017-2019 (proposta di deliberazione consiliare n. 75/2016) restituisce nel dettaglio i costi della Pisana presenti nella legge di bilancio. Con un emendamento approvato nel rush finale, il totale dei trasferimenti dalla Regione al Consiglio è stato ridefinito in 62,9 milioni di euro, con un aumento di 2,9 milioni di euro al programma 01 “Organi istituzionali”, volto a sostenere i comuni per interventi culturali e le associazioni sportive. Il totale delle entrate e delle uscite è pari a 78,551 milioni di euro in termini di competenza, per l’esercizio finanziario 2017. Tali somme comprendono anche i fondi e gli accantonamenti e le partite di giro della missione 99 che riguarda le spese per ritenute previdenziali e assistenziali relative alle indennità dei consiglieri, dei vitalizi, dei consulenti e altre ritenute di diversa natura che ammontano complessivamente a circa 14 milioni di euro. Sul fronte delle spese, la voce relativa agli “Organi istituzionali”, 40,583 milioni di euro, si riferisce alle indennità dei consiglieri, dei vitalizi, degli organismi autonomi e dei comitati, alle manifestazioni istituzionali, all’informazione e alla comunicazione istituzionale (programma 1). 18,711 milioni di euro sono destinati all’amministrazione e al funzionamento delle attività del provveditorato per l’approvvigionamento dei beni mobili e di consumo, nonché dei servizi di uso generale necessari al funzionamento dell’ente (programma 3). 3,9 milioni sono destinati alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili del Consiglio e agli adeguamenti in base alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro (programma 6). Alla formazione, qualificazione e aggiornamento del personale sono destinati 232.599 euro (programma 10 “Risorse umane”). Con il bilancio del Consiglio si approva anche l’allegato bilancio dell’Istituto regionale di Studi giuridici del Lazio Carlo Arturo Jemolo (790 mila euro per l’esercizio 2017). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

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