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''Il gioco non vale la tua vita'', convegno sulla ludopatia in Sala Mechelli

Dopo l'approvazione di una legge ad hoc nel luglio scorso, il Consiglio prosegue con il suo impegno sul tema.
Il 12 dicembre alle ore 10, in Sala Mechelli, presso il Consiglio regionale del Lazio, si è svolto il convegno "Il gioco non vale la tua vita". Tale iniziativa si inserisce nel filone dell'impegno del Consiglio regionale nei confronti delle ludopatie: a questo scopo, occorre ricordare come, a fine luglio scorso, la legge approvata dal Consiglio Regionale, 'Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico', abbia introdotto delle importanti novità per prevenire, contrastare e curare la dipendenza da gioco d'azzardo, un fenomeno in continuo aumento anche a causa di una pubblicità pervasiva, di un'offerta sempre più varia e della facilità con cui vi si può accedere. Il convegno "Il gioco non vale la tua vita", quindi, ha affrontato le peculiarità della legge ed esaminato, con illustri esperti e associazioni di settore, le principali criticità del fenomeno del GAP (Gioco d'Azzardo Patologico).

In apertura, il presidente del Consiglio regionale Leodori ha detto di ritenere "che questa legge sia importante perche' pone tale tema al centro del dibattito politico regionale"; da non sottovalutare, a suo avviso, l'interesse della criminalita' per il fenomeno, sia per quanto riguarda la gestione del gioco che per gli influssi che essa puo' esercitare sulle vittime (usura e reclutamento nei ranghi criminali). Mons. Andrea Manto, Direttore del Centro diocesano per la pastorale sanitaria, ha affermato di ritenere giusto ma limitativo affrontare il problema solo dal punto di vista della patologia, poiche' il problema piu' vasto che c'e' dietro e' la mancanza di valori di riferimento e di amore per la vita, che derivano direttamente dal mondo degli adulti, con la sua precarieta' e l'incapacita' di fare scelte.

La consigliera Olimpia Tarzia, Vice Presidente della V Commissione Cultura, diritto allo studio, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, spettacolo, sport e turismo e prima firmataria della legge regionale "Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico", ha illustrato poi le principali caratteristiche della legge regionale sottolineando che e' stata approvata all'unanimita' ed ha annunciato in anteprima che lo stanziamento e' stato portato a 550mila euro l'anno per i prossimi tre anni. Rodolfo Lena, Presidente della VII Commissione Politiche sociali e salute, ha deprecato il fatto che uno stato si arricchisca sui giochi e affermato che e' diseducativo insegnare ai giovani che esistano scorciatoie per costruire la propria vita, piuttosto che l'impegno quotidiano nello studio e nel lavoro. Rita Visini, Assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio, ha illustrato, da parte sua, le misure di attuazione della legge, tra cui spicca l'istituzione dell'Osservatorio, che si avvarra' del contributo delle associazioni che gia' operano nel settore, e quella degli sportelli territoriali, oltre che di un apposito numero verde.

Il Prof. Simone Feder, Psicologo, Giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni di Milano, Movimento No Slot, ha espresso, a nome di quest'ultimo movimento, la sua soddisfazione per misure quali l'istituzione dell'Osservatorio, ma ha messo in guardia sul fatto che la parte "emersa" del fenomeno, quella controllabile, andrà a diminuire nel prossimo futuro, perché già è in atto l'ingresso del gioco d'azzardo nelle case, attraverso i pc, e persino nelle tasche delle persone, con gli smartphone che oggi vanno per la maggiore. Il Prof. Marco Dotti, docente di Professioni dell'Editoria Università di Pavia, giornalista di "Vita", anch'egli del Movimento No Slot, ha sottolineato la componente culturale del fenomeno, che ha conosciuto la sua maggiore espansione negli anni recenti valendosi della sottovalutazione che ne era stata fatta.

La giornata di lavori è terminata con le conclusioni della consigliera Tarzia, che ha rilevato come il comune denominatore degli interventi sia stato quello del carattere culturale della battaglia da condurre per estirpare il fenomeno, e con la consegna di una targa ricordo ai professori Feder e Dotti, ai rappresentanti delle associazioni intervenute, la dott.ssa Coppola di Codici (Centro per i Diritti del Cittadino), il dott. Poto di Libera, il dott. Cimaglia di Unione Nazionale Consumatori Lazio, e infine a quelli delle scuole presenti, Convitto nazionale Vittorio Emanuele II, Istituto S.Maria Ausiliatrice, Liceo Claudio Eliano di Palestrina, Pontificia Università Lateranense. Moderatore della giornata Marco Franzelli, giornalista Rai, caporedattore della redazione Società, Cultura e Sport del Tg1.

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