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Il Consiglio regionale ospita un convegno sui danni del tabagismo

Ambiente ed economia, non solo salute, tra le criticità causate dal fenomeno del fumo.
"Tabagismo. Impatto multidimensionale su salute, economia e ambiente": questo il titolo del convegno tenutosi il 20 marzo alle ore 10, presso la sala Mechelli del Consiglio regionale del Lazio, per discutere di "politiche della salute e piani tabagismo regionali", come recitava il sottotitolo del convegno stesso. Gli intervenuti, cui ha portato il proprio saluto il presidente del Consiglio regionale Daniele Leodori, erano un gruppo di esperti chiamati a raccolta dall'Agenzia nazionale per la prevenzione: tra essi, il prof. Girolamo Sirchia. Scopo della giornata, affrontare il problema dei risvolti del fenomeno non sono sul piano della salute, i quali sono ormai noti, bensì anche su quello ambientale e su quello economico.

Dal punto di vista ambientale, è stato affrontato un problema sempre sottovalutato, quello dello smaltimento dei mozziconi, che a Roma - è stato calcolato - ammontano a due miliardi e mezzo in un anno: si tratta di rifiuti tossici che impiegano cinque anni a biodegradarsi e per i quali sarebbe necessario un apposito programma di smaltimento ed eventualmente riciclo: tale è stato l'oggetto dell'intervento di Carmine Ciro Lombardi, manager della sicurezza e dirigente di ricerca ENEA.

La Dott.ssa Rosastella Principe, pneumologo responsabile del Centro Tabagismo del S. Camillo, ha affrontato invece il tema dei dati economici del fenomeno, sottolineando come anche l'introito che lo stato realizza sul tabacco sotto forma di accise non sia poi così ingente se decurtato delle enormi spese sanitarie che il fenomeno comporta. Questo per tacere dei costi intangibili a carico del fumatore che si ammala e dei suoi familiari.

Sono seguite quindi le testimonianze di amministratori locali sulle loro strategie di lotta al fenomeno, come un dirigente del settore Ambiente e sanità del Comune di Lecce, dove la particolare conformazione del pavimento stradale si presta a nascondere le cicche in interstizi in cui la loro rimozione diventa difficile: egli ha riferito di aver adottato un'ordinanza per obbligare gli esercizi a collocare contenitori appositi e di aver verificato i risultati importanti di questa iniziativa.

Il prof. Sirchia, nel trarre le conclusioni dei lavori, ha esposto le linee programmatiche di un eventuale piano antitabagismo (che in altre regioni e' già stato adottato): prima di introdurre altri divieti, che pure può essere una misura necessaria (si pensi, ad esempio, al fumo nei parchi), il controllo del rispetto delle norme di divieto dovrebbe essere il primo punto; quindi il recupero dei mozziconi, da quanto si è detto, appare essere altrettanto necessario.

Il consigliere Devid Porrello,del Movimento 5 stelle, che ha appoggiato anche a livello organizzativo l'iniziativa di oggi, ha sottolineato, nel concludere la mattinata di lavori, la componente fondamentale dello sfruttamento economico dei lavoratori connesso al fenomeno del fumo, con gli enormi margini di guadagno per le multinazionali del tabacco, a fronte di costi del lavoro irrisori. Egli ha confermato l'impegno del Movimento 5 stelle nella lotta al fenomeno del tabagismo in Regione nel prossimo futuro.

 

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